Forza Italia esprime il suo totale sostegno al Corpo della Polizia locale di Novara, il fondamentale impegno della quale è indispensabile per la sicurezza e per la buona qualità della vita della nostra città.
E’ certamente ingeneroso far comparire i nostri agenti lontani dai cittadini, a fronte di qualche episodio di incomprensione che può sempre accadere. La Polizia locale sta vivendo anni di trasformazione e se oggi si parla sempre più spesso di Polizia locale questo è dovuto ai cambiamenti intervenuti nelle città e nei territori, che sono il contesto operativo dei nostri operatori.
Il cambiamento sociale sta portando sempre di più all’adeguamento della Polizia locale verso una vera e propria Polizia di sicurezza, che deve affrontare fenomeni negativi che si sommano e si intrecciano: maleducazione, inciviltà, violazione delle norme del vivere civile, degrado ambientale, commercio illegale, criminalità di strada.
Quindi i compiti dei nostri agenti sono diventati molteplici: informare, educare, regolare, difendere i più deboli da grandi e piccole prevaricazioni, anche sanzionare quando serve. Significa altresì svolgere una specifica funzione di regolatore della vita sociale, conoscendo e applicando la legge in tutte le sue componenti, cioè le regole di vita che la comunità nazionale e locale democraticamente si è data.
Per tutto questo è doveroso essere vicini e solidali con il nostro Corpo di Polizia Locale, con il suo Comandante Pietro Di Troia e con l’assessore Mario Paganini, dei quali abbiamo piena e convinta fiducia. L’impegno profuso in questi anni dall’assessore è riconosciuto da tutti, la svolta in tema di sicurezza, dopo anni di inerzia, è evidente.
Forza Italia esprime quindi tutto il suo sostegno all’assessore Paganini, a fronte di assurde richieste di dimissioni giunte da amministratori che in passato avevano talmente a cuore la sicurezza della città da ritenere superfluo persino nominare un assessore specifico e demandando la materia all’inesistente attività del ex sindaco Ballarè.
Michele Contartese
Pietro Gagliardi