• Sab. Mar 22nd, 2025

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Eccellenza e Storia nel Cielo di Cameri: Il “Battesimo dell’Aria” tra Musica e Memoria

DiAlessio Marrari

Feb 28, 2025

Sabato, 22 febbraio 2025, con il patrocinio del Comune di Cameri e il supporto dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia – Sezione di Novara e del Circolo del 53, alla presenza del Comandante il Comando Aeroporto Cameri, Col. Antonio Corrado, e di un folto pubblico – proveniente anche dal circondario camerese – è andato in scena presso la Sala Cinema dell’Aeroporto di Cameri l’evento culturale – musicale “Il battesimo dell’Aria – Il racconto della scuola di Aviazione di Cameri in musica e parole”. Lo scopo dell’autore – Felice Paolino D’Amico, Ufficiale dell’Aeronautica Militare – è stato quello di raccontare come nel 1910 trascorrevano il loro tempo libero, tra un volo e l’altro, i piloti di aeroplano dell’allora Scuola di Aviazione di Cameri. L’obiettivo primario della serata la solidarietà a favore dell’Associazione “Stelle sulla Terra” di Cameri, presieduta dalla Sig.ra Marta Murari che, ricordiamo, promuove attività abilitative e ricreative a favore di persone con disabilità mentale e/o motoria (Associazione Stelle sulla Terra – Cameri). I lavori di costruzione del Campo di Volo a Cameri incominciarono nel 1909 grazie all’iniziativa dell’Ingegnere francese Clovis Thouvenot, che intendeva istituire una scuola di volo. Il volo inaugurale venne effettuato nel febbraio del 1910. Cameri fu la seconda scuola di pilotaggio italiana, dopo quella fondata il 15 aprile 1909 a Centocelle. Successivamente a Thouvenot, nel 1913, si insediò nell’area Giuseppe Gabardini, che iniziò ad acquisire terreni tra Cameri e Bellinzago per l’ampliamento dell’aeroporto al fine di promuovere e sviluppare le attività aeronautiche, ma soprattutto una nuova scuola di volo. Felice Paolino D’Amico ha raccontato come quegli uomini e donne, tra un volo e l’altro, trascorrevano il loro tempo libero presso le rive del vicino fiume Ticino per poi rilassarsi a cena tra amici alla “Trattoria dell’Aviazione”, parlando di motori, della traversata delle Alpi, di carburazione, di monoplani e di biplani, prima di dedicarsi al giuoco delle carte o a lezioni di “bon ton” presso il “Caffè degli Aviatori”. Attraverso i brani dei più celebri cantautori italiani (Modugno, 883, Finardi, Nomadi e tanti altri) e ad una inedita Marcia dell’Aeronautica cantata all’inizio dello spettacolo dal soprano Gabriella Selvaggio, gli spettatori sono stati immersi nel concetto metaforico del Volo: “il Volo della fantasia”, “il Volo delle ambizioni”, “il Volo dei sentimenti” ed hanno provato le stesse passioni di quei coraggiosi ed ambiziosi giovani che hanno fatto grande la storia dell’Aviazione italiana e del campo volo di Cameri. Tutto questo è stato impreziosito anche dalle voci e dalla musica del Maestro Andrea Albini (chitarra), Manuel Boschetti (basso), Alex Canella (batteria), Dario Roncolato (tastiera), Eros Curcio (organetto), Maria Grazia Aschei (voce), Gabriella Selvaggio (voce), Emanuele Maffei (voce), Antonio Costa Barbè (voce), Letizia Panagini (voce e attrice), Marco Bruno (attore), Andrea Doni (voce e attore) e Giovanni D’Amore (attore). Alfredo ORNANO, un giornalista nel 1910 scrisse: “Fra due o tre secoli, quando si farà la storia dell’aviazione, si parlerà di Cameri”. E’ trascorso appena un secolo e abbiamo cercato di “parlare” del campo di aviazione di Cameri; l’abbiamo fatto noi, l’hanno fatto già altri in passato. La storia di quei piloti che hanno fatto grande la Scuola di Aviazione merita di essere ricordata, tramandata, raccontata perché con il loro coraggio, spirito di avventura e disprezzo del pericolo, hanno reso grande l’aviazione italiana e fatto conoscere la città di Cameri nel mondo. Cameri: Una Storia di Volo, Passione e Tradizione All’inizio della serata, Gabriella Selvaggio ha regalato a tutti un’esperienza unica, presentando una versione inedita della Marcia dell’Aeronautica, cantata da lei, ma scritta appositamente da un suo amico. Un momento che ha risuonato nel cuore di chi ha partecipato a questo evento speciale. La serata ha guidato gli spettatori in un viaggio indietro nel tempo, fino al 1909, quando l’ingegnere francese Clovis Thouvenot ebbe l’intuizione di fondare la Scuola di Aviazione a Cameri, proprio su questo aeroporto che oggi conosciamo. Le Radici dell’Aviazione a Cameri Era il 23 ottobre del 1909, quando un gruppo di imprenditori genovesi presentò il progetto al Sindaco di Novara, Cesare Carnevale, per creare un campo di esperimenti e costruzione aeroplani a Cameri. Dopo lunghe discussioni, vennero concessi 1.000 lire per la costruzione di un Hangar e una condizione: il campo doveva restare attivo per almeno un anno. Cameri, sempre generosa, mise a disposizione un terreno di 7.000 mq di brughiera. Il 9 novembre 1909, il primo biplano AVIS atterrò sul terreno di Cameri e, solo sei giorni dopo, cominciarono i lavori per costruire il primo hangar. Fu il punto di partenza della storia dell’aeroporto di Cameri, che con il tempo diventò un simbolo di aviazione e sviluppo locale. Furono costruiti 15 hangar, in cemento e sabbia, e gli aerei in dotazione includevano Blériot, Voisin e Farman. La Scuola Italiana di Aviazione, sotto la direzione di Thouvenot, divenne presto il miglior campo di volo in Italia, portando un incremento significativo per l’economia locale. Le vecchie cascine si trasformarono in osterie, alberghi e ristoranti, creando una fiorente attività intorno all’aeroporto. Una Comunità in Crescita Il linguaggio parlato all’interno del campo di Cameri? Stranamente, non era il dialetto camerese, ma il genovese, dato che la scuola di aviazione era frutto di un’iniziativa di industriali genovesi. Piloti provenienti da tutta Italia venivano a Cameri per formarsi, tra cui Pasquale Bianchi, il primo a volare nel cielo camerese, insieme a Cagno. La rivalità tra i piloti, come quella tra Maverick e Iceman nel film Top Gun, animava ogni giornata, dando vita a momenti di passione e competizione. Il Coraggio delle Donne nel Volo Nel 1914, un nome emerse nella storia dell’aviazione: Rosina Ferrario. Fu la prima donna italiana a ottenere il brevetto di pilota e a volare su un aereo. Il suo coraggio fu evidente fin dal suo primo volo, quando il suo aereo si impennò e si schiantò a terra, ma Rosina non si arrese mai. La sua perseveranza la portò a conquistare il cielo il 3 gennaio 1914, lasciando un segno indelebile nella storia dell’aviazione italiana. Cameri, Oggi: Un Punto di Riferimento Storico Oggi, nonostante la storia incredibile e il contributo fondamentale di Thouvenot, Bianchi e Cirri, a Cameri non esistono strade a loro intitolate. Ma è grazie a loro che questo aeroporto ha preso vita, e oggi è ancora un simbolo di eccellenza. La serata è stata anche l’occasione per parlare dell’Associazione Stelle sulla Terra, un’iniziativa che si impegna a rendere la vita di molti più luminosa, con progetti che sostengono i più vulnerabili. La presidente Marta Murari ha raccontato l’importante lavoro dell’associazione, che continua a fare la differenza. (Associazione Stelle sulla Terra – Cameri) Un Saluto alla Storia e al Futuro del Volo. Mentre la serata volgeva al termine, gli attori-piloti si sono uniti in un brindisi collettivo, celebrando il volo e il coraggio di chi ha scritto la storia di Cameri. Tra aneddoti, risate e storie di aviatore, il cielo di Cameri si è rivelato come un luogo di sogni, di passione e di speranza. E come ci ha insegnato Rosina Ferrario, ogni sogno, anche quello di una donna, può diventare realtà. Concludendo, la serata ci ha ricordato che il volo non è solo una questione di aeroplani, ma anche di sogni, di coraggio e di libertà. Un tributo a chi ha volato, e a chi, come Rosina, ha aperto la strada per le generazioni future. Il Battesimo dell’aria è stato un omaggio a tutti coloro che volano, che sognano e che, come gli aviatori di Cameri, continuano a tracciare il loro cammino nel cielo! Un omaggio che anche il rapper napoletano Clementino ha voluto onorare inviando i propri saluti attraverso un video messaggio.

Antonio Costa Barbé Live: “La Libertà di Volare”