Giovani politici dialogano e crescono

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Giovani politici dialogano e crescono

di Caterina Zadra

Novara, 26 Aprile 2014 – Presso la Biblioteca Civica Negroni in Corso Cavallotti alle 16 si è tenuto un interessante appuntamento fra giovani rappresentanti della politica novarese.

Moderato da Alessio Marrari, blogger e amministratore di “cittadinovara.com”, il confronto tra giovani politici locali di Fratelli d’ Italia, Forza Italia, Giovani Padani e Giovani Democratici si è svolto in un clima costruttivo, colloquiale, sereno ma anche incentivante. “Giovani ed Europa, quale futuro?” Welfare,  trattati dell’Unione ed Euro, questi i temi del dibattito.

Per Stefano Agliata di Fratelli d’Italia importante è trovare le modalità per poter usufruire dei Fondi Sociali Europei “Abbiamo gli strumenti ma non sappiamo costruire la casa.  Dobbiamo imparare a guardare oltre per una maggior efficienza ed efficacia degli interventi”.  Per Gill Gastaldelli dei Giovani Democratici, “lo Stato Sociale (in italiano) si basa sul lavoro e non su chi il lavoro non ce l’ha.” Per Alessandro Pasca della Lega Nord “a Mestre sono stati sviluppati alcuni punti in particolare: la detassazione del lavoro e riduzione del cuneo fiscale, l’abolizione della Legge Fornero (che ha prodotto gli esodati e per la rimozione della quale stiamo raccogliendole firme), e la definizione dei costi standard, baluardo che è imprescindibile per evitare gli sprechi e per un sistema piu’ sostenibile e giusto”.  Gill Gastaldelli del PD: “Il Governo si sta impegnando contro lo spreco. E sta cercando di costruire una idea diversa di Europa: far capire ai cittadini che Bruxelles è qui, in ogni consiglio comunale”.  Stefano Agliata precisa “La Commissione Europea non viene eletta dai cittadini, viene nominata ed è lì che si decidono le cose importanti. Il Parlamento invece ha meno influenza, non ha potere decisionale, solo di indirizzo.”  Luca Bordini, Forza Italia, ribadisce che “non esiste un Trattato sulla Difesa Comune Europea, ad esempio, nè un trattato comune sull’energia. Bisogna trovare un giusto compromesso che va dal taglio degli enti inutili alla tutela della rapresentanza dei cittadini”. Alessandro Pasca ribatte: “Non credo che queste elezioni siano neutre. Qui si decide il futuro dell’Europa. Siamo a un bivio”.
Alessio Marrari che modera gli interventi, si congratula con i relatori, con ognuno di loro, per essersi messi al servizio della comunità con estremo rispetto.
Il dibattito prosegue sui vari trattati, da quello di Mastricht a quello di Lisbona. I relatori sottolineano il fatto che manca una Carta Costituzionale Comunitaria. Si dibatte sul fatto che l’Europa sia troppo incentrata sull’economia e finanza e meno sull’unione di popoli e di valori. Sull’integrazione e la cittadinanza europea oppure l’opposto, la tutela delle diversità. Si dibatte vivacemente del Fiscal Compact e del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), sull’entrata in vigore della moneta unica e le varie ripercussioni e responsabilità. Per Pasca con l’Euro il debito è salito di molto, il tasso fisso ha creato il resto del problema in un sistema che tende a salvare le banche più che i popoli. Per Gastaldelli sarà un anno di svolta questo 2014, perchè le istituzioni cambiano, devono cambiare. Non si deve aver paura del cambiamento. Per Bordini “abbiamo una moneta pesante, che non rilancia consumi e lavoro. Guardiamo cosa succede nei distretti industriali: con l’Euro le nostre imprese cosa hanno subito. Le produzioni si sono spostate altrove.”
A conclusione, per i giovani democratici “l’unica prospettiva è quella di riformare l’Europa.  Uscire dall’Euro si può, certo che si può. Ma dobbiamo invece batterci per fare dell’Euro qualcosa di più di una unione economica, dobbiamo puntare ad una unione politica”.  Per Fratelli d’Italia “ci sono comparti che soffrono, da quello del valvolame a quello turistico. Pensiamo alle potenzialità di questi settori, che soffrono”. Per i giovani padani “il problema rimane la moneta forte. I correttivi saranno sempre insufficienti. C’è chi dice che solo grazie all’Europa la Grecia non è fallita, ma è proprio la drammatica situazione greca che mostra il fallimento di questa Europa.  E comunque uscire dall’Euro si può, l’Art. 50 dell’UE parla chiaro, ogni stato membro può decidere unilateralmente la fuoriuscita dal sistema”.
Elisa Cesari della Lega Nord, organizzatrice dell’evento ringrazia tutti della collaborazione. Chiude con un semplice saluto Maria Piera Pastore, candidata alle elezioni europee per la Lega Nord “Aprezzo molto queste riflessioni di tutti voi. Siccome appartengo alla Lega faccio complimenti particolari ad Alessandro che ha saputo tradurre con efficacia i nostri contenuti: in Europa vogliamo votare i trattati, tutelare le nostre imprese, mettere i dazi. Credo che il dibattito di oggi ci abbia dato l’opportunità di riflettere e di imparare anche qualcosa gli uni dagli altri”.