di Alessio Marrari
Ricordiamo, cliccando sull’enciclopedia più consultata nel mondo, Wikipedia, il significato unico del termine “Etica”: “termine derivante dal greco antico ἔθος o ἦθος, èthos, “carattere”, “comportamento“, “costume”, “consuetudine“) in filosofia indica una branca di tale disciplina che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale).”
Un vocabolo rispolverato vuoi per moda, per tendenza, ormai per consuetudine ed utilizzato in discorsi, progetti, pianificazioni programmatiche e quant’altro però, nella maggior parte dei casi, dimenticato nelle scelte.
Seppur si voti la prossima primavera, i gruppi politici, rispetto alle ultime di cinque anni fa, tardano ad esporsi e non solo, non trovano la “quadra” per allearsi. Da un lato il PD che di anno in anno subisce continue metamorfosi ma si reinventa e, al “dunque”, risulta solido e ben coalizzato, mi viene quasi da pensare al proverbio “i panni sporchi si lavano in famiglia” ma, opportunamente, si ripropone compatto. Mina vagante il Movimento a 5 Stelle, un po’ come la Lega Nord del maggio 1994, alleata col primo Governo Berlusconi, la quale cambiò gli equilibri attuando il famoso “ribaltone”. Tolte le minoranze di centro, rimane un centro destra totalmente allo sbando, disorientato e che non presenta, al momento, nessun programma politico ai cittadini, l’interesse attuale si configura nella scelta del candidato sindaco e non nell’interesse comune di iniziare ad ascoltare i cittadini a fondo mostrando gl’intenti di voler affrontare da subito un percorso risolutivo a prescindere dal candidato. Idee molto chiare invece la Lega Nord che, già dal mese di luglio 2015, affida ad Alessandro Canelli il ruolo di aspirante sindaco, con il benestare del Segretario Nazionale Matteo Salvini, del vice Segretario Federale Riccardo Molinari e del Segretario Nazionale Piemonte roberto Cota.
Qui mi riallaccio al concetto di “etica” con il quale ho introdotto il pezzo ponendo una serie di interrogativi: di chi ci dobbiamo fidare nel conferire fiducia visti gli attuali comportamenti e/o risultati degli ultimi cinque anni? Gli attuali partiti hanno seguito un modello comportamentale che rispecchia il significato di etica? Magari spostandosi di anno in anno da un gruppo politico ad un altro, portando a spasso il voto dei cittadini a proprio piacimento? Chi ha governato ha dato riscontri concreti sui servizi basilari migliorando le condizioni di vita dei novaresi? Chi intende proporsi per il futuro è partito con “il piede giusto”? Le alternative di domani, con che etica concreta intendono tranquillizzare il “popolo”?
A mio avviso non importano più a nessuno le “campagne elettorali” studiate a tavolino, visti poi i comportamenti successivi e, sottolineando che le cariche politiche sono retribuite con i soldi pubblici, io non mi sento di voler “pagare nessuno” attualmente, anche se poi gli stipendi a fine mese o i gettoni per i consigli comunali, le giunte e le commissioni, arrivano puntuali.
Evidenzio con convinzione, ancora una volta, che se l’intento sia fare politica, mi dissocio ancora una volta da movimenti di centro destra, centro sinistra e movimenti strategici, cosiddetti di protesta. Non mi identificano.
Vorrei per questa città, una persona seppur legata ad un partito, disposta a dialogare con tutti per FARE da subito, ancor prima di averci pensato: è possibile secondo voi? Esiste ancora chi l’etica la dimostra prima di recitarla? A voi l’ultima riflessione…