di Simone Balocco
Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, i novaresi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale ed il nuovo sindaco della città.
Queste elezioni arrivano con almeno quattro mesi di ritardo poiché, causa pandemia di Covid-19, il Governo ha stabilito la scorsa primavera che il voto amministrativo del 2021 si sarebbe tenuto tra domenica e lunedì prossimo.
Ovviamente non ci sarà solo Novara al voto in Italia, ma insieme alla nostra città si voterà anche a Torino, Benevento, Bologna, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. Un voto (numericamente) importante perché sono chiamate al voto le quattro maggiori città italiane, compresa la capitale. In totale si voterà in 1.192 comuni, oltre al rinnovo della giunta regionale della Calabria e alle suppletive dei collegi uninominali di Siena (Toscana 12) e Roma-Primavalle (Lazio 1).
Oltre a Novara, nella nostra Provincia saranno diciassette (su 88), i comuni chiamati al rinnovo del loro consiglio comunale ed del sindaco: Borgo Ticino, Casaleggio, Comignago, Dormelletto, Granozzo con Monticello, Lesa, Mezzomerico, Nebbiuno, Nibbiola, Pettenasco, Pombia, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Soriso, Suno, Trecate e Varallo Pombia.
In base alla legge elettorale dei comuni in vigore dal 1993, la modalità di elezione del sindaco prevede che se una città ha meno di 15mila abitanti diventerà sindaco il candidato più votato, mentre se una città ha una popolazione superiore ai quindicimila abitanti diventerà sindaco al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta di preferenze. Se un candidato non raggiungerà la maggioranza assoluta, dopo due settimane si terrà il turno di ballottaggio tra i due candidati più votati (quelli che hanno avuto la maggioranza relativa più ampia). L’eventuale ballottaggio si terrà domenica 17 e lunedì 18 ottobre.
Le uniche due città del Novarese interessate ad un possibile ballottaggio saranno Novara e Trecate, le più popolose chiamate al voto (104mila e 20mila abitanti rispettivamente).
Per le elezioni amministrative, per votare è necessario godere dei principi per le elezioni delle Camera dei Deputati, del Parlamento europeo e per i referendum, ovvero avere almeno 18 anni. Diciotto anni sono richiesti anche per candidarsi alla carica di sindaco e di consigliere comunale.
A Novara sono cinque i candidati alla carica di sindaco ed in loro appoggio ci sono dieci liste, di cui tre civiche (non espressione diretta di partiti classici).
I candidati alla poltrona di primo cittadino sono (in ordine alfabetico) Alessandro Canelli, Sergio de Stasio, Nicola Fonzo, Mario Iacopino e Paolo Vanoli. I consiglieri comunali da eleggere saranno trentadue. La sede del consiglio comunale è presso la sede del municipio di Novara, Palazzo Cabrino.
Il sindaco uscente è Alessandro Canelli.
Queste saranno le settime elezioni amministrative con il doppio turno elettorale: la prima elezione (a livello nazionale) si ebbe nel 1993. Con questa legge elettorale si vuole dare molto molto più peso ai cittadini perché prima i sindaci erano eletti tra i consiglieri eletti a seguito del voto amministrativo.
I sindaci di Novara eletti con questa legge elettorale sono stati Sergio Merusi (Lega Nord, 1993-1997), Giovanni Correnti (centrosinistra, 1997-2001), Massimo Giordano (centrodestra, 2001-2010), Andrea Ballaré (centrosinistra, 2011/2016) e Alessandro Canelli (centrodestra, 2016-2021). Tra il 2010 ed il 2011 ha ricoperto la carica di sindaco l’allora vice-sindaco Silvana Moscatelli, poiché Giordano si dimise poiché eletto in consiglio regionale.
Tra il 1993 ed il 2016, solo due volte è stato nominato sindaco un candidato al primo turno: Massimo Giordano nelle elezioni amministrative del 13 maggio 2001 e del 4-5 giugno 2006.
Per garantire una forte governabilità, alle liste collegate al sindaco vincitore verrà assegnato il 60% dei seggi (19 seggi), mentre i restanti tredici saranno ripartiti tra le altre liste con il metodo elettorale proporzionale D’Hondt. Per accedere alla ripartizione dei seggi, una lista deve superare lo sbarramento del 3% dei voti.
Se Canelli dovesse vincere le elezioni, sarà il secondo sindaco a governare la città per due mandati consecutivi. Lo stesso Canelli cinque ha vinto ha vinto al ballottaggio con il 57,77% dei voti contro il sindaco uscente Andrea Ballaré.
Canelli sarà appoggiato da quattro liste (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Forza Novara); de Stasio da due liste (Azione con Carlo Calenda; +Europa), Fonzo da due liste (Partito democratico, Insieme per Novara), Iacopino da due liste (Movimento Cinque Stelle, Novara in Comune), Vanoli dalla lista Movimento Libertas.
Dei cinque candidati, solo Vanoli è scevro da esperienza politica, mentre i quattro avversari hanno diverse esperienze alle spalle. Il più giovane è Mario Iacopino, 38 anni, eletto per la prima volta in consiglio comunale cinque anni fa sempre con la lista del Movimento Cinque Stelle. Il candidato più anziano e Paolo Vanoli, 61 anni, di professione imprenditore. Alessandro Canelli ha 50 anni, Nicola Fonzo 54 anni e Sergio de Stasio 49 anni.
Come esperienze politiche, Canelli è stato Presidente del Quartiere Ovest (San Paolo), assessore provinciale e consigliere comunale; Fonzo è stato vice-Sindaco con Ballaré ed è stato per anni consigliere comunale e consigliere provinciale, de Stasio è stato segretario provinciale dello stesso Pd.
Per le elezioni comunali si può praticare il voto disgiunto, ovvero si può votare un candidato sindaco ed una lista ed un candidato consigliere non a lui collegati. Ogni cittadino potrà votare da uno a due consiglieri comunale, purché ci sia la parità di genere (uno uomo e una donna e non due uomini o due donne). Si può votare un candidato sindaco ma in contemporanea non si possono votare due partiti collegati o meno a lui.
Per votare, l’elettore dovrà presentarsi al seggio munito di carta di identità e tessera elettorale. Nel caso in cui un elettore non possa disporre di entrambe, sarà obbligato a recarsi in municipio per farsi dare un duplicato. Gli elettori dovranno accedere al seggio muniti di mascherina e saranno da seguire le direttive anti Covid-19 impartite dal presidente di seggio e dagli scrutatori.
immagine in evidenza tratta da www.a-novara.it