Fenomenologia di “Ken il guerriero”

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di Simone Balocco

 

Per chi oggi ha tra i 35 ed i 40 anni, sentire la frase “mai mai scorderai l’attimo la terra che tremò l’aria si incendio e poi silenzio” non può che illuminare gli occhi e ricordare quando, nella seconda metà degli anni Ottanta, arrivò come un ciclone la serie televisiva a cartoni animati “Ken il guerriero”.

Era un cartone di tipo shonen (il protagonista deve superare durante il percorso delle vicenda una serie di ostacoli per arrivare allo scontro finale contro un personaggio più forte di tutti quelli affrontati in precedenza) diventato una serie famosa in tutto il mondo con molti spin off, un film animato, un film cinematografico ed una serie di videogiochi.

Nato come manga (i fumetti giapponesi che li leggono dall’ultima pagina alla prima) nel settembre 1983, tredici mesi dopo divenne una serie tv a cartoni animati trasmessa in Italia in quello che allora era il pre-serale (tra le 19 e le 20) ed in replica al mattino in orario pre-scolare sul circuito delle tv locali private, le uniche che passavano cartoni animati di quel genere. Il manga uscì con cadenza settimanale fino all’agosto 1988, componendosi di ventisette volumi (Tankōbon in giapponese). Da noi il manga arrivò solo nei primi anni Novanta grazie alla casa editrice bolognese “Granata Press” (ora chiusa) e la sua rivista “Zero”.

Ken il guerriero”, prettamente (se non esclusivamente) riservato ai ragazzi, ha scritto una pagina importante nella storia del costume e della televisione italiana. Motivo? 20 minuti circa di pura violenza unita all’amore per il prossimo e tanti valori tipici dei cartoni (e dei manga) giapponesi: la fine del Mondo per mano nucleare, la sofferenza, il rispetto verso le persone bisognose. Un uomo di cappa e di spada, Kenshiro Kasumi (il cognome lo si evince dal manga mentre nel cartone non viene mai detto), LXIV successore della Sacra Scuola di Hokuto, un’arte marziale esistente da più di duemila anni ed usata come arte da difesa e non di offesa, consistente in una serie di colpi inferti in punti segreti di pressione sugli avversari i quali, dopo pochi secondi, vedevano la parte colpita esplodere e loro morire di conseguenza. E proprio queste “esplosioni” hanno sempre dato quel tratto truculento ad un cartone animato che non è mai passato nelle tv mainstream, ma solo nelle locali sollevando sempre un vespaio di polemiche tra i genitori che ritenevano questo cartone troppo violento per bambini e ragazzini. Peccato che quelli della Toei Animation, il celebre studio di animazione giapponese che gestì la trasposizione manga-tv, non sapevano che andava in onda in orari dove anche i bambini potessero guardarlo.

Ken il guerriero” era la storia di un ragazzo di 25 anni vivente in un’epoca post nucleare e grandissimo esperto di un’arte marziale che combatteva contro le persone malvagie per salvare il Mondo, la suddetta Sacra Scuola di Hokuto.

Dal manga, come detto, vennero prodotte due serie televisive a cartoni animati di, rispettivamente, centonove e quarantatre episodi. La prima puntata andò in onda nell’ottobre 1984 mentre l’ultimo episodio della seconda serie nel febbraio 1988, con la fine della prima serie e la prima puntata della seconda in onda nel marzo 1987.

Ken il guerriero” è stato un cult, un vero grande cult degli anni Ottanta e Novanta e ogni volta che veniva dato in tv, l’audience saliva. Oggi i ragazzini di allora sono adulti e padri di famiglia, si ricordano come fosse ieri le gesta e le avventure del ragazzo super fisicato che aveva tatuato sul petto le sette stelle dell’Orsa maggiore e sconfiggeva i cattivi del Mondo per liberarlo.

C’è un po’ di carne al fuoco, vediamo nel dettaglio cosa è stato questo “fenomeno Ken”.

I creatori del cartone animato

Gli anni Settanta, lo sappiamo, sono stati gli anni dei mecha giapponesi, i cartoni con protagonisti navicelle e macchine che diventavano enormi robot antropomorfi guidati dall’interno da umani: da Ufo Robot a Mazinga, da Goldrake a Jeeg, da Daitarn 3 alla serie “Transformer” e tantissimi altri con un grandissimo successo facendo impazzire bambini e pre-adolescenti. Era la scienza umana che costruiva macchine antropomorfe per combattere il male e salvare il Giappone dalle invasioni aliene. Erano cartoni violenti, ma solo quando venivano distrutti i robot avversari. Poi sono arrivati i cartoni dedicati alle ragazze e quelli sportivi. Mancava, praticamente, il cartone dedicato agli adolescenti. La lista negli anni è cresciuta, ma ciò che venne pubblicato nel 1983 dalla rivista specializzata giapponese “Weekly Shōnen Jump” tracciò il solco: usciva il manga “Ken il guerriero”.

Nato dalla mente di Tetsuo Hara e Buron Son, “Ken il guerriero” ebbe subito un grande successo e dal manga vennero prodotte due serie animate ed un film nel 1986. Quello che a noi oggi interessa è la serie animata televisiva.

Ken il guerriero” era la traduzione semplicistica de “Il pungo dell’Orsa Maggiore”, a sua volta traduzione letterale del giapponese “Hokuto no Ken”. Ebbe sin da subito avuto un successo importante sia nel Paese del Sol Levante sia in Europa, Italia compresa.

L’ideatore della serie a fumetti era Tetsuo Hara, che pensava di dedicare un manga ad un ragazzo giovane, grande maestro di arti marziali con lo scopo di salvare il Mondo. Ovviamente il Mondo non sarebbe stato salvato a parole, ma con la violenza e questo protagonista avrebbe dovuto uccidere tutti gli avversari che si trovava di fronte. Particolarità? Usare le arti marziali colpendo gli avversari in alcune zone dei loro corpi (i “punti segreti di pressione”) facendoli esplodere.

Dalla carta stampa alla celluloide il passo fu breve e grazie a Buron Son (nome di Yoshiyuki Okamura) in pochissimo tempo nacque il cartone, diverso dal manga ma incentrato su Kenshiro della Sacra Scuola di Hokuto.

Nel 1983 furono pubblicati due racconti “one shot” (aprile e giugno 1983) con un giovanissimo Ken che doveva lottare il crimine di una Tokyo distopica. Di conseguenza arrivò l’anime: Hara lo disegnò, Buron Son scrisse i testi e ne decise le ambientazioni. Quest’ultimo, amante di tematiche apocalittiche, di Bruce Lee, di “Mad Max” e di Sergio Leone, gli diede l’imprinting yankee giusto e tutti i personaggi dell’anime sono “sosia” dei principali attori e personaggi dei primi anni ’80: da Sylvester Stallone a Arnold Schwarzenegger, da Dolph Lundgren a Freddie Mercury, da Hulk Hogan a Mickey Rourke a Bruce Lee, cui Ken è stato la trasposizione supermuscolosa nella prima sera mentre fu più simile a Stallone nella seconda.

Si parla da anni di una terza serie animata e lo stesso team sta preparando i nuovi episodi, ma non si sa ancora quando verranno trasmessi.

Nel mezzo, il lungometraggio del 1986 di 110 minuti mai passato in tv, ma solo nel mondo VHS. Prodotto da Toei Animation, fu distribuito da Granata Press e presentò una grafica diversa, come diversi erano i doppiatori rispetto alla serie animata, nonché alcune scene.

Nel 2001 è stata realizzata una nuova serie di manga, un prequel dove il protagonista era lo zio di Kenshiro, Kenshiro Kasumi, 62° maestro della Sacra Scuola di Hokuto.

La serie presenta, come detto, molte caratteristiche della cultura nipponica: il ulto delle arti marziali, il sacrificio della propria vita per il bene del Mondo, l’amore per gli amici e la famiglia, la sofferenza ed il dolore (il cosiddetto bushido dei samurai), il Mondo post atomico, il pathos, il rispetto verso i più deboli, la violenza e la narrazione in media res, ovvero raccontata non dall’inizio ma in mezzo alla narrazione.

La colonna sonora

Ciò che rende un cartone animato giapponese memorabile è, senza dubbio, la sua sigla. E anche “Ken il guerriero” non è stato da meno. Nelle due serie, sono state realizzate tre sigle: la stessa sigla di apertura e chiusura della prima serie; una sigla di apertura ed un’altra di chiusura nella seconda serie, diverse tra loro.

Nella prima serie, la sigla era “Ken il guerriero”, cantata dagli Spectra (gruppo musicale costituito dal cantante Claudio Maioli e Massimo Cantini) ed il testo era in italiano.

In quella di “apertura”, si vedevano spezzoni della serie e altri che non sono mai apparsi, mentre in quella di “chiusura”, con i vari credits, si vedono panorami del Giappone e prima della fine appare Julia, la fidanzata di Ken, con in mano una sorta di borsa della spesa.

Di diverso tipo sono le sigle di apertura e chiusura della seconda serie, cantante dal gruppo nipponico Tom Cat.

Quella di “apertura” di intitolava “Tough boy”, era nota per il suo stile rock ed i sottotitoli in giapponese ed inglese, mentre quella di “chiusura” si intitolava “Love song”, ha visto come protagonista Lynn e anche questa era un mix di giapponese ed inglese.

Il protagonista assoluto: Kenshiro

Il protagonista della serie televisiva era Kenshiro, detto Ken. Ken era un ragazzo di 25 anni, orfano ed ultimo erede della Sacra Scuola di Hokuto. Durante l’anime non viene mai detto il suo cognome, ma si chiama “Kasumi” come lo zio (anche lui chiamato Kenshiro), protagonista del prequel del 2001 (e da cui nel 2006 uscì un anime di ventisei episodi trasmessi sul canale Man-Ga (come uno degli spin off della prima serie, “Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo”).

Fisicamente sviluppato e molto muscoloso, Kenshiro aveva incise sul petto sette cicatrici che rappresentano la conformazione delle sette stelle dell’Orsa maggiore, da cui la Sacra (o Divina) Scuola di Hokuto prendeva il nome.

Durante le due serie si scopre che Ken aveva un fratello biologico (Hyo) ed era il fratellastro di Raoul, Toki e Jagger. A dire il vero prima di lui, erano ultimi eredi lo zio Kenshiro ed il fratellastro Toki, ma Ken era l’erede designato. Motivo? Toki si ammalò durante il periodo post atomico per colpa delle radiazioni nucleari e Ryuken, grande Maestro della Scuola, ritenne il giovane Ken la persona giusta. Lo designa perché motivato, non vendicativo e con l’intenzione di usare la forza per il bene del Mondo e del prossimo.

Kenshiro era innamorato contraccambiato di Julia, l’unico amore della sua vita. L’amore per questa ragazza lo porterà a cambiare carattere e a diventare più uomo nel tempo.

Le due serie anime possono essere considerate come un videogioco, poiché alla fine degli “schemi” (delle due serie in questo caso), per vincere c’era da combattere il super cattivo, il villain: nella prima serie Raoul, nella seconda Kaio. E per arrivare ai due nemici da sconfiggere, Ken si era imbattuto in vere e proprie avventure contro alcuni rivali intermedi che cercheranno di fermare la sua corsa. E lui cosa fa? Li sconfigge tutti usando i colpi di Hokuto. Alla fine di ogni scontro, Ken diceva alla persona che affrontava che entro pochi secondi sarebbe morta e questa moriva poiché la sua testa o il suo corpo si erano gonfiati ed esplosi. Nella prima serie, a parte Shin, Southern e Raoul, tutti i rivali che Ken affronta muoiono per esplosione del loro corpo; nella seconda tutti tranne Ain, il Comandante Falco, Hyo e Kaio.

Kenshiro aveva una particolarità: non rideva mai. Aveva sempre la faccia crucciata segno che aveva sofferto come pochi nel Mondo ed il vivere alla perenne ricerca di Julia e di vivere pensando a lei dopo la sua morte lo avevano condizionato per sempre. Quando doveva sfidare un nemico che gli intralciava la strada, in base al suo grado di arrabbiatura e di difficoltà nella sfida, si caricava così tanto che i muscoli ed il corpo si ingrossavano al punto di distruggere la maglia che indossava, facendo vedere al nemico i suoi muscoli e le “sette stelle”. Dal primo rivale (Zedd) a Raoul e dagli esponenti della Scuola Hokuto Gemmy fino a Kaio, il livello di difficoltà degli scontri è stato sempre proporzionato per Ken.

Le avventure di Ken sono un concentrato di pura violenza, ma a fin di bene: in un Mondo violento, cattivo e meschino come era la Terra “alla fine del Ventesimo secolo”, dove “il mondo intero (era) sconvolto dalle esplosioni atomiche [e] sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti” ma “tuttavia la razza umana era sopravvissuta”, bisognava essere violenti ed uccidere chi voleva impadronirsi del Mondo e schiavizzarlo.

Da dove derivavano le cicatrici delle sette stelle dell’Orsa maggiore sul petto di Ken? Quei segni glieli aveva incisi tempo prima l’ex amico Shin, maestro della Scuola di Nanto, innamorato come lui di Julia, che dopo un combattimento lo sconfisse non ritenendolo un uomo e se voleva diventare qualcuno doveva diventare più forte. Come sfregio, gli fece quelle sette cicatrici con le dita. Durante la prima serie, Ken affronterà Shin e lo sconfiggerà, portandolo al suicidio.

La seconda serie si aprì con un Ken più vecchio di qualche anno, con un nuovo abbigliamento e con lo stesso scopo di salvare il Mondo dalle cattiverie e dalle angherie dei capi della Terra dei demoni, dove lo stesso Ken scoprirà di essere nato. La seconda serie era simile alla prima, solo che cambiarono ambientazioni, rivali e tecniche usate. Il protagonista aiutò Bart e Lynn a combattere contro la Scuola di Cento e contro gli scagnozzi del vice re Jako. Ken sconfisse i tre demoni Ronn, Hyo e Kaioh che praticavano la Scuola Hokuto Gemmy, una versione più cattiva della Hokuto “tradizionale”.

Alla fine l’eroe Ken salvò il Mondo, rifiutò il possibile amore di Lynn per viaggiare per salvare ancora il Mondo.

Le scuole di arti marziali nella serie

La storia in sé non era complicata: Ken doveva liberare il Mondo dalla cattiveria e dei soprusi di una umanità che vedeva il più debole soccombere contro il più forte, dove tutti erano giganteschi e muscolosi mentre la popolazione era povera, faticava a mangiare ed era sfruttata da queste persone.

Alla fine degli anni Novanta (si presume), ci fu un conflitto atomico che distrusse la civiltà ma gli esseri umani sopravvissero. Il Mondo era nel caos più totale e serviva un salvatore, uno capace di sconfiggere i predoni e gli usurpatori.

Ed ecco apparire Ken, un ragazzo solitario che aveva vissuto gli anni precedenti con tre obiettivi, di cui due collegati tra loro: diventare il più forte combattente Hokuto, ritrovare l’amata Julia: sconfiggere Shin che lo aveva sconfitto sonoramente in un combattimento e si era portato via la sua amata con l’intenzione di vivere con lei. La stessa Julia pur di non vedere morto Ken decise di andare via con Shin, pur non corrispondendo il suo amore.

La Terra allora era un inferno: deserti ovunque, piccole comunità che si aiutavano per sopravvivere, tutte le abitazioni e gli edifici erano stati distrutti ed il comando lo avevano preso bande di predoni assetati di potere e voglia di uccidere i più deboli per puro divertimento o per sottostare agli ordini di capi più spietati di loro.

Per chi ha visto i film “Mad Max” o “Blade Runner”, gli verrà facile pensare che gli ideatori dell’anime erano dei fan dei due film, tanto che la serie ricorda i film come ambientazioni, abbigliamento e storia. E qui entrano i giochi i protagonisti: i maestri delle scuole di combattimento.

La prima serie vide due scuole confrontarsi: la Sacra Scuola di Hokuto e la Scuola di Nanto. Queste due Scuole erano diverse, gli interpreti erano diversi ma uniti da un filo comune: salvare il Mondo.

La scuola Nanto durante la prima serie vide in successione:

  • Shin, nato sotto la stella del sacrificio, la cui specialità era il pugno dell’aquila solitaria;

  • Rei, nato sotto la stella della giustizia, la cui specialità era il pugno dell’uccello d’acqua;

  • Yuda, nato sotto la stella del tradimento, la cui specialità era il pugno della gru rossa;

  • Shu, nato sotto la stella della benevolenza, la cui specialità era il pugno dell’airone bianco;

  • Southern, nato sotto la stella del comando, la cui specialità era il pugno della fenice dorata.

Dopo questi, Ken incontrò i cinque astri di Nanto: Wein del vento, Shuren delle fiamme, Fudo della montagna, Juuza delle nuvole e Rihaku del mare, tutti impegnati nella difesa del Sesto guerriero di Nanto che si scoprì essere Julia.

Nella seconda serie, sparì Nanto ed apparvero Cento e la Splendente Scuola di Hokuto Gemmy. Erano esponenti di Cento Falco, Soria della Luca purpurea, Shoky della Luce Rossa, Tige della Luce verde e Borz della Luce azzurra, mentre la versione più demoniaca della Scuola di Hokuto vide Ork, Ronn, Hyoi e l’ultimo rivale di Ken, Kaio.

Hokuto fu creata tempo prima dal maestro Ryuken che unì in un’unica arte marziale più stili e più movimenti. Scopo: sconfiggere il rivale in via definitiva, causandogli la morte attraverso la pressione di punti segreti (tsubo) del loro corpo. Ma i grandi maestri potevano uccidere anche senza toccare l’avversario, anche solo usando l’aura combattiva, un’onda energetica che partiva dall’imposizione di braccia e mani verso l’avversario, colpendolo e mettendolo in condizione di non nuocere più.

Nel combattimento finale della prima serie tra Kenshiro e Raoul, Ken usò un colpo speciale nato dall’unione dei movimenti dei sei avversari affrontati precedentemente (Shin, Rei, Toki, Shu, Southern, Ryuga), copiando i loro movimenti e le loro gesta. Questo colpo si chiamava “Trasmigrazione dell’Anima”.

La Sacra Scuola di Nanto si differenziò da Hokuto per il fatto che questa distruggeva all’esterno, si componeva di 108 stili ma le tecniche più rilevanti erano sei ed erano effettuate dai sei maestri. Era una Scuola che prevedeva colpi letali ma molto veloci, riprendendo i movimenti degli uccelli (Rei usa il “colpo dell’uccello d’acqua”, Yuda la “gru rossa” e così via).

L’evolversi della storia: dal salvataggio di Lynn allo scontro finale con Kaio

La durata di un singolo episodio spaziava dai ventidue ai ventiquattro minuti. Il Mondo in cui viveva Ken era un Mondo terribile, distrutto da un conflitto atomico che aveva incenerito tutto. Tutto era tornato in una sorta di preistoria: forti che prevalevano sui deboli, violenze varie e rapine. Tutto con il popolo inerme davanti a predoni senza scrupoli, con tanti muscoli e poco cuore. Ed ecco Ken, “sceso come un fulmine dal cielo”, che combatteva questo Mondo e chi lo governava, per far tornare tutto alla normalità.

Il primo episodio vide l’arrivo di Ken nel villaggio dove Zedd, un uomo di dimensioni gigantesche, prese in ostaggio Lynn, una bambina di 6 anni, minacciando di ucciderla. Ken prima uccise tutti i suoi uomini e poi Zedd stesso, salvando Lynn.

Lynn era legata a Bart, un ragazzino dedito al furto per la sola sopravvivenza. Questi due ragazzini furono le spalle di Ken durante la prima e la seconda serie. In particolare Lynn, nonostante abbia meno di 10 anni, vide in Ken una sorta di secondo padre, poiché il suo padre naturale era stato ucciso con la moglie e la figlia per lo shock perse l’uso della parola. Parola che ritroverà grazie a Ken che la colpirà in un punto segreto di pressione facendola tornare a parlare.

Ken, Lynn e Bart incontreranno via via personaggi che diventeranno chiave nella vicenda: da Rei a Mamiya, fino a tutti i nemici che lotteranno contro Ken. E Ken ritroverà anche i fratelli adottivi Jagger, Toki e Raoul.

Il primo grande rivale sulla strada di Ken è stato Shin.

Shin era il maestro Nato specializzato nel colpo dell’aquila solitaria ed era protetto dalla stella del sacrificio. E’ stato il primo grande rivale che Kenshiro incontrò ed era un dominatore spietato, tanto da uccidere chiunque gli si ponesse davanti, anche le persone più indifese.

Anche lui in gioventù era innamorato di Julia, la stessa ragazza di cui era innamorato Ken. Shin la rapì dopo aver combattuto anni fa contro Ken, incidendogli con le dita le sette stelle dell’Orsa maggiore sul petto. Fuggì con la ragazza perché Ken non era un uomo forte per poterla difendere, secondo lui. Motivo del comportamento di Shin: Jagger lo aveva aizzato contro di lui e lui sconfisse un Ken che non pose molta forza verso di lui in quanto verso di lui non nutriva odio. Shin portò Julia nella sua residenza, la Croce del Sud, la città creata in suo onore.

Ken rivoleva Julia con sé e, carico delle esperienze e dei combattimenti passati, volle uccidere Shin.

Nello scontro finale, Shin dirà a Ken che Julia si era suicidata, buttandosi dal palazzo principale della Croce del Sud, stanca della vita di inferno che stava facendo.

Via via la serie entrò nel vivo con l’arrivo di Rei, Mamiya e vari incontri.

Ken rincontrò il fratellastro Jagger. Jagger aveva vissuto facendo credere alla gente che lui era il vero Kenshiro, tanto da farsi fare anche lui le sette stelle sul petto ma indossando un elmo protettivo. Elmo protettivo che Jagger doveva indossare perché anni addietro era stato colpito dallo stesso Kenshiro, il quale gli aveva deturpato il volto con un colpo. Per questo torto, Jagger visse sempre nell’odio verso i suoi riguardi, con la volontà di ucciderlo una volta incontrato. Commise omicidi e violenze in suo nome, come l’”uomo dalle sette stelle”.

Questo marchio infamante permise a Kenshiro di conoscere Rei, un giovane esponente della scuola di Nanto, Rei però odiava quell’”uomo dalle sette stelle”, reo di aver rapito sua sorella Airy ed ucciso la sua famiglia il giorno del suo matrimonio.

Ken e Rei strinsero una bella amicizia e sconfissero molti rivali, ma quando Ken gli disse che era lui il vero ”uomo delle sette stelle”, Rei non volle crederci, ma capì che un impostore si era spacciato per lui infamandolo e facendolo odiare da tutti.

Ken incontrò Jagger e lo uccise, il quale gli disse, in punto di morte, che gli altri loro due fratelli, Toki e Raoul, erano ancora vivi: Toki era malato e rinchiuso nella prigione di Cassandra, mentre Raoul si era proclamato “Re di Hokuto” e comandava il Mondo.

L’obiettivo principale di Ken da quel momento fu rivedere i fratelli. Peccato che dei due, il solo Raoul era cattivo, perché Toki era gravemente malato e si era dedicato esclusivamente alla cura delle persone ammalate e bisognose (e non a caso era stato raffigurato come un santone guaritore con i capelli lunghi bianche, una fascia in stesa e la barba lunga bianca):

Oltre a Rei, Ken nella marcia verso la libertà del Mondo conobbe Mamiya, una giovane ragazza abile con dei particolari yo-yo con delle lame a capo di un villaggio assediato dai predoni, molto simile a Julia e di cui Rei si innamorerà. Ken e Rei liberarono Airy, la sorella di Rei, e Mamiya dalle grinfie della famiglia Cobra e Ken ridiede la vista ad Airy toccandole un punto di pressione.

La prima serie vede Ken soccombere per la prima volta: a sconfiggerlo fu il miglior uomo di Nanto, Southern (altresì detto Sauzer).

Southern rappresentava il colpo della Fenice dorata di Nanto, era protetto dalla stella del Sud ed era il più forte e cattivo dei sei guerrieri di Nanto. Era un uomo malvagio perché era senza cuore, avendo giurato odio verso l’amore quando, durante un combattimento da giovane, aveva ucciso il suo maestro Ogai, cui era devoto. Il maestro si fece uccidere di proposito, come ultimo avversario di Southern verso la conferma di essere un vero maestro.

La sua smania di potere lo aveva portato alla costruzione di una piramide d’oro in suo onore che fu costruita solo ed esclusivamente da bambini.

Il combattimento fra Ken e Southern è considerato, dopo quello tra il 64° successore Hokuto e Raoul, il più bello della prima serie tanto che per la prima volta fino a quel momento Kenshiro perse la sfida perché i colpi Hokuto non andarono a buon fine.

Durante il combattimento tornò sulla scena Shu, altro maestro Nanto, che venne sconfitto definitivamente da Southern, il quale lo obbligò a prendere sulle spalle la pesantissima punta della piramide per portarla fino in cima e deporla. Ken lo raggiunse, i due parlarono e Shu si confessò con Ken: nel mentre gli tornò la vista per vedere per l’ultima volta Ken cresciuto dopodiché fu schiacciato dalla punta stessa.

La rabbia di Ken aumentò e combatté contro Sauzer. In questo combattimento, Ken scoprì perché i colpi inferti all’avversario non andarono a buon fine: Southern aveva il cuore a destra e di conseguenza tutti i punti di pressione erano invertiti. Southern venne sconfitto e rivelò a Ken il motivo del suo essere un uomo cattivo: l’aver ucciso involontariamente il suo maestro e questo lui non volle mai sopportarlo. Prima della morte, Southern aprì una parte di piramide ed apparve la statua con le fattezze del suo maestro. Morì accanto alla statua in lacrime, scoprendo di aver vissuto odiando l’amore. La tecnica usata da Ken contro di lui era la “Tecnica della distruzione dell’Universo” che consistette nella forza aurea, tanto che, disse Toki, un solo errore da parte di Ken ed il Mondo sarebbe finito.

Dopo ci sarà lo scontro tra i fratelli Toki e Raoul, con il primo che soccombe ma non morirà lasciato in vita dal secondo.

Lo scontro finale della prima serie mise di fronte Ken a Raoul. Il duello tra i due fratellastri è stato il più bello (ovviamente) della serie, pieno di pathos, colpi inferti e colpi…di scena. Il clou è stato il colpo con cui Ken uccise Raoul, usando la “Trasmigrazione dell’anima”, unendo in sé le tecniche di coloro che aveva affrontato nel tempo (Shin, Rei, Toki, Shu, Southern e Ryuga).

Durante il combattimento, Ken scoprì, grazie a Lynn e Bart, che Julia era ancora viva seppur moribonda, lasciata in quelle condizioni da Raoul che anche lui amava.

Dopo aver ucciso Raoul, che non cadde a terra, Ken partì con Julia a cavallo di Re Nero, il poderoso destriero appartenuto al “Re di Hokuto”. Con questa scena terminò la prima serie, lasciando il dubbio se la storia potesse avere un seguito o meno.

Con la seconda serie si scoprì che Ken aveva qualche anno in più ed il canovaccio era uguale a quello della prima: l’indiscusso successore della Sacra Scuola di Hokuto avrebbe dovuto sconfiggere altri nemici e liberare il Mondo. Nel mezzo lotte, colpi segreti e pathos. Le vicende si svolgono prima alla ricerca della capitale dell’Imperatore e poi nella Terra dei Demoni

La serie iniziò con una panoramica della lapide di Kenshiro difesa da Zonko e Zarji, due tirapiedi dell’Imperatore con il compito di difendere la tomba (presunta) di Ken da chi volesse riesumare il suo corpo. Ken, coperto con un grande tabarro scuro, li uccise. Da qui iniziò la seconda serie.

Come nella prima, Ken (che all’inizio tenne l’anonimato) si era fatto aiutare dagli abitanti di un villaggio soggetto alla tirannia di Gronko che aveva fatto uccidere il padre del ragazzino che aveva aiutato Kenshiro. Ken uscì allo scoperto, uccise Gronko senza pietà e fece sapere a tutti di essere ancora vivo.

Da quel momento, Ken affrontò avversari sempre più tosti con un unico obiettivo: trovare l’Imperatore.

Ken incontrò ed uccise Bask e poi affrontò i generali della Scuola Imperiale di Cento, una scuola di arti marziali fondata sulla Stella polare e creata per proteggere l’Imperatore: Sorya della Luce purpurea, Shoky della Luce rossa (che si scoprì essere stato un membro del villaggio dove Ken e Julia vissero gli ultimi giorni di vita della ragazza) ed infine Falco, il più forte e spietato tanto da aver distrutto l’Armata di Hokuto (la cricca capitanata da Bart, Lynn e Ryaku del Mare) cercando di uccidere Lynn.

Falco e Ken si “annusarono”, ma non si incontrano. Dopo Ken affrontò nella capitale imperiale un altro generale Cento, Borz della Luce azzurra che aveva uscito poco prima Shoky.

Con l’ingresso nella capitale, ecco Ken affrontare l’avversario più forte (dopo Kaio) della seconda serie: il generale Falco.

Nel frattempo cercando di uccidere il vice-Re Jako, Bart e Lynn caddero in una botola e scoprirono chi fosse davvero l’Imperatore: Louise, la sorella gemella di Lynn imprigionata fin dalla sua nascita da parte di Jako ponendola come “Imperatrice celeste”

Il confronto fra Ken e Falco, intanto, fu bellissimo ed entusiasmante, ma i due si allearono per distruggere la capitale. Falco fece detonare una bomba inesplosa e insieme a Ken partì alla volta della Terra dei Demoni, un’isola abitata da demoni veri e zona di influenza dei tre demoni più forti: Ronn, Hyo e Kaio.

Con l’arrivo nella Terra dei demoni, entrò in gioco un altro personaggio della serie: Ork, figlio del Pirata rosso che aveva portato Ken in quella parte di Mondo. Ork era un maestro della Sacra scuola di Hokuto Gemmy.

Da qui in avanti, Ken affrontò i tre demoni, scoprendo che Hyo non era altri che il suo vero fratello, scoprendo di essere nato anche lui nella Terra dei Demoni.

Alla fine della serie, Ken sconfisse Kaio e lo stesso Kaio morirà con Hyo tra le braccia a seguito di una colata lavica. Il demone aveva colpito Lynn facendola addormentare e al suo risveglio si sarebbe innamorata del primo uomo che avrebbe visto. Bart, che aveva seguito con la ragazza Ken nella Terra dei Demoni, tenne fra le braccia Lynn e disse a Ken che lei lo aveva sempre amato. Lui rifiutò l’amore di Lynn perché doveva affrontare tante battaglie e lei, che tanto aveva sofferto fino a quel momento, avrebbe meritato una vita felice. Disse (praticamente) che lui (Bart) sarebbe stato l’uomo giusto per lei. Detto questo, Ken salì su Re Nero e fuggì via.

Con questa scena terminò la seconda serie di “Ken il guerriero”.

I fratelli (adottivi) di Kenshiro: Toki e Raoul

Ken il guerriero” era incentrato anche sul tema della famiglia. Il nostro eroe era figlio unico, non aveva né padre né madre ed era stato adottato dal maestro Ryuken per insegnargli le tecniche della millenaria Sacra Scuola di Hokuto. Ken nella Scuola vive insieme ai fratellastri Raoul, Toki e Jagger.

Jagger era infimo e cattivo dentro, detestava i tre fratelli in particolare Ken. Usava le tecniche Hokuto solo per un tornaconto personale ed era davvero malvagio. Non disdegnava l’uso delle armi al posto dei pugni e dei calci. La sua rabbia recondita era dovuta al fatto che Ryuken abbia scelto come successore della Scuola il giovane Ken e non lui. A Jagger questo non andò mai bene e si interfacciò con Toki e Raoul, ma loro non mossero un dito, consci del fatto che Jagger, comunque sia, non sarebbe stato all’altezza della situazione. Jagger disse a Ken di ritirarsi, ma lui rifiutò ed iniziò un combattimento dove Jagger ebbe la peggio tanto che Ken gli deturpò il volto, costringendolo ad indossare per sempre un elmo blu e rosso.

Pur di diffamare Ken, tempo dopo Jagger si fece “fare” le sette stelle dell’Orsa maggiore sul petto ed andò in giro a compiere nefandezze in suo nome. Tra le tante, uccise la famiglia di Rei e rapì sua sorella Airy il giorno delle sue nozze. Jagger fece vedere a tutti che aveva le sette stelle sul petto e Rei passò la vita a cercare quell’uomo. Trovandolo in Ken, e visto cosa aveva fatto per lui, la sorella e la gente, capì che non era lui quello cattivo ma l’altro.

Ken e Rei decisero di cercare Jagger, lo trovarono ed iniziò il primo combattimento fratricida per Ken. Jagger disse che aveva spinto Shin a rapire Julia. Sentito questo, la rabbia di Ken verso il fratellastro aumentò ed ebbe la meglio uccidendolo in un incontro a senso unico, tanto era la differenza tecnica tra i due. Prima di morire, Jagger disse a Ken che avrebbe avuto una vita difficile da quel momento e che i loro fratelli maggiori Toki e Raoul erano ancora vivi. Ken da quel momento ebbe un unico scopo: ritrovarli.

Il secondo fratello ritrovato è stato Toky. Toky è stato disegnato come un santone ed un guaritore, visto che usava le tecniche Hokuto per guarire le persone e non per ucciderle. Sarebbe stato il 63° successore della Scuola, ma le radiazioni del conflitto nucleare lo avevano debilitato e passò il resto della sua vita a guarire la gente.

Toki da bambino era stato sempre interessato alla lotta ma come spettatore, spiando gli allenamenti di Raoul di nascosto. Un giorno venne “scoperto” ed il maestro Ryuken gli disse di unirsi agli allenamenti con il fratello. Toki venne liberato da Ken nella prigione di Cassandra, il luogo dove Raoul faceva tenere rinchiusi tutti i maestri di arti marziali.

Toki si scontò con Raoul, il quale lo sconfisse ma non lo uccise in quanto era suo fratello. Alla fine morì per la malattia, anche se tecnicamente Toki era il più forte fra tutte i i fratelli.

Raoul era il terzo fratello ed era quello più dotato fisicamente nonché il più forte. Durante la prima serie di proclamò “Re di Hokuto” ed era a capo di un esercito di fedeli combattenti pronti a tutto per lui. Rispetto ai fratelli, era più ambizioso ma più feroce.

Il suo “mezzo di trasporto” era il gigantesco cavallo selvatico di nome “Re nero”, un animale indomabile se non dal solo Raoul. Il “Re di Hokuto” lo tenne sempre sotto controllo, salvo quando il cavallo vide Ken la prima volta e dalla paura iniziò a nitrire e ad impennarsi. Raoul non scese mai da Re Nero, salvo in quattro occasioni per affrontare rivali impegnativi: contro Toki, Fudo, Juuza e Kenshiro.

Orfano di genitori, Raoul usò le tecniche Hokuto per la sua sete di potere tanto da contribuire ad uccidere il maestro Ryuken, reo di avergli preferito Ken.

Durante la serie, i due fratelli maggiori si affronteranno e si notò che Toki ebbe più talento di Raoul, ma la malattia lo aveva troppo debilitato.

Raoul perse al sfida contro Kenshiro, morì ma non cadde a terra. Prima del combattimento disse ala fratellastro che aveva dato a Julia la possibilità di vivere di più e accanto a Ken, il vero e unico successore, perdendo lui stesso energia.

Gli amici di Kenshiro

Fra le tematiche tipiche dei manga (e degli anime), quelle che nel cartone spiccarono di più erano la famiglia e l’amicizia. Durante la serie ci furono molti personaggi che potevano rientrare a pieno titolo nella “famiglia” di Kenshiro e che fanno parte della sua stretta di amici. Essendo un uomo solo, triste e con il Mondo da salvare sulle spalle, la “famiglia” di Ken si componeva di due persone: Bart e Lynn.

Questi due ragazzini (nella prima serie 11 anni circa lui, otto lei) apparvero sin da subito (e poi fino alla fine) al fianco di Ken. Bart era un ladruncolo figlio del tempo in cui viveva, dove per vivere si tirava a campare rubando o suonando e ballando con la sua armonica, mentre Lynn era una bambina che vide morire davanti ai suoi occhi la propria famiglia e dallo shock perse l’uso della parola. Grazie a Ken ebbe salva la vita e proprio il maestro Hokuto le fece tornare la voce colpendola in un punto di pressione.

Bart e Lynn hanno sempre dimostrato affetto e rispetto verso Ken, consci del fatto che grazie a lui il Mondo sarebbe stato migliore e non più sconvolto dalla violenza e non lo lasceranno mai. Addirittura Lynn vide in Kenshiro una sorta di “secondo padre” nella prima serie, mentre nella seconda la giovane si innamorò di lui. E nell’ultima scena, dopo che Kaio la colpì, al suo risveglio si sarebbe innamorata del primo uomo che avrebbe visto. Ken rifiutò di essere visto e disse a Bart, che teneva in braccio la giovane, di augurare il meglio a lui e alla ragazza, in quanto lui avrebbe avuto da sostenere altre battaglie e con lui Lynn non avrebbe avuto vita facile e avrebbe ancora una volta sofferto.

Una delle cause dell’infelicità sentimentale di Kenshiro era proprio l’unica donna che aveva amato: Julia. I due si conobbero da giovani e si innamorano subito. La ragazza, molto bella, piaceva a molti altri uomini. La ricerca ed il ritrovamento di Julia sono stati il motore di tutta la prima serie e quando Ken la ritrovò, durante il combattimento con Raoul, scoprì che la ragazza non si era suicidata come aveva detto Shin, ma era stata messa in salvo dagli astri di Nanto, un’altra schiera di combattenti fedeli a quella Scuola.

Julia nel frattempo si era ammalata ma grazie a Raoul, di cui era innamorato, la colpirà concedendole ancora del tempo da vivere e lei lo passò con il suo amato Ken. Julia rappresenta l’amore, la passione e il desiderio di serenità e pace.

Della cerchia di amici di Ken, un ruolo importante hanno avuto Rei e Mamiya.

Rei era un esponente della Scuola di Nanto, nato sotto la stella della giustizia e del dovere. Molto amico di Ken, rimase sbigottito nel vedere non solo che Ken avesse le sette stelle sul petto come l’uomo che lo stesso Rei stava cercando per vendicare la morte dei genitori e il rapimento della sorella, ma che era l’opposto di quanto credeva, intuendo che sarebbe stato proprio lui il liberatore del Mondo.

La sua tecnica era il pugno dell’uccello d’acqua, consistente nello sconfiggere il nemico usando le punta delle dita in maniera così veloce da tagliare “a fette” l’avversario di turno.

Rei morì prima che la prima serie finisse a causa del colpo mortale infertogli da Raoul nel loro combattimento: il “Re di Hokuto” lo colpì con un dito in un suo punto vitale di pressione dopo avergli lanciato in area il suo mantello. Rei sarebbe dovuto morire dopo tre giorni di immani sofferenze, ma l’aiuto di Toki gli allungò la vita così da sconfiggere il tanto odiato Yuda, un altro maestro Nanto molto feroce e cattivo.

Mamiya, che nella fattezze ricordava Julia, era il leader del suo villaggio. Provava un’amore ricambiato per Rei, ma lei visse sempre con l’ombra di non essere una donna forte, poiché anni prima era stata rapita da Yuda ed inserita nel suo harem. La giovane non subì violenze da parte del maestro Nanto, ma psicologicamente fu provata poiché non ebbe mai la forza di ribellarsi e si auto-accusò di essere troppo debole.

Altro personaggio pro Ken è stato Shu, guerriero Nanto nato sotto la stella della benevolenza. Ken lo incrociò durante il percorso che lo porterà a combattere contro il più forte uomo Nanto, Southern. Shu conobbe Kenshiro quando era un adolescente in un combattimento. Ken ne uscì sconfitto e sarebbe dovuto morire proprio per mano di Shu. Questo però non lo uccise, trovando in lui un bambino che negli anni futuri sarebbe diventato un grande combattente e, in alternativa alla sua uccisione, si tolse la vista.

Shu è sempre stato fiducioso nei confronti di Ken, l’unico in grado secondo lui di poter salvare il Mondo.

Nella parte in cui compaiono Shu e Southern, la prima serie toccò cime di tristezza e passione che neanche la seconda ha saputo dare. Ken rimase colpito da entrambi, tanto da assorbire le loro tecniche ed unirle a quella degli altri amici-fratelli-rivali per combattere contro Raoul nello scontro finale.

Nella seconda serie un ruolo di “amico” lo ebbero Ain ed Ork.

Ain era un cacciatore di taglie dotato di forza, velocità nel dare pugni ma nessuna tecnica di combattimento particolare, mentre Ork era un rappresentante della Scuola Hokuto Gemmy, la scuola di combattimento “cugina” della Sacra Scuola di Hokuto fondata da Shuken, cugino Ryūken. Ain cacciava i delinquenti per poter racimolare più soldi possibili per poter realizzare il sogno della “figlia” Aska: costruire un dirigibile e scappare via con lei.

Ain combatte contro Ken ma il duello fu impari, ma a differenza degli altri rivali, Ken non uccise il cacciatore di taglie con l’abbigliamento con i colori della bandiera americana. Ain si unirà all’Armata di Hokuto guidata da Bart e morirà nel salvare Lynn e la sorella gemella Louise dall’esplosione della bomba fatta detonare da Jako nella Capitale dell’Impero, una cittadina illuminata a giorno 24 ore su ventiquattro grazie a migliaia di uomini sfruttati che facevano girare una gigantesca pala.

Ork invece credeva che Ken fosse Raoul e, come Ken, anche lui aveva sofferte le pene dell’amore perché a causa dell’apprendimento delle tecniche della Scuola Splendente di Hokuto, la sua ragazza. Leila, non lo volle più con sé. Durante il corso delle vicende, aiutò in molte occasione Ken nella ricerca dei tre demoni dell’isola. Lo stesso Ork diventò un “devoto” di Kenshiro, salvandolo dopo il primo combattimento perso con Kaio. Ork morì per mano di Kaio e poco prima di spirare ebbe il perdono della amata Leila.

Il combattimento finale con Kaio e termine della seconda serie

La seconda serie terminò con il combattimento tra Kenshiro e Kaio, il primo demone. Kaio si scoprì essere il fratello maggiore di Raoul e Toky, di conseguenza fratellastro di Kenshiro e Hyo.

Le sue caratteristiche sono prettamente due: era fortissimo e aveva una cattiveria senza eguali. I due si scontreranno in due combattimenti: come nel caso del combattimento contro Southern e Raoul, Kenshiro fu in difficoltà ma poi riuscì a sconfiggere il demonio più forte di tutti.

Kaio ricordò molto nelle fattezze Raoul: forza, cattiveria, ambizione e maestria nelle arti marziali resero questo uomo l’avversario più difficile da affrontare per Kenshiro. Il suo odio è stato anche dovuto al fatto che facendo parte di una Scuola Hokuto “secondaria”, non amò mai la Sacra Scuola di Hokuto.

La sua cattiveria non è repressa e rinnega i buoni sentimenti, tanto che ogni volta che viene pervaso da qualche d’uno di questi si colpisce il corpo a mo’ di tortura.

Kaio era talmente cattivo da aver ucciso di proposito la fidanzata di Hyo, Sayaka, e dirgli che l’omicida era stato Kenshiro: lo scopo era quello di mettere i due fratelli biologici uno contro l’altro per avere due rivali in meno nella conquista del Mondo.

Il suo odio era dovuto al fatto che sua madre, Leda, era morta in un incendio per salvare Hyo e Ken dalla fiamme del castello: da quel momento, odiò la Scuola di Hokuto con tutto sé stesso. Questo suo comportamento lo porterà ad essere sempre più demoniaco e forte.

Nelle ultime puntate della seconda serie, Kaio colpì Lynn in un punto segreto, facendola addormentare e al suo risveglio la ragazza di sarebbe innamorata del primo uomo che avrebbe visto.

Kenshiro sconfisse Kaio ed il primo demone morì tra le lacrime avvolto dalla lava di un vulcano con in braccio Hyo, morto qualche istante prima.

Cosa rimane oggi di Ken il guerriero

Nel 2018 i cartoni che passano in televisione sono molto diversi rispetto quelli del periodo degli anime giapponesi, di qualsiasi tipo. Sono più tecnologici e meno inclini alla violenza. Ed i nati tra gli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, anche se adulti, sbigottiscono dinnanzi ai cartoon dei giorni d’oggi, ricordando cosa fossero ai loro tempi i vari Jeeg, Daitarn 3, Vultus 5, i due Mazinga, Ufo Robot e tanti altri mecha. Uno dei cartoni più ricordati è senza dubbio “Ken il guerriero”.

In questi ultimi anni, grazie ai social network, si possono vedere alcuni spezzoni del cartone di Hara e Buron Son attraverso siti creati ad hoc e gestiti da eterni ragazzi, con lo scopo di ripercorrere i fasti di uno dei cartoni animati giapponesi più belli ed avvincenti. Anche ipotizzando sfide che nell’anime e nel manga, non ci sono state, con il gusto di far intervenire e commentare la community sul risultato di ipotetici combattimenti fra i personaggi del cartone animato.

Il 25 e 26 settembre 2018, in alcuni cinema italiani, è stato proiettato, in versione Hd e rimasterizzata, il film “Ken il guerriero – La leggenda di Hokuto” del 2008, primo film della serie di cinque Original Anime Video (La leggenda di Julia; La leggenda di Raoul; La leggenda di Toki; La leggenda del vero salvatore) successivi alle serie animate.

Sono accorsi in migliaia per rivedere una branca di quel personaggio che ha sedotto milioni di giovani nel Mondo, in Italia in primis.

Ken il guerriero” è stato un cartone che ha unito amore e violenza, con questa mezzo per far sbocciare l’amore nelle persone e per farlo tornare d’attualità in un Mondo, quello post atomico dove era ambientato il cartone, devastato ed in balia dell’anarchia.

L’unica pecca dell’anime è stata la violenza, tanto che diversi genitori, raccolti in movimenti ad hoc, si sono schierati negli anni passati affinché le tv locali togliessero per sempre dai loro palinsesti il cartone del ragazzo delle sette stelle. Effettivamente, molti ragazzini ai tempi parlavano di quel cartone cercando di imitare le gesta del protagonista: chi di noi non ha cercato di colpire l’amico di turno in un suo “punto vitale” al grido “wuatah” come diceva sempre Ken?

Sicuramente non citeranno le battute del film con personaggi in carne e ossa del cartone, “Fist of the North Star”, produzione americana del 1995 trasmesso solo quattro anni fa in televisione con alcuni cambiamenti rispetto al manga (e all’anime) e poco gradito agli amanti degli stessi.

Eppure nonostante la violenza, gli energumeni, i fisici ipertrofici e le esplosioni, “Ken il guerriero” è entrato nella storia della tv italiana (anche se attraverso le televisioni private locali) grazie ai personaggi creati da Hara e Buron Son. Un vero fenomeno da studiare e comprendere. E da rivedere nei siti web, fieri di aver vissuto la sua epoca e tristi perché cartoon come quello non sono mai stati mai più realizzati.

Un cartone per bambini, con punte di violenza e di amore che hanno scritto il destino di tanti ragazzini oggi padri di famiglia che mentre osservano i loro figli guardare i cartoni animati di oggi, sperano che da un momento all’altro possa partire “Tough boy” che li concilierebbe con il Mondo che li circonda.

immagine in evidenza tratta da www.trevenezie.it