Oggi vorrei condividere con tutti i nostri lettori, soprattutto le nostre lettrici, un metodo economico ed ecologico per dare nuova vita alla bigiotteria che si è ossidata creando quell’antipatica patina nera.
Quando apriamo i nostri cassetti alla ricerca di un particolare bijou possiamo accorgerci che ormai non è più utilizzabile, molti potrebbero pensare che ormai l’unica soluzione sia il cestino dell’immondizia, ma può capitare che siamo particolarmente legati a qualche oggetto di bigiotteria magari per via di un ricordo, perché era un regalo… O magari in tempi di ristrettezze ci piacerebbe riciclare qualcosa piuttosto che ricomprare.
Siamo tutti coscienti che non parliamo di gioielli di alta qualità, ma perché buttarli via senza tentare una strada per il recupero?
Io mi son ritrovata in questa situazione pochi giorni fa e così ho deciso di indagare tra i vari consigli delle nonne e alla fine credo di aver trovato una buona soluzione alla portata di tutti e non nociva come possono essere i classici prodotti lucidanti per ottone, rame, argento e metalli in genere.
Tutto quello che occorre è: bicarbonato, acqua, sapone naturale di Marsiglia e qualche panno in micro-fibra per lucidare e asciugare.
Il primo passaggio consiste nello scaldare in un pentolino acqua e circa 4 cucchiai da minestra di bicarbonato, non bisogna far bollire, ma semplicemente dobbiamo scaldare. Poco prima che inizi a bollire togliamo dal fuoco, versiamo in una ciotola e immergiamo per circa 20 minuti i nostri bijou. Siccome l’acqua e il bicarbonato fanno sciogliere l’ossidazione consiglio di tenere la ciotola solo per questo scopo.
Passato il tempo indicato iniziate a lucidare con un panno in micro-fibra, se vedete che non viene perfetto preparate una specie di crema sempre con bicarbonato e qualche goccia d’acqua, a questo punto usate il composto ottenuto per lucidare: prendetene un po’ con il panno e strofinate i punti rimasti neri.
Ora bisogna sciacquare con acqua tiepida e corrente, insaponate usando il sapone di Marsiglia e risciacquate bene fino a che non vi accorgerete che la schiuma rimane bianca, all’inizio infatti sembrerà sporca di nero.
Con un altro panno in micro-fibra asciugate benissimo.
Per come ho potuto provare io stessa, questo metodo funziona meglio su oggetti non lisci, perché se fossero lisci il bicarbonato potrebbe rigarli leggermente. Nel caso di bijou lisci basta lucidare con forza con un panno morbido o se serve usate solo un po’ della crema ottenuta con bicarbonato e qualche goccia d’acqua, ma non sfregate troppo per evitare i graffi.
Nelle foto potete vedere com’erano i bijou prima del trattamento e come sono dopo. Mi rendo conto che la foto non riesce a dare un’idea corretta ma la differenza è notevole.
Come vi avevo anticipato il costo del materiale è molto basso e soprattutto non rischiamo di mettere a contatto con la pelle sostante nocive. Con poco otteniamo un prodotto efficiente e contemporaneamente ecologico.
Una cosa molto importante da ricordare è che questo metodo va bene per metalli, se ci sono pietre dure, perline, parti in legno… è meglio evitare l’immersione in acqua e non vanno toccati con la pastella creata. Se siete capaci è meglio smontare le varie parti per lavorare solo su quelle in metallo. Io l’ho fatto con la collana nella foto qui accanto, la cui didascalia recita “Collana color rame, smontata e poi rimontata”.
Se avete la pelle particolarmente delicata potete anche usare un paio di guanti in lattice per eseguire questo lavoro.
Stando alle varie fonti da cui sono venuta a conoscenza di questo metodo non sempre i risultati sono quelli sperati, ma credo che possa essere un buon tentativo prima di arrivare alla decisione di buttare o recludere la nostra bigiotteria in qualche angolo remoto di cassetti o armadi.