Pubblichiamo quanto Sandro Bertona, presidente del Gruppo Scorpion Novara, storica associazione di Protezione Civile operativa, raccomanda in merito a come e quando fornire aiuti seppur in forma privata, come sta accadendo tra cittadini desiderosi di essere utili ai connazionali delle zone terremotate.
A seguito di specifiche richieste di informazioni durante la finestra informativa di ieri sera in teleconferenza l’Unità di Crisi, raccogliendo l’appello di Titti Postiglione, responsabile del settore Emergenze del DPC, e con la conferma arrivata direttamente dai nostri volontari sul luogo dell’emergenza, trasmette a tutte le nostre strutture questo comunicato emesso ieri dal Dipartimento in merito alle raccolte di generi di prima necessità:
“Il Dipartimento di Protezione Civile ha dato indicazioni di non procedere per ora con alcun tipo di raccolta materiale, viveri e indumenti fino a diverso ordine.
E’ comprensibile la solidarietà dei cittadini, ma il materiale che raggiunge le tendopoli deve avere la tracciabilità altrimenti non verrà utilizzato e rischia di finire in discarica o a chi potrebbe lucrarci.
Attualmente, tra l’altro, eventuali carichi di materiale fatti scendere nei luoghi colpiti in maniera autonoma e senza alcun coordinamento rischiano di intralciare i soccorsi e l’assistenza primaria nei campi di accoglienza che, per i primi giorni e settimane, sono ancora in divenire. Creare ulteriore caos ora non serve alla causa.
Il Dipartimento e le strutture sul campo hanno tutto il necessario per assistere gli sfollati per le prime settimane.
In seguito, eventuali raccolte di materiali saranno comunicate da canali ufficiali e si raccomanda sempre di affidarsi ad associazioni conosciute o istituzioni. Attenzione perchè stanno già girando appelli di fantomatici gruppi o non meglio precisate associazioni che non si fanno scrupolo a cavalcare l’emergenza e la sensibilità delle persone che in questo momento vorrebbero rendersi utili in qualche modo. E’ gradita la condivisione, grazie!”
E’ comprensibile la solidarietà dei cittadini, ma il materiale che raggiunge le tendopoli deve avere la tracciabilità altrimenti non verrà utilizzato e rischia di finire in discarica o a chi potrebbe lucrarci.
Attualmente, tra l’altro, eventuali carichi di materiale fatti scendere nei luoghi colpiti in maniera autonoma e senza alcun coordinamento rischiano di intralciare i soccorsi e l’assistenza primaria nei campi di accoglienza che, per i primi giorni e settimane, sono ancora in divenire. Creare ulteriore caos ora non serve alla causa.
Il Dipartimento e le strutture sul campo hanno tutto il necessario per assistere gli sfollati per le prime settimane.
In seguito, eventuali raccolte di materiali saranno comunicate da canali ufficiali e si raccomanda sempre di affidarsi ad associazioni conosciute o istituzioni. Attenzione perchè stanno già girando appelli di fantomatici gruppi o non meglio precisate associazioni che non si fanno scrupolo a cavalcare l’emergenza e la sensibilità delle persone che in questo momento vorrebbero rendersi utili in qualche modo. E’ gradita la condivisione, grazie!”