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Festa della Donna 2025: un viaggio tra storia, tradizioni e iniziative per celebrare il valore delle donne

DiAlessandro Berardi

Mar 8, 2025

Di Alessandro Berardi

Oggi, 8 marzo 2025, in tutta Italia si celebra la Festa della Donna con diverse iniziative, come cortei, eventi culturali e momenti di riflessione.

Ma come siamo arrivati a questa giornata?

Nota ufficialmente come Giornata Internazionale della Donna, questa ricorrenza affonda le sue radici nei primi anni del XX secolo, un periodo di profondi cambiamenti sociali e industriali, durante il quale le donne iniziarono a rivendicare i loro diritti.

Cenni Storici

Nel 1908, un gruppo di lavoratrici organizzò una manifestazione a New York per protestare contro le pessime condizioni lavorative, chiedendo salari migliori, orari di lavoro più umani e il diritto di voto. Questo evento è riconosciuto come uno dei precursori della Giornata Internazionale della Donna.

Il 28 febbraio 1909, negli Stati Uniti, si tenne la prima “Giornata Nazionale della Donna”, promossa dal Partito Socialista d’America, con l’obiettivo di sostenere il suffragio femminile e i diritti delle lavoratrici. Tuttavia, questa data non è universalmente riconosciuta, poiché la celebrazione ufficiale si è consolidata solo negli anni successivi, con l’8 marzo adottato come giorno simbolo in molti Paesi.

Nel 1910, a Copenaghen, durante una conferenza internazionale delle donne socialiste, fu proposta l’idea di istituire una giornata internazionale dedicata alle donne per onorare il movimento per i diritti delle donne e promuovere il suffragio universale.

L’idea prese forma il 19 marzo 1911, quando la Giornata Internazionale della Donna venne celebrata per la prima volta in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Più di un milione di persone parteciparono a manifestazioni per chiedere il diritto di voto, il diritto al lavoro e la fine della discriminazione di genere.

Poco dopo, il 25 marzo dello stesso anno, un terribile incendio alla fabbrica Triangle Shirtwaist, a New York, uccise 146 lavoratrici, per lo più giovani immigrate. Questo tragico evento mise in luce le dure condizioni di lavoro delle donne e accelerò il movimento per i diritti delle lavoratrici e la sicurezza sul lavoro. Sebbene l’incendio non sia direttamente collegato alla celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, ha avuto un notevole impatto sull’opinione pubblica riguardo alle condizioni di lavoro.

Nel 1917, in Russia, durante la Prima Guerra Mondiale, le donne organizzarono una manifestazione per la “Pace e il Pane” il 23 febbraio (secondo il calendario giuliano), data che corrisponde all’8 marzo nel calendario gregoriano. Questo evento, scaturito dal profondo malcontento per la scarsità di cibo e le dure condizioni causate dalla guerra, segnò l’inizio della Rivoluzione Russa di febbraio.

Le manifestazioni si ampliarono rapidamente, coinvolgendo lavoratori e soldati, e portarono al crollo dello Zar Nicola II e alla fine della monarchia.

Questa protesta non solo diede il via a cambiamenti immediati, ma aprì la strada a una nuova fase di sommovimenti sociali e politici, culminati nella Rivoluzione di Ottobre dello stesso anno. Durante quest’ultimo evento, i Bolscevichi presero il potere, trasformando radicalmente il corso della storia russa. Sebbene la Rivoluzione di Febbraio e quella di Ottobre siano separate temporalmente, la prima fornì il contesto e le condizioni che resero possibile la seconda.

Nel 1975, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconobbe ufficialmente l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna, invitando i Paesi membri a dedicare la giornata alla promozione dei diritti delle donne e della parità di genere.

Il Simbolo della Mimosa

In Italia, il simbolo della Giornata Internazionale della Donna è la mimosa: nel 1946, l’Unione Donne Italiane (UDI) scelse questo fiore perché fiorisce a marzo, è facilmente reperibile ed è semplice ma resistente, simboleggiando così la forza e la resilienza delle donne.

Iniziative Nazionali

Per le celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna, i musei, i parchi archeologici e i siti storici italiani accoglieranno gratuitamente le visitatrici, come parte di un progetto volto a mettere in risalto il contributo delle donne all’arte e alla cultura.

La casa di produzione cinematografica senza scopo di lucro “We Do It Together” lancerà in Italia il programma “I AM/IO SONO” a Torino e Roma. L’evento prevede proiezioni sui simboli cinematografici italiani (come la Mole Antonelliana e la Fontana di Trevi), con fotografie e dichiarazioni personali di registe, attrici e scrittrici sull’uguaglianza di genere.

Numerose manifestazioni di piazza, dibattiti a tema e incontri culturali si terranno in tutta Italia. Biblioteche, università e altre istituzioni ospiteranno eventi per discutere l’emancipazione femminile e l’uguaglianza dei diritti.

In alcune città (tra cui Novara), i mezzi pubblici saranno gratuiti per le donne, permettendo loro di partecipare facilmente alle celebrazioni e agli eventi organizzati.

La Festa delle Donne è un momento per celebrare i progressi raggiunti e per continuare a lottare per un futuro più equo e inclusivo. Partecipare a queste iniziative è un modo per onorare le donne di ieri, di oggi e di domani. È importante, però, ricordare che le donne devono essere onorate e rispettate ogni giorno (non solo in occasione della Festa della Donna o a San Valentino).

Eventi per la Giornata Internazionale della Donna a Novara

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Novara ha organizzato tre importanti appuntamenti per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.

Oggi, alle 17:00, presso l’Arengo del Broletto, si terrà il primo evento: il convegno dal titolo “Voci di sorellanza: un cammino di coraggio e progresso”. Realizzato in collaborazione con il CSI – Centro Sociologico Italiano, il CST e la Camera di Commercio, vedrà la storica Silvana Bortoli raccontare storie di donne coraggiose attraverso immagini e narrazioni. La figura di Antigone, emblema della resistenza alle ingiustizie, sarà accostata a donne contemporanee come Masha Amini, Narges Mohammadi e Mysoon Majidi, simboli della lotta contro l’oppressione e le discriminazioni.

Il secondo appuntamento si svolgerà il 22 marzo alle ore 17:00, ancora all’Arengo del Broletto, con il convegno dal titolo “E lo chiamano AMORE: le diverse declinazioni del femminicidio e la sua matrice socio-culturale”. La psicologa e criminologa Gabriella Marano guiderà i partecipanti in un’analisi sulle dinamiche tossiche che portano alla violenza estrema, presentando anche casi di grande rilevanza nazionale e offrendo spunti di riflessione su come prevenire il femminicidio.

Il ciclo di eventi si concluderà il 29 marzo alle 17:00, presso il Circolo dei Lettori, con la presentazione del libro “Oltre le parole, vicino al cuore” di Federica Minuti. Promosso dall’Assessorato alla Gentilezza, il libro nasce dall’esperienza dell’autrice come funzionaria della polizia municipale di Firenze e volontaria per la lettura nell’infanzia. Il volume sarà donato all’Edicola della Legalità di Pisa, un simbolo di solidarietà recuperato dalla mafia e rinnovato come presidio culturale.

Altre iniziative locali

In occasione della Giornata Internazionale delle donne, oggi, tutte le donne potranno accedere gratuitamente alla Galleria Giannoni.

Inoltre, l’Assessorato allo Sport ha patrocinato due eventi sportivi:

Oggi, alle ore 8:30 – Si è tenuta la corsa non competitiva “Donne sempre di Corsa”, organizzata dall’associazione “NEO-N, neonati a rischio – Novara” ODV.

Sabato 15 marzo, ore 9:00 – La camminata “Celebriamo le donne con una Passeggiata”, organizzata da “Ada con Piemonte Orientale” APS. Il percorso partirà da Corso Cavour e terminerà in Piazza della Repubblica, passando per l’Allea e Piazza Martiri.

Manifestazioni per la Giornata Internazionale della Donna 2025

Oggi, 8 marzo 2025, tantissime città italiane si riempiono di colori ed energia per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.

Il movimento “Non Una Di Meno” ha organizzato cortei in oltre 60 località, con l’obiettivo di portare l’attenzione su temi fondamentali come la parità di genere, la lotta contro la violenza sulle donne e i diritti femminili.

A Roma, Il cuore della manifestazione è il corteo che parte da Piazza Vittorio Emanuele II e attraversa la città, per concludersi a Piazzale Ugo La Malfa.

Ma l’onda di partecipazione non si è fermata alla capitale: in tutta Italia, le persone si sono unite in scioperi, presidi e flash mob per chiedere giustizia e rispetto.

Approvazione del DDL Femminicidio: Un Passo Storico per la Tutela delle Donne

Proprio in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2025, l’Italia ha fatto un passo importante nella lotta contro la violenza di genere: il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge sul femminicidio, un provvedimento che finalmente riconosce il femminicidio come un reato specifico e autonomo.

Questo nuovo disegno di legge prevede pene più severe per chi commette questo tipo di crimine e introduce diverse misure concrete per offrire maggiore protezione alle donne e alle loro famiglie.

Tra i provvedimenti principali figurano interventi più rapidi in situazioni di rischio, una comunicazione più chiara e accessibile per chi è in pericolo e un programma obbligatorio di formazione per magistrati e operatori del settore, volto a garantire risposte efficaci e tempestive.

L’obiettivo non è solo quello di punire i colpevoli, ma anche di stimolare un profondo cambiamento culturale. Si vuole sensibilizzare la società sull’importanza di prevenire la violenza di genere e di sostenere concretamente le vittime, aiutandole a uscire da situazioni di pericolo.

La recente approvazione del DDL Femminicidio rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la violenza di genere e un messaggio forte di speranza e giustizia, anche se la strada verso la parità, la fine della violenza e delle discriminazioni è ancora lunga.

Purtroppo, in molti Paesi del mondo, la situazione rimane critica: in alcune nazioni, le donne, oltre a essere private dei diritti fondamentali come l’accesso all’istruzione, alla salute e al lavoro, affrontano realtà oppressive che includono matrimoni forzati, violenze fisiche e psicologiche e altre forme di controllo. I loro diritti sono spesso ignorati, relegandole a un’esistenza di sacrifici e disuguaglianze.

Nonostante tutto, emergono storie di coraggio e resistenza: donne che alzano la voce anche a rischio della propria vita, rivendicando il diritto di essere ascoltate e rispettate.

Questa giornata deve essere un’occasione per riflettere non solo sui progressi compiuti, ma anche sulle sfide che ancora ci attendono, qui e altrove.

Celebrare la Giornata Internazionale della Donna significa anche sostenere chi, ovunque nel mondo, lotta per la dignità, l’uguaglianza e la libertà.