Partito Democratico:
“Siamo costretti ancora una volta a constatare che il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, preferisce passare per smemorato ed utilizzare ogni pretesto per attaccare il Governo pur di non ammettere l’incapacità amministrativa della propria Giunta.
Ieri sulle pagine di “La Stampa”, edizione Novara, a proposito delle liste d’attesa per richiedere il Reddito d’Inclusione Sociale infatti, il Sindaco Canelli afferma testuali parole: “Lo Stato ha scaricato sui Comuni la gestione di questa partita senza dare risorse in più”.
All’epoca dell’introduzione del SIA, misura sperimentale antecedente al REI che per Novara ha interessato 147 nuclei familiari (su 490 richieste), gli ambiti territoriali hanno partecipato ad un bando non competitivo per ottenere risorse europee del PON Inclusione per rafforzare i servizi connessi al SIA anche in termini di personale dedicato.
Per il Comune di Novara la cifra già ricevuta è pari a 383.306 €. Non proprio briciole.
Venendo al presente, come ricordava l’Assessore Ferrari in una precedente dichiarazioni, il decreto “Riparto del fondo nazionale politiche sociali e quota del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale annualità 2017” pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 3-1-2018, all’articolo 2 comma 2 prevede l’utilizzo di 15% delle risorse complessive per il contrasto alla povertà per permettere agli enti gestori dei servizi socioassistenziale (lo stesso Comune di Novara) di “rafforzare servizi per l’accesso, la valutazione e la presa in carica dei beneficiari della misura e degli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà”, incluso la possibilità di assumere ulteriore personale.
Il decreto definisce che tale 15% ammonta a 276 milioni circa, di cui al Piemonte ne spettano 20 milioni circa. In attesa del riparto da parte della Regione Piemonte, possiamo ipotizzare che per il Comune di Novara si tratta di una cifra tra i 400.000€ e i 600.000€.
L’amministrazione dovrebbe mettere in campo tutte le azioni possibili per agevolare l’accesso alla misura a tutti i cittadini e mettere in condizioni i funzionari comunali di poter espletare al meglio le proprie funzioni e responsabilità. Invece si limita a polemizzare o considerare inutile interventi contro la povertà, ma fatto ancora più grave non si sforza nemmeno di provare a creare una rete sociale con tutte le energie e le forze delle città.
Proprio a tal proposito, ben consapevoli delle difficoltà che gli operatori comunali stanno incontrando, ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Comunale di prendere esempio dalla Città di Torino che, per agevolare l’accesso, ha stipulato una convenzione con i soggetti CAF presenti nel Capoluogo, in modo da rafforzare i servizi all’accesso.
Sindaco meno scuse e più lavoro di squadra per migliorare la città.”
Sindaco Canelli ed Assessore Iodice:
“Ballaré e il circolo del Partito democratico di Novara non sanno neanche di cosa stiano parlando, e che questo avvenga da parte di chi ha amministrato per cinque anni, lascia oltremodo esterrefatti. Semmai dimostrano di non avere alcun rispetto nei confronti di decine di assistenti sociali, funzionari e della dirigenza dei Servizi sociali, insomma di tutto il personale che da anni è letteralmente ni prima linea per gestire una situazione sociale cittadina che è complicata. In merito alle critiche sulla gestione del Reddito d’inclusione rivendichiamo con forza la decisione di non aver tolto soldi alle famiglie per “investirli” in burocrazia, cosa che evidentemente avrebbero fatto loro, dimostrando per l’ennesima volta che il bene dei novaresi, per loro, non è una priorità. Come, d’altra parte, non lo è stato nel corso della loro Amministrazione”.
Il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice replicano con forza al comunicato diffuso dal Circolo cittadino del Pd, dal quale è stata criticata la gestione del Sostegno per l’inclusione attiva e del Rei da parte dell’Amministrazione.
“I dem hanno, tra l’altro, diffuso informazioni sbagliate sull’attuale stato delle cose. Innanzitutto – spiegano il sindaco e l’assessore – i fondi ministeriali per il Sia sono stati sì assegnati dal Ministero, ma non sono ancora pervenuti all’Ente: questi, che ammontano a 383.294,52 euro e che andranno a coprire le spese sostenute per tutta la durata del progetto dal 2017 al 2019, saranno impiegati per l’assunzione diretta di un assistente sociale e di un educatore professionale per 175.400 euro, l’acquisto di servizi dall’orientamento al lavoro, alle valutazione delle competenze, al tutoraggio, alla formazione ai beneficiari, alla mediazione interculturale per 53.674,52 euro, le indennità tirocini per 143.220 euro, la formazione di operatori da realizzarsi a livello regionale per 10.000 euro e l’acquisto di un pc per 1.000 euro. Utilizzo, questo, per il quale è stato tra l’altro richiesto un parere del Ministero. Da parte nostra, essendocene la possibilità e date le situazioni di povertà ben note da anni all’assessorato, è stato privilegiato l’aspetto sociale: onestamente ci sembra un controsenso suggerire di andare a finanziare spese di tipo amministrativo anziché sopperire economicamente alle criticità manifestate da numerosi nuclei familiari. Per quanto riguarda il Rei – proseguono Alessandro Canelli ed Emilio Iodice – facciamo presente il fatto che, non essendo ancora stato comunicato dal Ministero l’ammontare dei fondi che saranno messi a disposizione di Novara, questo non consente di fare nessun tipo di valutazione, nonostante, anche in questo caso, si sia maggiormente orientati a finanziare tirocini, borse lavoro e iniziative di formazione e certamente non spese di tipo amministrativo. Non ci sembra che, anche a fronte, per esempio, della stessa gestione delle domande per il Rei, il lavoro dei nostri uffici si sia dimostrato o si stia dimostrando insufficiente. Anzi. Proprio nei confronti del lavoro di tutto il personale dell’assessorato il Circolo cittadino del Pd non dimostra nessun rispetto, come anche non dimostra nessun rispetto nei confronti delle famiglie novaresi in difficoltà”.