Arona Music Festival 2018: Pat Metheny, The Italian Trio e Yellow Jackets alla Rocca. Ma chi sono?

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Lo pubblica sulla fan page facebook il Sindaco Alberto Gusmeroli, ormai anche deputato al Parlamento italiano, in occasione della rassegna musicale “Arona Music Festival 2018”, sarà di scena nella serata del 25 luglio, il chitarrista di fama mondiale Pat Metheny. 64enne, statunitense dello stato del Missouri, è un compositore e fondatore del “Pat Metheny Group”. Diventa molto presto insegnante all’Università di Miami ed alla Boston’s Berklee College of Music, grazie al celebre vibrafonista Gary Burton. Dal primo album del 1975 (Bright Size Life con Jaco Pastorius), ad oggi Pat Metheny ha avuto un crescendo di consensi sia da parte della critica, ma soprattutto da parte del pubblico, anche quando ha sviluppato nuove esperienze spingendosi fino al free jazz con Ornette Coleman. La sua produzione musicale si sviluppa su più filoni paralleli: il Pat Metheny Group, lavori solisti, duetti ed altre partecipazioni. Metheny ha vinto 3 dischi d’oro e 20 Grammy Award. Ad anticipare il mostro sacro del free jazz, nella serata del 24 luglio saranno di scena i “The Italian Trio”, formazione composta da Rosario Bonaccorso, Roberto Gatto e Dado Moroni. Tutti e tre mostri sacri del jazz e dell’improvvisazione. Moroni pianista e compositore vanta decenni di esperienza vissuta nei migliori jazz club e festival del mondo, suonando persino con Jimmy Woode, bassista di Duke Ellington. Roberto Gatto è considerato, oggi, il massimo batterista jazz italiano. Anche lui vanta decenni di esperienza non solo in tale genere ma suona anche con Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli, ha collaborato con Mina, Mietta, Lucio Dalla, Pino Daniele, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Ivano Fossati, Riccardo Cocciante, Sergio Caputo, Teresa De Sio, Gilberto Gil, Riz Ortolani, Ennio Morricone e Domenico Garzone. Nel contesto jazz anche con In ambito più strettamente jazzistico vanno citati i suoi lavori con alcuni nomi del calibro di Luca Flores, George Coleman, Enrico Pieranunzi, Lanfranco Malaguti, Chet Baker, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Joe Zawinul, Pat Metheny. Rosario Bonaccorso è uno dei  più importanti e attivi contrabbassisti italiani, strumentista di grande esperienza e sensibilità, annoverato fra i musicisti italiani più apprezzati in campo internazionale. Vanta trentacinque anni di collaborazioni, incisioni  e concerti sui palcoscenici di tutto il mondo al fianco di centinaia di artisti americani ed europei del calibro di Elvin Jones, Benny Golson, Billy Cobham, Pat Metheny, Michael Brecker, Stefano Bollani, Joe Lovano, Mark Turner, Gato Barbieri, James Moody, Lee Konitz, Steve Wilson, Ivan Lins, Dianne Reeves, Adrienne West, Clark Terry, Jon Faddis, Charles Tolliver, Franco Ambrosetti, Kenny Davern, Bob Wilber, Tony Scott, Slide Hampton, Kenny Barron, Jacky Terrason, Cedar Walton, George Cable, Ralph Sutton, Jimmy Cobb, Albert “Tootie“ Heath, Vernel Fournier, Naco, Aldo Romano, Dede Ceccarelli, Tommy Campbell, Sangoma Everett, Tullio de Piscopo, Luis Nash, Herlin Riley, Adam Nussbaum, Antonio Sanchez e molti altri artisti. Innumerevoli le sue collaborazioni con artisti italiani; ne citiamo solo alcune, tra le più durature: dal 1997 al 2007 ha lavorato stabilmente nel Quartetto di Stefano di Battista suonando oltre cinquecento concerti in Europa e toccando mete prestigiose nel mondo come Parigi, New York, Tokyo, Montreal, Buenos Aires; per dieci anni ha suonato nei gruppi di Enrico Rava, oltre che nel progetto Un Incontro in Jazz con Gino Paoli, Rava, Boltro, Rea, Gatto; ed ancora nei gruppi di Eric Legnini, di Roberto Gatto, di Dado Moroni, di Francesco Cafiso. A chiudere gli eventi, il 26 luglio, saranno gli Yellow Jackets, gruppo statunitense di jazz e fusion formato nel lontano 1977 da Russel Ferrante, anima attuale della formazione, pianista di esperienza epica, si è esibito con il cantante  americano Jimmy Witherspoon . Ha anche fatto un tour con Joni Mitchell. Bob Mintzer compositore, arrangiatore, clarinettista, direttore di big band statunitense, sassofonista e clarinetista, si occupa di insegnare per alcune università californiane ove dirige anche la Thornton Jazz Orchestra e conduce un laboratorio jazz per le matricole e per gli studenti al secondo anno. Will Kennedy è riconosciuto come uno dei migliori batteristi al mondo, le sue esibizioni non solo sono state fonte di ispirazione di innumerevoli musicisti ma, anche, hanno dettato gli standard del jazz contemporaneo. Dane Alderson è forse il più giovane tra questi grandi compositori e musicisti ma vanta un passato di tutto rispetto dall’Australia agli Stati uniti, suona da quando aveva 13 anni e ha un curriculum di esibizioni lunghissimo da poter riassumere, le esperienze più significative  sono le esibizioni con la West Australian Symphony Orchestra, la Tasmanian Symphony Orchestra e la BBC Concert Orchestra e musicisti molto acclamati come Stanley Jordan, Jamie Oehlers, Joe Chindamo, Matthew Jodrell, Ben Vanderwal, Tim Jago, Paul Bollenback, John D’Earth , Carter Beauford, Butch Taylor, Robert Jospe, Randy Johnson, Kate Ceberano, Emma Pask, Jeremy Gregory, Dave Samuels, Victor Wooten, Michael Manring, Simon Stockhausen e James Muller.

Insomma, la città di Arona sarà riempita da amanti del free jazz che arriveranno da ogni dove pur di assistere a tre giorni di spettacolo la cui caratura rasenta una programmazione del tutto sopraffina quanto ricercata e competente.
Pat Metheny

The Italian Trio

Yellow Jackets