di Alessio Marrari
Non scrivo mai di calcio, lascio questo “onere ed onore” agli appassionati ed intenditori durante la stagione sportiva ma credo che, imprimere su web qualche idea o pensiero, in occasione della finale più importante del mondo che si disputa una volta ogni quattro anni, si concesso anche a me. Oltretutto per l’evento che coinvolge tutte le persone, comprese quelle di cui del calcio non importa un accidente.
Leggo moltissimi post sui social network, Facebook e Twitter e sui giornali on line che favoriscono la Germania ed altri l’Argentina. Articoli che evidenziano l’antica rivalità calcistica tra nazioni di blocco europeo ed americano. Tutto condivisibile quanto lecito esattamente come gustarsi le inquadrature televisive puntate sui tifosi delle squadre, colorati, gioiosi e molto passionali nei riguardi della bandiera di appartenenza.
Quindi Germania o Argentina?
La risposta stasera al fischio finale, dopo i pronostici dei vari “cultori” di questo sport, gli spot pubblicitari, le speranze ed i sogni di ognuno.
Rifletto e mi chiedo il perchè le ultime due edizioni mondiali si siano svolte in Sudafrica ed in Brasile. Non tacciatemi di populismo ma rimango convinto che i soldi spesi lo siano stati a discapito della stessa vita umana. Ogni giorno assistiamo a servizi televisivi che documentano lacune di base in queste nazioni, ospedali carenti e condizioni igienico-sanitarie precarie. Ho assistito a servizi di aggiornamento dei TG con l’inviato che raccontava ed alle proprie spalle la favelas più grande del mondo, 150.000 persone in poco più di due Kmq.
Ho ascoltato esclamazioni per sfuggire all’argomento, del tipo ” e beh si tratta del mondiale...”, e quindi? Quando c’è il calcio di mezzo tutto dev’essere lecito? Qualcun’altro ” basta non pensarci e guardare le partite“, ho sentito anche questo in TV con le mie orecchie e stasera dovrei tifare Germania o Argentina?
Mi dispiace ma non ci riesco nemmeno a sintonizzarmi sul canale della partita, sarà populismo o tutto ciò che vorrete ma non si fanno spendere soldi ad una nazione che dovrebbe utilizzare gli stessi per fini umanitari.
Ma tanto le mie parole verranno “giustificate” ed interpretate con il solito ” ma si è uno sfogo ecc ecc“, invece non è cosi, ho solo il coraggio di dire ciò che penso ed in questo caso sono convinto che continuiamo a rimanete tutti nell’indifferenza più totale di chi ha bisogno e di chi potrebbe essere aiutato maggiormente ed incondizionatamente.
Ognuno di noi si interroghi sul perchè di tutto ciò.