Arona : Max Cavallari in scena il 31 gennaio

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Arona, Teatro, Cabaret, Canzone - la locandina della rassegna

Arona, Teatro, Cabaret, Canzone – la locandina della rassegna

Secondo appuntamento della rassegna Teatrale “Arona, teatro, cabaret, canzone”: Il 31 gennaio sarà la volta di un lieto e graditissimo ritorno: Max Cavallari e la sua compagnia teatrale in “Maneggi per maritare una figlia”, omaggio a Gilberto Govi. Il grande pubblico, abituato a vedere Max Cavallari nelle vesti del celebre duo de “I Fichi d’India”, scopre un personaggio nuovo, un attore con la “A” maiuscola capace di incantare la platea con una presenza scenica impareggiabile nei graditi panni dell’amato Govi. L’anno scorso con la sua tournée Cavallari seppe sconfiggere ogni genere di diffidenza tra il pubblico non abituato a vederlo in chiave squisitamente teatrale offrendo una prestazione davvero convincente in “Quella bonanima”. “Maneggi per maritare una figlia”, è quindi l’occasione per confermare l’indiscutibile capacità di un coraggioso artista come Cavallari.

Max Cavallari

Insieme a Bruno Arena forma il duo comico dei Fichi d’India, il cui nome nasce nel 1988 durante una passeggiata sulle spiagge di Palinuro fra i fichi d’india. Il loro primo esordio è nella trasmissione radiofonica Radio Deejay.

Da quell’anno in poi Cavallari prenderà il nomignolo di “Max” e parteciperà con Bruno a molti show televisivi di Canale 5, Italia 1 e Dee Jay Television. Nel 1997 sono ospiti di Claudio Bisio a Zelig – Facciamo cabaret. Parteciperà anche ad alcuni film con Massimo Boldi e Christian De Sica.

Nel 2004 sono tra i protagonisti de Le barzellette di Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Carlo Buccirosso ed Enzo Salvi. Dal 2005 ritorna a fare teatro e a partecipare a trasmissioni televisive. Dal 2006, Max e Bruno sono ospiti di Colorado Cafè su Italia 1.

 

Note biografiche di Gilberto Govi

Amerigo Armando Govi, vero nome di Gilberto Govi, simbolo ed emblema del teatro genovese, nasce nel 1885 da una famiglia di origine mantovana; frequenta per tre anni l’Accademia di belle arti.

Appassionato di teatro recita fin da ragazzino e l’amore per questa forma d’arte lo induce ad iscriversi all’Accademia filodrammatica italiana.

Qui, attorno al 1914 comincia a recitare in alcune commedie. Forma una nuova compagnia: la “Compagnia dialettale genovese”, ed inizia ad esibirsi nei maggiori teatri genovesi, primo dei quali Torino nel 1917.

Nel 1923 quando Govi presenta al teatro Filodrammatici di Milano la commedia “I manezzi pe maja na figgia” di Nicolò Bacigalupo  ha successo a livello nazionale.

Dal 31 dicembre 1923, dopo il successo milanese, lascia il mestiere di disegnatore per dedicarsi totalmente alla vita di attore costruendo una serie di caratterizzazioni che sono entrate nella storia del teatro italiano. La sua prima tournée all’estero è in America Latina nel 1926.

Govi presenta sui palcoscenici di tutto il mondo 78 commedie (alcune delle quali registrate dalla televisione italiana e incise anche su vinile). Tra i suoi maggiori successi figurano classici di questo genere teatrale, diventati suoi cavalli di battaglia come I manezzi pe majâ na figgia, Pignasecca e Pignaverde, Colpi di timone. Inoltre, si devono ricordare anche Quello buonanima, Gildo Peragallo, ingegnere, I Guastavino ed i Passalacqua e Sotto a chi tocca.

  

“Maneggi per maritare una figlia”

Stefano è un pover’uomo vessato dalla moglie Giggia, dalla figlia Matilde, contraddetto persino dalla domestica ignorante e sempliciotta. In una famiglia della media borghesia, si cerca un buon partito per la figlia. Per maritare la ragazza si fanno carte false, i pretendenti vanno e vengono in una girandola di situazioni comiche. Quando compare il figlio di un deputato, la madre, donna energica, cerca con ogni mezzo di dominare il matrimonio.

E’ una farsa di fine ottocento in dialetto genovese, tradotta in italiano ed ambientata negli anni cinquanta.

Max Cavallari indossa i panni che furono del grande comico genovese in quello che vuol essere un omaggio allo stesso Govi, reinterpretando e arricchendo Stefano con una rilettura del personaggio che ne amplifica le caratteristiche comiche.