A Novara un’ambulanza ucraina crivellata dai mitragliatori russi esposta dal 7 al 13 giugno. Gallery

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di Alessio Marrari

Un’ambulanza crivellata dall’esercito russo diventa un simbolo del conflitto: oltre a testimoniare gli orrori della guerra, ha una nuova missione, quella di sensibilizzare le popolazioni a non dimenticare che vi sia in corso una guerra cruenta alla quale non bisogna assuefarsi.

La guerra in Ucraina ha portato a orrori indicibili, con città devastate e migliaia di civili uccisi o feriti nei bombardamenti. Le atrocità contro i civili, inclusi attacchi a scuole e ospedali, hanno scioccato il mondo. La crisi umanitaria ha lasciato milioni di persone senza casa e senza accesso ai beni di prima necessità. Testimonianze di violenze e torture hanno rivelato la brutalità del conflitto. Tra queste, a Novara, nell’area del Broletto con accesso su Corso Italia, è stata esposta un’ambulanza crivellata di colpi, con un duplice scopo: mostrare alla popolazione il sentimento di angoscia, paura, sgomento e disgusto che un Paese possa vivere durante un conflitto ma, soprattutto, donare ciò che sia possibile affinché vengano fornite al fratelli ucraini nuove ambulanze. Si potrà contribuire direttamente inquadrando il “codice QR” presente sull’ambulanza e seguendo le indicazioni sul sito di pertinenza. (il nostro blog vi propone il suddetto codice fotografato immediatamente qui sotti, in modo sia possibile farlo anche attraverso questo articolo).

Questo mezzo di soccorso fa parte della campagna “UKRAINEISCALLING”, lanciata da un’organizzazione no-profit con sede in Lussemburgo, “LUkraine”, che ha l’obiettivo di raccogliere donazioni per l’acquisto di 112 nuove ambulanze per l’Ucraina. Fino ad oggi, ne sono state già acquistate e inviate ben 70. Di queste, 8 sono state consegnate dal Ministero degli Affari Interni del Lussemburgo e 14 ambulanze blindate sono state finanziate dal Ministero della Difesa del Lussemburgo e adibite ai servizi di soccorso nelle prime linee. In un mondo in cui “gli esseri umani hanno il coraggio di essere umani”, tra i valori fondanti non può mancare la solidarietà. La solidarietà che chiediamo è quella di aiutarci a trovare i fondi per la più meritoria delle opere: prestare soccorso a chi ne ha bisogno, nel tentativo di mitigare gli orrori di queste nefande condotte ai danni dei civili. Anche il più piccolo contributo sarà una goccia che alimenterà un fiume che potrà giungere al mare. Adesso il nostro aiuto serve all’Ucraina. Sosteniamoli in questo momento di grande difficoltà. Insieme possiamo fare tanto.

Di seguito il comunicato stampa dell’organizzazione “UKRAINEISCALLING”.

“In un momento come questo, in cui la diffusione di notizie false al servizio della propaganda russa rappresenta uno dei temi centrali e più allarmanti dell’attualità sociale e politica, questa ambulanza ricorda il peso delle menzogne strumentali del Cremlino usate per manipolare l’opinione pubblica. Oggi, mentre Mosca continua a distorcere la realòtà in modo preoccupante, utilizzando vari metodi di manipolazione della verità e falsificando i reali accadimenti, è importante portare con coraggio e determinazione prove tangibili dei massacri perpetrati dall’esercito russo contro i civili ucraini. Per resistere all’offensiva della propaganda, è necessario dare spazio ai fatti, alle migliaia di testimonianze, anche filmate, raccolte da operatori e giornalisti internazionali, che raccontano gli orrori commessi durante questa terribile invasione. In tempo di guerra, la protezione delle strutture di soccorso, anche mobili, è sancita nell’art. 18 della IV Convenzione di Ginevra, che le esclude espressamente dai bersagli legittimi e qualifica ogni violazione come crimine di guerra. Questa ambulanza crivellata, che reca le insegne e i colori dei mezzi di soccorso sanitario, è una prova tangibile. È uno dei tanti elementi che testimoniano i crimini di guerra russi. L’ambulanza, proveniente dalla regione di Kharkiv (Ucraina), sarà esposta in varie città del nord Italia, perpretando in maniera diversa la propria missione. Il veicolo sanitario racconta la storia dei medici, dei soccorritori e dei civili, vittime dirette e bersagli delle attività belliche russe, vittime dei crimini di guerra sistematicamente messi in atto dalla Russia dal 24 febbraio 2022. A settembre 2022, l’ambulanza è stata bersagliata da centinaia di proiettili e schegge di missili russi mentre prestava soccorso a un civile ferito durante un bombardamento su obiettivi esclusivamente civili. Il personale di soccorso non ha avuto il tempo di caricare il ferito sull’ambulanza, perché appena 30 secondi dopo l’arrivo sul luogo dell’attacco, una bomba ha danneggiato pesantemente il veicolo”.