Il Castello di Novara riapre le porte alla città

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Novara

Novara

di Caterina Zadra

Sono stati circa cinquecento i novaresi che sabato si sono messi in fila per visitare il castello riaperto dopo 11 anni di lavori, sopralluoghi, vincoli e bandi. La bella serata ha consistito in musica, con l’orchestra sinfonica Carlo Coccia, uno spettacolo funambolico all’esterno, un catering all’altezza della situazione e la presenza di Vittorio Sgarbi, paladino della conservazione degli edifici storici e dell’arte italiana in generale, presentato dalla Presidente della Fondazione Castello Laura Bianchi. Numerose le autorità e figure rappresentative del territorio, con il Sindaco Alessandro Canelli in prima linea. Una nota di merito agli architetti e realizzatori del recupero dell’edificio: ora un patrimonio storico ritrova nuova luce e nuovo utilizzo. Le soluzioni architettoniche sono state molto studiate e curate, l’antico dialoga col nuovo in perfetta armonia. L’orgoglio territoriale traspare nei loro sguardi per essere riusciti in una sfida che sembrava impossibile. Le espressioni incredule dei cittadini: dilagava lo stupore di essere in un luogo fino a ieri precluso. Un riconoscimento a chi, nelle amministrazioni precedenti non solo ha seguito l’iter ma l’ha fortemente voluto e reso possibile, per le generazioni future. Ora la sfida più grande: rendere questi spazi vivi, farne un laboratorio di idee, attività e cultura di alto profilo. Il futuro di Novara passerà anche dal suo Castello.