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Città di Novara

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“Pronto Avvocato?”: arresti domiciliari: si puo’ uscire a fare la spesa?

DiAntonio Costa Barbè

Mar 24, 2025

di Antonio Costa Barbé

Chi si trova agli arresti domiciliari non può uscire di casa senza l’autorizzazione del giudice. È però evidente che vi sono alcune attività che se non espletate metterebbero a rischio l’integrità fisica del detenuto: si pensi, solo per fare un esempio, alla necessità di sottoporsi a una visita medica oppure di dover affrontare un ricovero in ospedale. È proprio in questo contesto che nasce la prima domanda: durante il tempo da trascorrere agli arresti domiciliari quando è possibile lasciare il luogo in cui si è confinati? E, di conseguenza: si può uscire per fare la spesa? Andiamo con ordine. Procurarsi il nutrimento è sicuramente un’esigenza vitale che non può essere trascurata. Questa necessità, però, potrebbe tramutarsi in un’occasione di fuga per colui che si trova agli arresti domiciliari; quindi è necessario bilanciare le esigenze personali dell’imputato con le precise prescrizioni di giustizia. Torniamo indietro e chiariamo il concetto di arresti domiciliari: cosa sono? Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare che il giudice applica a chi è fortemente sospettato di aver commesso un delitto particolarmente grave. In pratica, non si viene “ristretti” in casa per un furto o una truffa: occorre essere indagati per un reato decisamente più grave, come a titolo di mero esempio quello di spaccio, o di stalking (nel nostro codice più esattamente definito: atti persecutori), oppure di violenza sessuale. Gli arresti domiciliari prescrivono all’imputato di NON allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di privata dimora che gli sia stato assegnato dal giudice. In pratica i domiciliari equivalgono a una misura detentiva (anche se non si tratta della pena definitiva), che viene trascorsa in un luogo diverso dal carcere. In assenza di dimora propria è possibile indicare al giudice l’abitazione di un’altra persona (purché questa acconsenta a che la misura sia scontata in locali di sua proprietà), un luogo pubblico di cura o di assistenza ovvero, in alternativa, una casa famiglia. È invece sempre vietato scontare gli arresti in un immobile occupato abusivamente. Cosa può fare chi si trova ai domiciliari? Chi si trova agli arresti domiciliari non può uscire dal luogo in cui il giudice ha stabilito che il soggetto rimanga in detenzione preventiva. È proibito perfino allontanarsi per uscire nel cortile condominiale o nel giardino di casa, oppure sul pianerottolo. Ci si può allontanare dal luogo designato per scontare la misura cautelare solo previo permesso del giudice, al quale è necessario chiedere la relativa autorizzazione ( a meno che tale autorizzazione non sia stata concessa all’interno dell’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari). Non è invece vietato usare il telefono oppure internet, avere persone che con il soggetto convivono o ricevere visite di familiari e amici, a meno che non esista un espresso divieto del giudice. Riassumendo: chi si trova ai domiciliari non può assolutamente uscire di casa, ma può comunicare con il mondo esterno, salvo espresse restrizioni stabilite dal giudice con il proprio provvedimento. Ma può uscire per fare la spesa chi si trovi ai domiciliari?? Per quanto fin qui esplicitato la risposta è negativa. Chi si trova ai domiciliari non può uscire a fare la spesa se non è stato autorizzato dal giudice. In questo senso la sentenza della Corte di appello di Taranto, sent. n. 478 del 18 luglio 2015. Ciò significa che, a meno che il giudice, all’interno del provvedimento con cui ha ordinato gli arresti, oppure successivamente con esplicita autorizzazione, non abbia acconsentito, chi si trova ristretto in casa dovrà farsi fare la spesa al supermercato da qualcun altro, ad esempio da chi convive con lui oppure da altre persone disposte a portargli ciò di cui ha bisogno. Solitamente, il giudice concede sin dall’inizio la possibilità di fare la spesa a chi si trova da solo a casa agli arresti domiciliari: in tal caso, infatti, è evidente che l’imputato abbia bisogno di uscire, anche solo per un’ora, per acquistare ciò di cui ha bisogno per vivere. È la stessa legge (articolo 284 comma 3 del codice di procedura penale) a stabilire che “se l’imputato non può altrimenti provvedere alle sue indispensabili esigenze di vita ovvero versa in situazione di assoluta indigenza, il giudice può autorizzarlo ad assentarsi nel corso della giornata dal luogo di arresto per il tempo strettamente necessario per provvedere alle suddette esigenze ovvero per esercitare una attività lavorativa.” Pertanto,qualora ne sia dimostrata l’esigenza chi si trova agli arresti domiciliari non solo può ottenere di andare a fare la spesa ma perfino di continuare il proprio lavoro, se non ha altro modo per provvedere al proprio sostentamento.