Il Comitato europeo dei diritti sociali pubblica i risultati 2018 sulle decisioni rese nelle procedure di reclami collettivi riguardanti 8 paesi Strasburgo, 24.01.2019 – Il Comitato europeo dei diritti sociali ha pubblicato i risultati 2018 sul seguito dato da 8 Stati (Belgio, Bulgaria, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia e Portogallo) alle decisioni rese nell’ambito della procedura di reclami collettivi. Questa procedura permette alle rappresentanze sindacali nazionali e internazionali, alle organizzazioni dei datori di lavoro, alle parti sociali e agli attori non governativi – nazionali o internazionali – di presentare al Comitato dei reclami relativi a violazioni della Carta sociale europea, un trattato del Consiglio d’Europa che garantisce i diritti sociali ed economici fondamentali della vita quotidiana quali alloggio, salute, educazione, occupazione, protezione e assistenza sociale, libera circolazione degli individui e non discriminazione. La Carta è generalmente considerata la Costituzione sociale d’Europa e rappresenta una componente essenziale dell’architettura dei diritti umani del continente. Contesto: La Carta sociale europea è un trattato del Consiglio d’Europa firmato a Torino il 18 ottobre 1961. La Carta è stata arricchita nel 1996 da una versione riveduta (Carta sociale europea riveduta). Il Comitato europeo dei diritti sociali è un organismo composto da 15 membri indipendenti e imparziali. Si pronuncia sulla conformità delle leggi e delle pratiche degli Stati aderenti alla Carta. Dispone di due procedure per garantire il rispetto da parte degli Stati contraenti degli obblighi assunti ai sensi della Carta: i rapporti nazionali e i reclami collettivi. Adotta delle “conclusioni” nell’ambito della procedura di redazione dei rapporti e delle “decisioni” nell’ambito dei reclami collettivi. Fonte: Portavoce /Addetto stampa Consiglio d’Europa – Strasburgo |