Finito il mercato si torna a giocare: domani Novara di scena a Salerno

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by Simone Balocco

Martedì alle ore 23 si è chiuso il cosiddetto “mercato di riparazione”, la “finestra” dove tutte le squadre hanno avuto un mese di tempo (si è aperto il 3 gennaio) per cercare quei giocatori che potrebbero dare il quid giusto per cercare l’assalto alle zone alte della classifica, alla zona play off o anche solo cercare di non essere inghiottiti nel gorgo dei play out. Questo per quanto concerne le squadre di Lega B.

Il mercato di gennaio non è mai esaltante come quello estivo, vuoi per il poco tempo (un mese contro tre), vuoi per il fatto che girino meno soldi che nella principale “finestra”, vuoi che le squadre non accettino di perdere giocatori verso la parte calda del torneo. Di solito il mercato invernale serve come possibilità di dare ad altre squadre i propri giocatori che hanno avuto poco spazio finora in stagione per farli giocare con continuità. Il più delle volte in prestito secco, altre volte in via definitiva.

In serie cadetta hanno fatto acquisti (e prestiti) molte squadre. Tra le più attive la Spal (che ha preso Floccari, già andato in rete due volte nelle ultime due partite), Virtus Entella (Catellani), la Ternana (Acquafresca, Diakitè, Monachello e Ledesma), Bari (Raičević, Galano, Parigini, Greco, Suagher, Floro Flores, Morleo). Oltre ai colpi Vives alla Pro Vercelli, de Luca al Vicenza, Masucci e Manaj al Pisa ed Eusepi all’Avellino.

Il Novara Calcio, ovviamente, non si è estraniato dal mercato di gennaio e nei ventotto giorni di trattative si è mosso cercando di dare a mister Boscaglia i migliori giocatori possibili per agguantare la salvezza in anticipo.

Vediamo nel dettaglio come si sono mossi gli azzurri.

ACQUISTI – Il primo acquisto, sebbene sia arrivato ad inizio dicembre, è stato quello di Federico Macheda. Classe 1991 con tanta esperienza internazionale, l’attaccante romano è approdato in Piemonte da svincolato dopo la rescissione con il Cardiff, club cadetto britannico, dello scorso luglio. Il numero 10 azzurro ha già giocato spezzoni di partita contro Virtus Entella, Carpi e Trapani ed è partito dal primo minuto sabato scorso contro il Pisa nel tridente con Sansone e Galabinov.

E’ arrivato prima della trasferta di Trapani anche il difensore Marco Chiosa. Torinese di nascita, il nuovo numero 8 ha giocato dall’inizio contro i toscani sabato. E’ arrivato a Novarello in prestito dal Torino, dopo che il giocatore ha militato la prima parte di stagione con il Perugia.

L’ultimo giorno di mercato Domenico Teti ha portato sotto la cupola altri due giocatori: dal Brescia il difensore Edoardo Lancini e dal Cesena (via Chievo, detentore del cartellino) Antonio Cinelli, centrocampista centrale. Giovane di prospettiva il primo e già sul taccuino del Novara in estate il secondo, i due nuovi arrivati sono rispettivamente nati nel 1994 e nel 1989. Il difensore di Chiari è stato gli ordini di Boscaglia la scorsa stagione con le “rondinelle”.

Dopo sei mesi in prestito al Carpi, è tornato all’”ovile” Lorenzo Montipò: il portiere classe 1996 non ha giocato un solo minuto con la squadra biancorossa anche perché ha avuto un infortunio alla mano poco dopo essere approdato alla corte di Castori e non ha avuto modo di mettersi in mostra. Con il ritorno di Montipò, Boscaglia avrà a disposizione quattro portieri.

CESSIONI – Il discorso cessioni, in qualunque mercato, è sinonimo di addii e di addii dolorosi. In casa azzurra ci sono stati addii ed addii (molto) dolorosi in questo mese d gennaio.

Il primo giocatore a lasciare l’azzurro è stato Gennaro Armeno, difensore/centrocampista ceduto in prestito secco al Matera, attualmente capolista nel girone C di Lega Pro. Ciò significa che dal 1° luglio, il giocatore campano tornerà a Novara.

Il secondo a lasciare Novarello è stato un giocatore entrato da tempo nel cuore dei tifosi, Paolo Faragò. Il centrocampista di origine calabrese è passato al Cagliari in Serie A e domenica 22 gennaio ha giocato gli ultimi nove minuti di gioco contro la Roma all’”Olimpico”. Dopo quindici anni tra settore giovanile e prima squadra, ha lasciato il Novara uno dei giocatori più forti cresciuti nel fulgido settore giovanile azzurro con all’attivo 140 partite con la maglia azzurra, segnando diciannove reti.

Non ha lasciato il segno ed il suo passaggio in maglia azzurra è stato rapido (ed altrettanto eludente) Gregor Bajde. L’attaccante sloveno dopo dieci partite (di cui solo quattro da titolare) è tornato al NK Maribor, detentore del suo cartellino.

Nonostante i clamori estivi anche Filippo Romagna ha lasciato il Novara. Il difensore marchigiano arrivato gli ultimi minuti del calciomercato estivo dalla Juventus ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra visto che mister Boscaglia gli ha dato poche chance: per lui solo quattro partite, di cui due da titolare (compreso il match di Tim Cup contro il Chievo). Romagna è andato al Brescia nell’operazione che ha portato Lancini a Novara.

Dopo una buona parte di stagione a Reggio Emilia, è stato ceduto in prestito al Trapani Jacopo Manconi. L’attaccante milanese aveva giocato la prima parte di stagione con la Reggiana (Lega Pro girone B) e ora è tornato a giocare in cadetteria dove lo aspetta il suo ex allenatore azzurro Alessandro Calori. Colui che lo ha fatto debuttare in prima squadra il 29 dicembre 2013.

Anche il giovane Emanuele Marra è stato mandato in prestito in Lega Pro: l’attaccante classe 1995 è stato dirottato al Lumezzane dopo una prima parte di stagione nella Pro Piacenza, anch’essa squadra di Lega Pro.

L’ultimo giorno di mercato ha però visto la cessione di uno dei pezzi da novanta non solo del centrocampo, ma di tutta la rosa azzurra: Nicolas Viola ha firmato fino al 30 giugno 2019 con il Benevento e il suo passaggio alla “Strega” sarà a titolo definitivo. Il centrocampista di Oppido Mamertina ha lasciato l’azzurro dopo sessantaquattro partite e sette reti, tra cui quella che ha portato alla vittoria il Novara nel derby di andata contro la Pro Vercelli dello scorso campionato con una bellissima punizione.

La cessione di Viola va ad unirsi a quella di Gonzalez, Evacuo, Buzzegoli e Faragò degli ultimi sette mesi. I tifosi si sono spaccati sulla sua cessione e fatto sta che ora la linea centrale azzurra ha perso in un colpo due talenti come Viola e Faragò, ma il Novara ora potrà contare su Cinelli, alter ego di Viola. Senza contare le presenze di Kupisz, Casarini e Bolzoni che contro il Pisa hanno fatto nel complesso bene, con il numero 5 che ha segnato la rete del momentaneo vantaggio.

Sarà poi il campo a dire, da qua al prossimo 19 maggio, giorno dell’ultima partita di campionato, se il Novara si è mosso bene o male.

SALERNITANA vs NOVARA – Il campo tornerà ad essere padrone della scena domani pomeriggio alle ore 15, quando da Costa e compagni saranno di scena allo stadio “Arechi” di Salerno per affrontare i granata di mister Alberto Bollini, subentrato a Giuseppe Sannino lo scorso 1° dicembre. La partita è valevole per la terza giornata del girone di ritorno, la 24a giornata totale.

I campani, attualmente tredicesimi con 27 punti punti (il Novara è undicesimo con due punti in più) hanno preso nel calciomercato mercato invernale Sprocati dalla Pro Vercelli, Minala dalla Lazio, Bittante dall’Empoli ed il portiere Gomis dal Bologna, cedendo Laverone all’Avellno.

Il bilancio azzurro in terra campana è di una vittoria, un pareggio e una sconfitta, rimediata nel match di andata dello scorso campionato.

Arbitrerà l’incontro il signor Eugenio Abbattista di Molfetta, che ha già diretto gli azzurri questa stagione due volte (contro Trapani ed Hellas Verona nel girone di andata)

foto di Sansone tratta da yout.com