Un seminario del Ministero dei Beni Culturali a Casa Bossi l’11 aprile 2017

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Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ovvero la Direzione Generale Arte, Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (MIBACT-OG-AAP), guidata dall’Arch. Federica Galloni, ha scelto Casa Bossi per organizzare il 3° Seminario del progetto “FUTURO PERIFERIE. La cultura rigenera”. Dopo l’incontro di Catania per il meridione quello di Parma per il centro Italia, l’esempio di Novara con l’esperienza di Casa Bossi, è stato selezionato come rappresentativo per chiamare a confronto un gruppo selezionato di casi di rigenerazione urbana da tutte le regione del Nord Italia.

L’incontro strutturato come giornata di studio (ved. programma allegato) ad inviti intende richiamare l’attenzione verso modalità innovative di produzione di beni e servizi che valorizzano la cultura come leva per attivare nuove forme di imprenditoria dal basso e per connettere le reti formatesi in diversi contesti, a partire dagli insegnamenti che è possibile trarre da significative esperienze già realizzate negli ultimi anni nelle diverse regioni del paese.

Il seminario si propone inoltre di rileggere le esperienze di successo in una chiave utile a policy maker e amministratori che intendano scommettere sul valore della cultura come strumento di rigenerazione urbana. In particolare le chiavi di lettura che sono state scelte per interrogare le esperienza sono: le caratteristiche progettuali; i modelli economici; e le dinamiche organizzative, che rendono possibile la rigenerazione. Un’attenzione quindi che guarda agli interventi per le periferie entro una cornice più ampia e complessa di quella legata alla componente fisico-spaziale, per la piena comprensione dei percorsi promossi localmente e più in generale dei processi di sviluppo urbano.

Il confronto di esperienze sarà rivolto in particolare ai seguenti aspetti:

  • Possibilità e modalità di riutilizzo degli spazi in chiave progettuale;
  • Attenzione al contesto e strategie di composizione del mix funzionale;
  • Forme di valorizzazione del capitale sociale e territoriale;
  • Modelli di innesco di processi di sviluppo economico locale;
  • Principi di attivazione degli attori e strutture di governance;
  • Intersettorialità, multiculturalità e altre forme di integrazione.

Tra gli ospiti invitati a raccontare lo loro esperienza, hanno confermato la presenza:

  • Il comune di Milano per l’illustrazione della strategia di rigenerazione delle periferie;
  • Il comune di Vicenza sul processo partecipativo del Parco della Pace;
  • Il comune di Trieste, sul progetto Manifetso 2020 relativo al ruolo della cultura nella rigenerazione del patrimonio;
  • Mare Culturale Urbano a Milano, eccellente caso di rigenerazione per mezzo di attività culturali;
  • Il progetto Cascinet di Milano, nuovo modello di welfare comunitario che interconnette risorse e bisogni di stakeholder del territorio;
  • La Fondazione Cariplo per il ruolo di cerniera svolto dalla Fondazione nelle politiche di rigenerazione urbana;
  • Progetto Nova cantieri creativi di Santo Stefano di Magra, caso di iniziativa privata molto centrato sui temi culturali e artistici.

La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP), guidata dall’Arch. Federica Galloni, è la struttura centrale del MiBACT dedicata alla contemporaneità. I suoi obiettivi sono di promuovere e sostenere l’arte e l’architettura contemporanee, a cui si aggiunge la “mission” di avviare processi di riqualificazione delle periferie urbane.

Promuovere e valorizzare, sostenere e incrementare, conoscere e tutelare sono le azioni attraverso cui la DGAAP porta avanti la sua missione. Nel quadro di queste azioni la DGAAP in questa fase è attualmente impegnata nella programmazione di un Convegno nazionale che si terrà il prossimo 8 giugno a Roma dal titolo “FUTURO PERIFERIE – La cultura rigenera” e dedicato ad approfondire le modalità per potenziare il ruolo dei progetti culturali rispetto alle strategie di rigenerazione delle periferie urbane.

Il sindaco Alessandro Canelli, ha sottolineato come <<per Novara, si tratti di un’ottima occasione di arricchimento di quanto si sta facendo in tema di riqualificazione delle periferie e di alcuni quartieri della città, soprattutto nell’ottica di sviluppare nuove forme di sussidiarietà tra soggetti pubblici e privati>>.

L’Assessore alla Pianificazione e Governo del Territorio Federica Borreani, ha evidenziato <<la consonanza con varie linee di politica urbanistica della città: dalle aree dismesse dell’area Nord Est, alle caserme dai tanti luoghi sottoutilizzati diffusi su varie aree della città al futuro del complesso dell’attuale ospedale>>.

L’architetto Roberto Tognetti, presidente del Comitato d’Amore per Casa Bossi ha espresso <<soddisfazione per essere stati scelti come “buona pratica” di rilevanza nazionale e ha messo in luce le analogie con quanto organizzato dal Comitato il 9 Ottobre 2015 con l’evento “Casa Bossi: il Cantiere di bellezza e i modelli italiani di rigenerazione urbana” che aveva visto arrivare a Novara da tutta Italia, dalla Sicilia al Veneto, circa venti testimonianze di recupero di spazi e luoghi speciali con approcci innovativi>>.