Faraoni crossa e Galabinov la “mette”: il Novara batte lo Spezia e si issa al 6° posto in classifica

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by Simone Balocco

Logo Novara CalcioAi ragazzi di mister Baroni ieri è bastata una rete, al 42′ del primo tempo, di Andrej Galabinov per piegare uno Spezia in crisi di risultati, gioco e soprattutto…di difesa. Gli spezzini hanno incassato la sedicesima rete in un mese e ieri sera Nenad Bjelica è stato sollevato dall’incarico: dopo un mercato importante ed il solo quindicesimo posto in classifica ha spinto il presidente dei liguri Volpi a sollevare l’allenatore croato, alla seconda stagione nel Levante ligure.

Il Novara non è mai apparso in difficoltà, ma ha giocato un secondo tempo da vera grande squadra con un Paolo Faragò in una condizione eccezionale. Ma è tutto il gruppo (la vera forza di questa squadra) ad aver giocato una partita contro un avversario in crisi ma con un bagaglio tecnico importante.

La vittoria di ieri (la settima in totale) fa salire il Novara in classifica: 22 punti (24 sul campo) ed un sesto posto che oggi vedrebbe giocare i piemontesi i play-off. Una classifica che si fa corta e che vede il Novara nella posizione giusta, visti i valori espressi in campo e i risultati convincenti fino a questo momento del campionato, giunto ad un terzo del suo percorso.

Domenica scorsa un Novara opaco era tornato con zero punti da Salerno e ieri era necessario tornare alla vittoria, perché le vittorie servono a fare (anche) morale. Ed il Novara ha ripreso il suo cammino e ha battuto uno Spezia partito ad inizio stagione con i favori del pronostico e che invece ora si trova a molti punti di distacco dalle zone alte e a soli due punti dal quint’ultimo posto. Il Novara vince, convince ed inizia a fare paura alle avversarie.

Baroni ieri ha avuto, forse per la prima volta in stagione, un Novara in emergenza in difesa, in quanto non ha avuto a disposizione Cristian dell’Orco, Lorenzo Dickmann e Agostino Garofalo: il classe 1994 è tornato in condizioni non ottimali dalla Under 21 ma il mister non ha voluto rischiarlo lasciandolo in tribuna; “Lollo” ha subito una elongazione muscolare di 2° grado e ne avrà per circa due settimane, mentre il numero 29 doveva già tornare disponibile per l”Arechi” ma anche per lui seggiolino della tribuna del “Piola”. In più, in attacco, panchina per Felice Evacuo, Simone Corazza e Jacopo Manconi. Bjelica, sostituito in panchina dai vice Renè Poms e Pietro Fusco in quanto squalificato, non ha potuto schierare Emanuele Calaiò: il forte attaccante palermitano (sempre in gol ogni volta che gioca a Novara) deve scontare ben tre giornate di squalifica dopo l’espulsione rimediata domenica in casa contro il Cagliari.

Novara in campo con un inedito 4-4-2 con David da Costa in porta; difesa con in mezzo Magnus Troest e Francesco Vicari e sulle fasce Marco Davide Faraoni e, per la prima volta in stagione, Fabrizio Poli; centrocampo con il ritorno in campo da titolare dopo nove partite di Daniele Buzzegoli (ieri capitano) al posto dello squalificato Nicolas Viola e con lui in appoggio Federico Casarini, Paolo Faragò e Francesco Signori; davanti Andrej Galabinov e Pablo Andres Gonzalez; mister Bjelica ha schierato un 4-5-1 con in porta Chichizola; linea di difesa con Valentini, capitan Terzi, Postigo e Martic; centrocampo con Juande, Errasti, Situm, Migliore ed Acampora e davanti l’unica punta Catellani. Arbitro dell’incontro è stato il sig. Ivano Pezzuto di Lecce. Giornata calda fino alle ore 17 ma poi l’aria è diventata più fredda: nonostante questo, circa 4.500 spettatori hanno assistito al match, di cui almeno 150 dalla Liguria.

Dopo circa un minuto dal calcio d’inizio, svista arbitrale clamorosa: Chichizola cincischia a ridosso della linea dell’area di rigore, perde la palla su pressing di Gonzalez con il portiere ospite che esce dalla linea e prende il pallone. In base al regolamento, se un portiere fuori dall’area tocca la palla con le mani è rosso diretto. Pezzuto, evidentemente, non si è sentito di lasciare in dieci lo Spezia per ben…ottantanove minuti.

Novara padrone del campo e che si fa vedere sempre pericoloso nei primi venti minuti con ottimo Faragò ed un Faraoni disinvolto sulla fascia destra.

Nel primo quarto ben due punizioni per il Novara: da fuori area, Galabinov di destro ha calciato di poco alto mentre Buzzegoli, anche lui di destro, ha scheggiato la traversa.

Lo Spezia ha contenuto con difficoltà il centrocampo azzurro ed un Pablo Gonzalez in palla. Lo Spezia si è fatto pericoloso al aminuto 21 quando da Costa si fa accreditare sullo stipendio gli straordinari per la doppia parata su Mario Situm: il giocatore croato dello Spezia è stato sfortunato, ma il portiere svizzero del Novara è parso reattivo in entrambe le occasioni, impedendo il gol del vantaggio per gli ospiti.

Gol sbagliato, gol subito: al 40′ Catellani di destro da oltre 25 metri calcia ma la palla, con un da Costa un po’ troppo alto, si è schiantata sulla traversa e sul capovolgimento di fronte, Faraoni si è spinto sull’out di destra facendo partire un cross che ha trovato la testa di Galabinov che, a due passi da Chichizola, che ha potuto solo segnare. Vantaggio azzurro meritato e quarta rete in campionato per il bulgaro, alla seconda marcatura consecutiva in casa dopo la partita con il Brescia.

Il gol dell’attaccante ha portato il match al fischio del primo tempo, che Pezzuto (autore di una prova insufficiente nella gestione dei cartellini) ha fatto terminare senza recupero.

La ripresa si è aperta con i ventidue effettivi in campo ed il Novara ha spinto ancora di più sull’acceleratore, cercando il gol del 2 a 0 che avrebbe chiuso la partita definitivamente. E al 55′ Faragò si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto davanti a Chichizola, ma la palla arrivata dal cross di Galabinov si è schiantata contro il palo. Rabbia per il centrocampista scuola Novara, autore di una prova fino a quel momento maiuscola.

Il Novara in tutta la ripresa ha fatto vedere delle belle azioni, un gioco molto propositivo ed ha meritato un altro gol. Dall’altra parte, invece, lo Spezia è parso un po’ troppo sufficiente in tante occasioni e da Costa non ha corso nessun pericolo.

Mister Fusco comunque ha cercato di pareggiarla in tutti i modi, facendo due cambi “intelligenti”, gettando nella mischia prima Nenè (per Postigo al 60ì) e Ciurria (al posto di Acampora tre minuti dopo). Il risultato alla fine non è cambiato, ma il tecnico napoletano ha cercato di raddrizzare una partita negativa.

Baroni, come al solito, ha atteso prima le mosse del collega e poi si è…mosso di conseguenza. Ovviamente, il fatto di essere stato in vantaggio lo ha messo nella posizione di poter aspettare, ma i cambi del tecnico toscano sono parsi un po’ azzardati: fuori un Vicari con i crampi per Pesce al 74′, Evacuo per Galabinov quattro minuti dopo e all’84’ Corazza per Signori. Il cambio del numero 6 ha portato il centrocampista pontino a fare l’esterno basso, portando Poli nella posizione di centrale, mentre i cambi dei due “pesi massimi” in attacco è stato un avvicendamento mentre con l’ingresso del numero 11 ha portato il Novara ha chiudere con il vecchio (e caro) 4-3-3 baroniano. Giocando in casa ed in vantaggio di un gol a dieci minuti dalla fine sarebbe stato meglio difendere il risultato e non cercare il raddoppio, visto che alla fine lo Spezia ha cercato la via del gol.

All’89’ Corazza ha cercato il primo gol in stagione con una sforbiciata di destro che Chichizola ha parato senza patemi.

Dopo tre minuti di recupero, Pezzuto ha mandato tutti negli spogliatoi. Curva Nord in festa, curva ospiti che invece ha mugugnato contro la propria squadra.

Con questa vittoria, il Novara ha fatto pesare la “legge del Piola”, con sole due sconfitte casalinghe finora in questo 2015 (contro il Lumezzane a gennaio e contro il Como lo scorso 28 settembre) e ha dimostrato solidità difensiva. Il centrocampo ha rivisto un Buzzegoli molto attivo e che ha colmato in maniera più che egregia l’assenza di Viola, mentre Casarini e Signori hanno corso per tutta la partita in mezzo al campo tra un pallone recuperato ed un altro servito in avanti. Galabinov è stato puntuale davanti alla porta avversaria, ha segnato un gol importantissimo e ha fatto pesare per tutta la partita i “galloni” di punta pesante, mentre Gonzalez ha sempre messo il cuore oltre l’ostacolo e ha giocato una partita di corsa e grinta.

Migliore in campo senza dubbio Paolo Faragò: il numero 8 è indispensabile a questo Novara e, nonostante i suoi 22 anni, gioca con la personalità di un giocatore navigato e solo il palo gli ha negato la gioia della seconda rete stagionale. Giocatore dai mille polmoni e con una grinta che farebbe comodo ad ogni squadra, Faragò gioca anche bene in quanto gioca in un contesto di squadra che sta disputando un campionato importante.

Sabato prossimo il Novara sarà di scena al “Picchi” di Livorno contro gli amaranto di Christian Panucci, che giocheranno oggi pomeriggio alle 17:30 al “san Nicola” di Bari. Galabinov sarà uno dei tre ex della partita (gli altri due sono livornesi, Comi e Lambrughi) e avrà voglia di fare vedere alla sua ex squadra di aver fatto male a non scommettere su di lui per questa stagione, anche se i toscani hanno un Daniele Vantaggiato che segna con una regolarità impressionante.