by Simone Balocco
Si è chiusa ieri sera alle ore 23 la finestra “invernale” del calciomercato ed il Novara Calcio ha sfruttato questo momento per sistemare la rosa rispetto al mercato estivo. Nel complesso, la società si è mossa molto bene, anche se sarà, come sempre, il terreno di gioco a dare il proprio giudizio insindacabile a fine stagione. Il mercato di riparazione si è aperto lo scorso 4 gennaio e fino a ieri i tifosi di tutte le squadre (dalla Serie A a scendere) hanno aspettato fino all’ultimo affinché la propria squadra del cuore portasse in cascina un colpo low cost o un craque di mercato.
La rosa del Novara si è rinforzata, è ancora più competitiva e pronta per affrontare un girone di ritorno che si sta dimostrando ostico ma che si spera possa terminare per il meglio per i tifosi azzurri.
Mister Baroni ha a sua disposizione ora ben due…Novara, in quanto ora la rosa azzurra si compone di almeno due giocatori per ruolo, ed ognuno di “questi” Novara è una signora squadra (lo dice la storia dei singoli giocatori, non giudizi di parte) pronta a lottare non solo per mantenere la categoria ma anche per sognare (e blindare) un posto nei play off. Voto mercato, quindi, 8 pieno.
L’ULTIMO GIORNO DI MERCATO – I tifosi hanno sperato che l’ultimo giorno di mercato portasse a Novarello qualche colpo in entrata, come negli ultimi istanti del calciomercato estivo il Novara prese (in prestito) le prestazioni sportive di Fabrizio Poli, Marco Davide Faraoni e Cristian dell’Orco. A parte l’ufficialità dell’acquisto a titolo definitivo di Francesco Bolzoni (svincolatosi dal Palermo), nessun giocare è arrivato a Granozzo con Monticello e nessuno della rosa ha lasciato il paese della bassa novarese, sede del team azzurro.
Il nome che girava ieri tra i locali dell’Ata Hotel è stato quello di Fabio Ceravolo, attaccante calabrese in forza alla Ternana. Prima che il mercato aprisse, si diceva che il Novara fosse fortemente interessato ad accaparrarsi le prestazioni dell’attaccante delle “fere”. Dopo una settimana circa di trattative, il giocatore si è fatto male e sembrava che l’accordo potesse sfumare, per subire un’accelerata improvvisa tra domenica sera e tutta la giornata di ieri. Novara e Ternana avevano raggiunto un accordo per portare in Piemonte l’ex giocatore di Reggina ed Atalanta, ma la volontà del giocatore è stata quella di rimanere in Umbria fino a fine stagione, fino cioè alla scadenza del suo contratto in essere con il club rossoverde. Se il giocatore non dovesse rinnovare da oggi fino al prossimo 30 giugno, Ceravolo si libererà a parametro zero e la squadra che vorrà accaparrarselo, dovrà solo pagargli l’ingaggio, ma il giocatore ha aperto ad una volontà di rinnovo.
I NUOVI ARRIVI – In entrata, il direttore sportivo Domenico Teti ha portato a Novarello giocatori di categoria…e forse qualcosa di più. In ordine cronologico, i nuovi rinforzi sono stati Davide Lanzafame, Enis Nadarevic, Andrea Mantovani e Francesco Bolzoni.
Il centrocampista offensivo torinese è stato il primo acquisto invernale, arrivando a titolo definitivo dal Perugia con cui ha giocato negli ultimi diciotto mesi: 17 presenze ed una rete per l’ex giocatore di Parma e Catania in questo scorcio di stagione. In passato, Davide Lanzafame ha militato in Serie A con le maglie di Palermo, Parma, Juventus (tre presenze in massima serie e debutto da “pro” con una presenza in campionato nell’unica stagione in cadetteria del club bianconero), Brescia, Catania e sei mesi nell’Honved di Budapest, mentre in cadetteria il numero 37 azzurro ha militato tra le file di Bari, Grosseto e del Grifone perugino. Per il centrocampista classe 1987 anche in carniere alcune presenze con la Nazionale Under 21 allora allenata da Pierluigi Casiraghi e con la Selezione olimpiaca a Pechino, arrivando ai quarti di finale. Lanzafame ha giocato 20 minuti contro il Crotone, cercando la via del gol al 90′ su assist di Adorjan, ed diciotto minuti a Chiavari contro la Virtus Entella. Lanzafame può giocare sia a destra che a sinistra nell’idea di uno dei “tre” dietro l’unica punta.
Il secondo arrivo a Granozzo con Monticello è stato quello di Enis Nadarevic, centrocampista offensivo considerato come un attaccante. Nadarevic è il primo bosniaco a vestire la maglia del Novara nella sua ultracentenaria storia ed arriva in prestito con diritto d’opzione dal Trapani. Coetaneo di Lanzafame, nel 2006, il giocatore è approdato in Italia nella Sanvitese, club friulano allora in Serie D, con cui segnò in quattro stagioni quaranta reti. Il centrocampista è noto tra i tifosi azzurri in quanto ha militato tre stagioni con la maglia del Varese (dall’estate 2010 al gennaio 2013) per poi passare, con il mercato invernale, al Genoa, in Serie A, dove è riuscito a giocare tre partite. Nadarevic passò in Liguria a titolo definitivo, ma dall’estate successiva è stato mandato al Cesena, sempre nell’allora Serie B.
Dopo sei mesi, altro cambio di casacca, ma sempre nel secondo campionato nazionale: sei mesi al Bari di mister Roberto Alberti.
Nell’estate 2014, il ragazzo di Bihać è stato acquistato dal Trapani, al suo secondo campionato in cadetteria. Qui Nadarevic riuscì a trovare continuità prima con Boscaglia e poi con Cosmi, ma da giovedì scorso è un giocatore del Novara. Il club del presidente azzurro Massimo de Salvo dal prossimo 1° luglio potrà esercitare un’opzione e tesserare il giocatore a titolo definitivo. Ambidestro, Nadarevic è abile nei dribbling e negli assist, avendone serviti ben diciannove in carriera. Il giocatore ha scelto la maglia numero 28, appartenuta fino a poche settimane fa a Jacopo Manconi.
Nel collaudato 4-2-3-1, Nadarevic giocherà come “trequartista” di sinistra.
Andrea Mantovani è il nuovo difensore centrale sinistro azzurro. Arrivato a titolo definitivo dal Vicenza, Mantovani è noto per i suoi trascorsi con la maglia del Chievo Verona con cui ha giocato per sei stagioni. Oltre ai clivensi, l’ex Vicenza ha giocato sempre tra Serie A e B con le maglie di Torino, Palermo e Bologna, collezionando anche con le sue esperienze in Serie B ancora con i granata e con i “mussi” veronesi, Triestina, Perugia e Vicenza ben 337 presenze.
Classe 1984, si giocherà la maglia da titolare con Francesco Vicari e (si spera) anche con “Charly” Ludi. L’arrivo di Mantovani è stato inatteso ma molto gradito, in quanto non si pensava che Fabrizio Poli sarebbe potuto ritornare al Carpi e in quel ruolo urgeva un rimpiazzo (nel senso di nuovo arrivo) in quanto Ludi è spesso fermo e Vicari con Baroni ha trovato sempre troppo poco spazio (11 presenze finora, quattro da titolare per il numero 6). La Lega B è fatta da giocatori che hanno fame ed esperienza: Mantovani di esperienza ne ha da vendere e tutti sperano che abbia altrettanta fame.
L’ultimo arrivo in casa azzurra è Francesco Bolzoni. Lodigiano del 1989, è un centrocampista molto forte fisicamente che ha un curriculum di tutto rispetto, avendo giocato in Serie A con le maglie di Inter, Siena e Palermo, di cui ha indossato la maglia dalla stagione 2013/2014 fino alla rescissione che lo ha portato, da svincolato, a vestire i colori del Novara. Per lui anche tre presenze in Uefa Champions League con la maglia della Beneamata. In cadetteria, l’ex prodotto del vivaio interista ha giocato con le casacche di Frosinone, Siena e Palermo, proprio l’anno in cui i siciliani erano nella stessa categoria con il Novara. Bolzoni ha firmato con il Novara un contratto fino al 30 giugno 2018 e si spera che le sue condizioni fisiche siano al meglio, visto che un brutto infortunio patito lo scorso maggio al tendine di Achille che lo ha messo ko.
Come per il compagno di reparto Lanzafame, anche Bolzoni ha collezionato alcune presenze con la Selezione Under 21 italiana. L’ex Palermo indosserà la maglia numero 18, appartenuta a Simone Pesce.
LE CESSIONI – In ordine, il primo giocatore a lasciare Novarello è stato Jacopo Manconi: l’attaccante classe 1994, il più forte puntero uscito recentemente dalla cantera azzurra, è stato girato in prestito, dopo un rinnovo di contratto, al Pavia, in Lega Pro. Manconi è un prodotto del florido vivaio azzurro e dopo aver trascinato l’attacco della Primavera, nella stagione 2013/2014 ha debuttato in prima squadra (29 dicembre, Novara-Bari), segnando due reti (contro Crotone e Trapani), effettuando tre assist vincenti. Ha ricevuto anche convocazioni nella Nazionale Under 20 allenata allora da Alberigo Evani e con cui ha anche siglato una rete.
Lo scorso anno è stato dato in prestito per sei mesi al Lecce in Lega Pro, ma ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra. Il club salentino arrivò sesto in classifica e l’attaccante milanese giocò solamente tre partite. Questa in corsa doveva essere la stagione della sua consacrazione, ma mister Baroni lo ha impiegato davvero molto poco, relegandolo spesso in panchina. In cinque presenze (quattro da titolare), Manconi ha segnato una sola rete che ha però permesso al Novara di portare a casa i tre punti contro la Virtus Entella alla terza di andata.
L’arrivo di Mantovani è stato necessario in quanto il Carpi ha richiamato, come detto, alla base Fabrizio Poli. Il centrale difensivo di Bordighera ha lasciato il Novara dopo sei mesi, in cui ha giocato 22 partite segnando una rete (al Vicenza) e servendo un assist. Se mister Castori lo schiererà per un tot di partite, il club emiliano darà al Novara un ulteriore bonus (si parla di cifre intorno ai 100 mila euro più i 500 mila versati al Novara per riportarlo al Carpi). Il passaggio (anzi, il ri-passaggio) al Carpi ha lasciato molto amaro in bocca tra i tifosi, che vedevano nel numero 35 uno dei più positivi di questa stagione. Poli ritorna al Carpi con cui ha giocato cinque stagioni e conquistato tre promozioni. Per la cronaca, sabato è partito subito titolare e ha potuto debuttare in Serie A.
Nel frattempo, ha lasciato Novara, a titolo definitivo, un senatore dello spogliatoio: Simone Pesce. Il centrocampista di Latina era a Novara dall’estate 2011 e da una settimana è diventato un giocatore della Cremonese, club lombardo di Lega Pro. In maglia azzurra, “SuperSimon” ha collezionato 133 presenze, segnando otto reti. Pesce ha trovato pochissimo spazio in questa stagione (5 presenze, tre da titolare) per motivi di modulo e, se fosse rimasto fino al termine del campionato, avrebbe trovato ancora meno spazio di quello avuto finora. Pesce ha lasciato un buonissimo ricordo a Novara tra i tifosi.
E’ durato solo sei mesi il matrimonio in maglia azzurra per due innesti arrivati con il mercato agostano: Francesco Signori e Roberto Rodriguez.
Il centrocampista milanese è da sabato a tutti gli effetti un giocatore del Vicenza, club di Lega B. Secondo acquisto della campagna acquisti estiva, Signori lascia Novara dopo aver giocato quattordici partite. Chiuso da Faragò e da una serie di stop fisici, il numero 21 ha un po’ deluso le aspettative. L’ex numero 21 novarese ha patito, come detto, l’exploit di Paolo Faragò e con l’arrivo di Lanzafame per lui (come per Pesce, appena accennato) ci sarebbe stata tanta “panca” e poco spazio, se non come rincalzo. L’ex Samp e Modena è passato al Vicenza a titolo definitivo.
Roberto Rodriguez è andato in prestito con diritto di opzione ai tedeschi del Greuther Furth, club bavarese di Zweite Liga attualmente al decimo posto in classifica. L’ex numero 34 lascia il Piemonte dopo undici presenze ed una rete, il gol del momentaneo 1 a 0 (4 a 1 il finale) contro la Virtus Lanciano. Il destino ha voluto che la sua prima (ed unica) rete in maglia novarese, Rodriguez la segnasse a distanza di una settimana dalla morte della madre ed il gol contro la compagine frentana è stato dedicata proprio a lei, abbracciato da tutta la squadra. Il caso ha voluto che quello stesso week end avesse segnato anche suo fratello minore Ricardo, terzino sinistro del Wolfsburg , che ha compiuto lo stesso gesto del fratello.
Il difensore classe ’95 Moustapha Beyè è stato invece prestato alla Robur Siena, club di Lega Pro, dove ha ritrovato gli ex compagni di squadra Lorenzo Montipò ed Alberto Libertazzi. Senegalese frutto del vivaio azzurro, Beyè non ha mai avuto modo di farsi vedere in questa stagione ed poco quella precedente in Lega Pro. I tifosi azzurri ricorderanno il suo debutto in prima squadra il 13 giugno 2014 durante la finale di ritorno del play out perso con il Varese. Per lui, undici presenze in prima squadra e venti con la Primavera di Gattuso.
VA VIA NON VA VIA, VA VIA NON VA VIA… – Anche in questi giorni, sul Novara sono girate voci “incontrollate”, tipiche di qualsiasi “finestra” di mercato: da Pablo Andres Gonzalez (Alessandria) a David da Costa (Napoli), da Felice Evacuo (Pavia) ad Agostino Garofalo (Bari, Modena, Como), da Nicolas Viola (Torino) a “Nico” Schiavi Krisztián Adorján (su entrambi la Robur, il Lumezzane per il ragazzo di Rafaela), alla fine tutti sono rimasti agli ordini di mister Baroni e lotteranno fino al 20 maggio per dare soddisfazioni alla piazza.
Una cosa però è certa: sia Evacuo che Garofalo andranno in scadenza il 30 giugno e se la squadra azzurra non rinnoverà loro il contratto (o se loro rifiuteranno un eventuale prolungamento), dal 1° luglio si svincoleranno e potranno accasarsi a parametro zero in un’altra squadra. De Salvo, intervistato ieri ai margini dell’Ata Hotel, ha detto che col numero 32 ci sarà la volontà delle parti di rinnovare il contratto in essere con il Novara.
Ma queste sono cose che riguarderanno il mercato estivo. Ora c’è una campionato cadetto da portare al termine.