di Simone Balocco
La notizia ha iniziato a girare nella serata di lunedì 12 giugno. 12 giugno, una data che i tifosi del Novara non possono dimenticare ad ogni suo anniversario: 12 giugno 2011, 2-0 al Padova nella finale play off di ritorno e azzurri promossi in Serie A dopo 55 anni.
La notizia era questa, in poche parole: Daniele Buzzegoli papabile nuovo allenatore del Novara Football Club. Nei piani del presidente Massimo Ferranti prima di ufficializzare il nuovo tecnico, ci sarebbe stato da ufficializzare il nuovo direttore sportivo. Ed il 19 giugno è uscito il comunicato ufficiale con cui Simone di Battista diventava il nuovo direttore sportivo della squadra per la nuova stagione (con presentazione stampa tre giorni dopo). Finalmente poi venerdì 6 luglio mattina la fumata bianca anche per la scelta tecnica: Daniele Buzzegoli sarà il nuovo allenatore del Novara FC firmando un contratto di un anno con opzione per il secondo. Sabato l’immagine del nuovo tecnico è uscita sul sito della società e sui social network: l’immagine e la didascalia sono state condivise da decine di tifosi azzurri e ha generato tantissime reactions.
L’ex centrocampista di Lastra a Signa tornerà sotto la Cupola nella nuova veste di allenatore: aveva lasciato Novarello, come i suoi compagni allora del Novara Calcio sotto contratto, dopo il 15 luglio 2021, quando il Collegio di Garanzia del CONI stabilì che la squadra sarebbe stata esclusa dal successivo campionato di Serie C. Estate 2021, l’estate più dolorosa per il club azzurro e per i suoi tifosi.
Con la squadra esclusa dal professionismo, i contratti di “Buba” e di tutta la rosa furono risolti e tutti poterono accasarsi altrove. Buzzegoli tornò nella natia Toscana dove mancava, da giocatore, da tredici stagioni, firmando con il San Donato Tavarnelle, una squadra che unisce due frazioni del comune fiorentino di Barberino Tavarnelle, San Donato in Poggio e Tavarnelle Val di Pesa.
Come il Novara FC, la squadra nata il 20 agosto 2021 per mano di Ferranti, il club toscano di “Buba” giocò in Serie D (girone E). La squadra chiantigiana vinse il campionato con Buzzegoli capitano e fu promossa in Serie C per la prima volta nella sua storia. Nel contempo, anche il Novara FC dell’amico ed ex compagno di squadra Pablo Andrés Gonzalez vinceva il suo girone di Serie D (il girone A) e fu promosso anche lui in Serie C. Per ovvi motivi logistici, nella stagione 2022/2023, le due squadre avrebbero giocato in due diversi gironi.
Ma Buzzegoli, al contrario di Gonzalez, si era ritirato l’estate precedente e divenne allenatore in seconda del nuovo tecnico del San Donato Tavarnelle, Lamberto Magrini, che aveva preso in estate il posto di Paolo Indiani, l’artefice della prima storica promozione del club fiorentino tra i “pro”.
A novembre il San Donato Tavarnelle era ultimo in classifica e Magrini fu esonerato: al suo posto, proprio Daniele Buzzegoli. “Buba” avrebbe diretto la squadra toscana fino a fine stagione, anche se al suo fianco avrebbe avuto una sorta di “spalla” dotata del patentino per allenare tra i professionisti, cosa che lui ancora non aveva. “Buba” prese la squadra all’ultimo posto in classifica e la portò a giocare i play out da terz’ultima in classifica: nulla poté però contro l’Alessandria e i chiantigiani retrocessero.
Quando una squadra retrocede nei Dilettanti, i contratti in essere si sciolgono automaticamente (in quanto i dilettanti non sono professionisti) e, come nel luglio 2021, per Buzzegoli contratto risolto in attesa di una nuova panchina. Nel frattempo ha conseguito il patentino Uefa A per allenare squadre professionistiche. Poi è arrivata la chiamata di Simone di Battista: “Buba, vorremmo che tu fossi il nuovo allenatore del Novara Football Club. Ci stai?”.
Non appena la notizia divenne di dominio pubblico, i tifosi azzurri rimasero entusiasti della scelta fatta dalla società. Sicuramente non per i risultati ottenuti in Toscana, ma per il fatto che, per tutti i tifosi, Daniele Buzzegoli fa rima con “novaresità”. Ed il motivo è ben spiegato: sei stagioni (e mezzo) da giocatore del Novara (“Calcio”), 194 presenze, 21 reti, quindici assist. Capitano nelle stagioni 2019/2020 e 2020/21, è indissolubile ed inscindibile il legame tra il giocatore toscano e la città. E si può dire che Buzzegoli è un novarese d’adozione e che in città, oltre ad aver lasciato tanti amici, ha lasciato una grande parte di cuore.
Buzzegoli in azzurro ha lasciato il segno: è sempre stato imprescindibile, il più tecnico, l’ancora di salvataggio quando la squadra soffriva, il “senatore”, l’esempio.
E pensare che Buzzegoli si sarebbe dovuto ritirare già al termine della stagione 2019/2020, ma visto che il Covid-19 aveva interrotto il campionato a marzo, il giocatore (che aveva un contratto fino al 30 giugno 2020), avevo deciso di continuare, di concerto con il Novara Calcio, fino 30 giugno 2021. Poi è arrivata la “movimentata” estate 2021, Novara azzerato e Buzzegoli che torna in Toscana.
Sul Daniele Buzzegoli giocatore si sono sprecati gli aggettivi ed i tifosi avrebbero voluto che qualche scienziato lo avesse clonato, così da avere sempre un “Buba” di ricambio in campo. In più occasioni è stato decretato man of the match ed è sempre uscito tra gli applausi della tifoseria. E anche dove ha giocato, è rimasto nel cuore di tutte le tifoserie.
Arrivato sotto la cupola di San Gaudenzio nell’estate 2012 nell’operazione che ha portato Filippo Porcari a La Spezia, Buzzegoli è stato protagonista di tante avventure azzurre: dalla remuntada con Aglietti al play out di Varese (e per lui stagione sfortunata perché il 25 marzo 2014, contro la Ternana, rimediò la rottura del legamento crociato della gamba sinistra che gli richiese sette mesi di stop); dal double della stagione 2014/2015 (quando, da capitano, alzò, a Teramo, la Supercoppa di Lega Pro dopo aver vinto il campionato) alla stagione con Baroni (chiusa con la sconfitta di Pescara e “Buba” commosso fino alle lacrime perché quella sarebbe stata l’ultima partita del compagno “Charly” Ludi) fino al suo ritorno in azzurro nel gennaio 2019 dopo le esperienze a Benevento (promozione in A con la “strega”) e Ascoli. Il resto poi è storia.
Una storia che lo ha legato tantissimo a Pablo Gonzalez, tanto da avere con lui un legame importante anche fuori dal campo. E i tifosi avrebbero voluto che, grazie al ritorno a Novara di “Buba” come allenatore, Gonzalez tornasse sui suoi passi e giocare ancora con il Novara FC. Una suggestione impraticabile, visto che l’ex numero 19 azzurro dal tardo pomeriggio di venerdì 30 giugno è un nuovo giocatore dell’RG Ticino, club della vicina Romentino neo promosso in Serie D.
In carriera, “Buba” da giocatore ha disputato solo quattro partite in massima serie quando militava nell’Empoli (dal 2005 al 2007), giocando molto in Serie B (Pisa, Varese, Novara, Benevento e Ascoli) e in terza serie nazionale (ancora Pisa, Gallipoli, Spezia e le annate al “Franco Ossola” di Varese e a Novara). Buzzegoli ha contribuito a otto promozioni, di cui cinque dalla Serie C1 alla Serie B (Pisa, Gallipoli, Varese, Spezia, Novara) ed una dalla B alla massima serie (stagione 2016/2017 con il Benevento) ed il suo palmares vede anche le vittorie di due campionati di Serie D, uno scudetto Dilettanti, quattro campionati di Serie C2/Lega Pro, una Coppa Italia di Serie C e tre Supercoppe di Lega Pro. E pensare che la liason Buzzegoli-Novara non era partita con il piede giusto: il giocatore aveva risentito del fatto che il Novara non riusciva ad ingranare nell’avvio del campionato 2012/2013, tanto che molti tifosi lo contestarono in occasione del post partita con il Varese del 27 ottobre 2012, quando andò sotto il settore ospiti del “Piola” a prendersi i saluti dei suoi ex tifosi (rivali storici della tifoseria azzurra). In più, il Novara vide in quel periodo un avvicendamento sulla panchina, con Alfredo Aglietti al posto di Attilio Tesser. Dopo ancora qualche partita sottotono, con il girone di ritorno, Buzzegoli tornò ad essere il giocatore decisivo che era, rimandando al mittente le critiche dei mesi precedenti. E nell’anno della remuntada, “Buba” siglò cinque reti, di cui due punizioni da manuale (a Bari e in casa contro il Sassuolo).
La storia poi ha fatto il suo corso e, come per Gonzalez, si può dire che Buzzegoli è Novara e Novara è Buzzegoli. Inoltre il giocatore è legato alla città in quanto è testimonial della ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e grazie al suo contributo molte famiglie del Piemonte orientale hanno un punto di riferimento.
Cosa aspettarsi dal Novara FC 2023/2024 targato Daniele Buzzegoli? Innanzitutto tutti sono d’accordo con ciò che hanno scritto i “Nuares” nello striscione apparso la notte del 7 giugno davanti alla sede del club: “[…] a noi bastano 11 leoni”. Come paventato da Ferranti, questa stagione, rispetto alle due precedenti, vedrà ancora al timone l’ingegnere romano, ma il budget di spesa per allestire la squadra sarà molto più basso, puntando molto sui giovani. Ai tifosi questo “discorso” può andare anche bene, purché chi scenda in campo giochi con il coltello tra i denti, esca con la maglia sudata e dimostri attaccamento alla stessa.
Una cosa però è certa: il ritorno di uno come Daniele Buzzegoli può, da solo, far tornare gente allo stadio ed indurre a riabbonarsi chi è rimasto deluso dalla scorsa stagione, nonché rivedere uno dei giocatori che ha fatto la storia recente del calcio a Novara. Uno che ci ha messo sempre la faccia ed è amato da tanti tifosi. E per lui Novara sarà anche una grande opportunità per formarsi come allenatore e migliorarsi.
Avrà un compito difficile Daniele Buzzegoli, anche se il più duro l’avrà il neo direttore sportivo nello sfoltire la rosa e trovare i giusti tasselli per dare al neotecnico fiorentino una squadra degna. Ma nel calcio si vince e si perde tutti insieme, dal presidente fino all’ultimo tifoso.
Solo a fine stagione si saprà se “Buba” avrà fatto bene o male. Ma prima di allora ci sarà da andare in ritiro in Valle d’Aosta, continuare la preparazione a Bellinzago, giocare le partite estive, disputare il primo turno di Coppa Italia di Serie C e giocare le trentotto partite di regular season e gli eventuali play off. La strada è lunghissima ed è stato fatto un solo piccolo passo.
Verrebbe da dire “un piccolo passo per il calcio, un grande passo per il Novara FC”. Ma siamo sicuri che gli applausi non mancheranno di certo. In primis per lui, Daniele Buzzegoli, il toscano più…novarese che c’è.
immagine in evidenza tratta dalla pagina Facebook di Daniele Buzzegoli