Di Alessandro Berardi
Ci sono comici che non tramonteranno mai, quelli che per loro, il tempo sembra non passare mai. Sono delle vere e proprie rarità, la cui parola “fine” alla loro carriera è ancora presto scriverla. E’ il caso ad esempio del noto comico Lino Banfi (all’anagrafe Pasquale Zagaria), il quale, grazie alla sua simpatia e semplicità, è riuscito a lasciare un segno nel cuore di tutti, ormai innamorati della sua comicità “senza tempo”. Banfi è un po’ come il vino: più invecchia e più è buono.
Nativo di Andria (BT), nel 1936, fra gli anni settanta e ottanta ha iniziato a far parlare tanto di sé, diventando protagonista indiscusso nelle varie pellicole della “Commedia sexy all’Italiana” (“La liceale nella classe dei ripetenti”, “L’onorevole con l’amante sotto il letto”, “La moglie in bianco… l’amante al pepe”, “L’infermiera di notte”, “L’insegnante va in collegio”, “L’insegnante viene a casa”, “L’insegnante balla… con tutta la classe”), accanto ad altri attori noti, tra cui Gloria Guida, Edwige Fenech, Renzo Montagnani, e Alvaro Vitali. Proprio con quest’ultimo, sul set è nata una bella sintonia, riuscendo tra una battuta e l’altra, a strappare tante risate al pubblico.
Nel corso degli anni 80’ ottenne ulteriore successo con altri film, tra cui “Vieni avanti cretino (1982)”, “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983)” e “L’allenatore nel pallone (1984)”. In quest’ultimo, Banfi, nelle vesti del mitico allenatore “Oronzo Canà”, è riuscito a far innamorare tutti (in particolar modo gli appassionati di calcio), grazie alle sue imprese sulla panchina della “Longobarda”, arrivando ad ottenere una insperata salvezza (trascinato dai gol dell’asso brasiliano Aristoteles e dalle sue ormai famose tattiche “5-5-5” e la “B-Zona”).
A gennaio del 2008, (a distanza di ben 20 anni), ritorna “con il botto” sui set cinematografici, con il sequel dell’Allenatore nel Pallone (“L’Allenatore nel pallone 2”), molto apprezzato dal pubblico.
Qualche anno prima dell’uscita del film (2003), ha ottenuto un importante riconoscimento: il “Telegatto” alla carriera. Nel 2001 invece, è stato nominato ambasciatore “UNICEF”.
DALLA LONGOBARDA AL FOGGIA
Se il buon Lino Banfi ha fatto innamorare tutti come allenatore, l’emergente duo comico “Pio&Amedeo” (Pio D’Antini e Amedeo Grieco) non è da meno, iniziando a farsi ammirare per il loro modo “sobrio” di mostrare (in più di un’occasione), l’amore che nutrono per il Foggia calcio, squadra della loro città natale (di cui sono grandi tifosi). Pugliesi come Banfi, per il duo foggiano classe 83’, la prima esperienza televisiva parte dalla tv locale “TeleFoggia”, con la trasmissione “Occhio di bue”, incentrata su scenette in vernacolo e scherzi telefonici in dialetto foggiano. Dopo l’esperienza con l’emittente foggiana, in seguito arrivano le chiamate da parte delle tv regionali “TeleNorba” e “RadioNorba”, conducendo la trasmissione “U’Tub” (nome parodistico che gioca sulla pronuncia dialettale pugliese del nome del sito di videosharing YouTube), incentrato sulle candid camera e la comicità, intervistando i passanti di vari comuni pugliesi con domande demenziali. Dopo la gavetta nelle tv pugliesi, per Pio e Amedeo arriva il tanto agognato salto di qualità, passando in Rai prima (2011), con i programmi “Stiamo tutti bene” e “Base Luna”, e in Mediaset dopo (2012) come comici a “Zelig” e nelle vesti d’inviati per il programma d’intrattenimento “Le Iene”.
L’anno successivo, è stato prodotto il primo film del duo, al loro esordio cinematografico, dal titolo (provvisorio) “Fuggi fuggi da Foggia”. La storia, racconta un equivoco da cui i due devono scappare, fuggendo dalla città di Foggia inseguiti da un debito e da una triste vicenda d’amore. Le riprese si sono svolte a Foggia, Monte Sant’Angelo, Milano, Roma e Amsterdam. Il film, in seguito ha adottato il titolo “Amici come noi” (loro stessi ne hanno curato anche soggetto e sceneggiatura). Già dal giorno seguente alla sua uscita (il 20 marzo 2014), il film raggiunge il primo posto in classifica, incassando 93.224 euro in 24 ore, con circa 16.000 spettatori paganti.
Dalle tv locali a quelle nazionali, passando per le sale cinematografiche: in breve questo inseparabile duo comico si è ritrovato a bruciare le tappe, ottenendo un buon riscontro da parte del pubblico.
A settembre 2014, Pio e Amedeo si ritrovano a condurre un programma radiofonico per l’emittente RTL 102.5 (il quale andava in onda il venerdì sera dalle ore 23:00 all’1.00).
A dicembre dello stesso anno, per loro arriva la seconda esperienza cinematografica, con il film “Ma tu di che segno 6?”, con Massimo Boldi, Gigi Proietti, Vincenzo Salemme e Ricky Memphis. Ma il vero e proprio “botto” il duo “made in Foggia”, lo fanno grazie al programma televisivo (da loro stesso ideato), “Emigratis” (in onda su Italia 1). Il programma d’intrattenimento (nato nel 2016 e giunto alla sua terza edizione), ormai è un appuntamento fisso per il pubblico, il quale si diverte a vedere le avventure del duo comico in giro tra le località più belle (e ambite) del mondo, a spese dei “poveri” (si fa per dire), personaggi famosi (attori, calciatori, ecc…). Il loro comportamento da finti ignoranti (dalla spiccata simpatia), tenuto nel corso del programma, ricordano tanto il modo di fare di un certo Checco Zalone. Anche lui pugliese (di Polignano a Mare), comico e attore di successo: sarà un caso? La comicità adesso parla sempre di più pugliese e promette ancora tante risate al proprio pubblico. Passano gli anni, ma le risate restano (anzi, aumentano), seguendo la scia del “nonno Libero” nazionale.