by Simone Balocco
Riceviamo, e pubblichiamo, da parte della nostra lettrice Paola Maggiora su ciò che è stato detto oggi pomeriggio, 7 dicembre 2016, presso l’Aula consiliare del Comune di Novara in merito all’incontro tra una delegazione di “pendolari” novaresi sulla vicenda “FrecciaBianca” con il sindaco Alessandro Canelli.
La questione pendolari a Novara è salita finalmente agli onori della cronaca da quando Trenitalia ha deciso di eliminare le fermate di Vercelli e Novara dalla tratta Torino-Venezia/Trieste dei treni Freccia Bianca, trasformandoli in Freccia Rossa e mantenendo comunque le già esistenti numerose fermate da Milano in poi (anche piccole città, non capoluogo di provincia).
La decisione è stata presa anche a seguito di irrealistici calcoli aziendali secondo i quali si è stimato che solo circa 300 passeggeri utilizzano i Freccia Bianca quotidianamente tra Torino e Milano. La stima non ha tenuto conto dei LAVORATORI con abbonamento (circa 2500 persone al giorno) che si dividono i posti a sedere.
Infatti prima dei tagli il viaggio verso il luogo di lavoro era garantito in condizioni decenti da vari treni comunque sempre pieni: Freccia Bianca delle 6.43, 7.13 e 8.13 (con supplemento all’abbonamento regionale), regionale veloce delle 6.04, 7.04 e 8.04 più i vari suburbani S6, due per ogni fascia oraria.
Sono stati interpellati vari amministratori locali e regionali poiché si prospetta ingestibile il riversare sul primo treno utile (quello delle 7.04, già strapieno a Novara e ancor più a Magenta) i pendolari di 2 treni soppressi (6.43 e 7.13). Ad oggi Trenitalia non ha previsto la sostituzione dei treni soppressi con altri.
Oggi il Sindaco Alessandro Canelli ha incontrato i pendolari del Freccia Bianca nella sala consiliare del Comune di Novara. È emerso che la situazione è più complessa di quanto si potesse immaginare e complicata da questioni economiche, contrattuali e gestionali non facilmente risolvibili.
Durante questa riunione è stato spiegato che Regione Piemonte aveva in essere un contratto di 6 anni (scadenza 31/12/2016) con RFI/Trenitalia per il potenziamento della tratta Torino-Milano. La Regione ha inviato disdetta di tale contratto circa un anno fa senza porsi il problema della quantità di persone del distretto orientale del Piemonte che raggiungono la Lombardia per LAVORARE. RFI di conseguenza ha avuto via libera per mettere in atto il piano di spostamento dei Freccia Bianca sulla tratta dell’alta velocità, eliminando due capoluoghi di provincia (Vercelli e Novara) dalla vita economica e sociale del Piemonte. Si sarebbe (e si potrebbe ancora) emettere un bando per affidare la gestione di tale potenziamento di linea ad un’altra società, anche estera.
La possibilità di sostituire i treni eliminati con altri è bloccata dal fatto che non ci sono slots disponibili in stazione Centrale a Milano per l’entrata di tali treni. Di conseguenza si dovrebbe trovare un accordo per spostare l’arrivo e la partenza nel capoluogo lombardo in un’altra stazione comunque servita dalla rete metropolitana milanese.
Il Sindaco Canelli ed il suo staff stanno mettendo in atto vari tentativi di risoluzione di questo grave problema novarese (che non riguarda solo il nostro territorio ed il vercellese, ma anche i pendolari delle zone di Magenta e Rho che già ora non riescono a sedersi e che tra poche settimane non riusciranno nemmeno a trovare posto in piedi!).
Il Comune di Novara nella figura del Sindaco sta tentando di far pervenire la questione direttamente all’amministratore delegato di RFI. Nel frattempo si sta pensando a soluzioni alternative, per esempio attivando tratte non servite da Trenitalia, ma che garantiscano comunque un trasporto veloce, sicuro e dignitoso.
Insieme all’ingegnere che dirige l’organizzazione della movimentazione del materiale rotabile in Milano Centrale il Sindaco Canelli sta cercando di trovare il modo di rivedere tutti gli orari dei treni in modo da rendere disponibili alcuni slots negli orari dei pendolari (RFI si è resa disponibile per aggiungere un paio di treni in più alle 10 e alle 11 del mattino…. NO COMMENT).
Come afferma Canelli, e come sappiamo tutti noi novaresi, ma non la Regione di cui facciamo parte e a cui va il nostro IRPEF, creare e mantenere un collegamento veloce e diretto con Milano vorrebbe dire creare un prolungamento diretto del sistema metropolitano milanese, come se fosse “il capolinea verso Ovest della metropolitana milanese”, un collegamento economico e sociale da cui Novara NON DEVE ESSERE TAGLIATA FUORI, grazie al quale ne beneficerebbero non solo i pendolari ma anche tutta la città.