by Simone Balocco
Il girone di andata del Novara è iniziato con una sconfitta (Monza) e con una sconfitta si è concluso: pesante sconfitta ieri pomeriggio al “Piola” per i ragazzi di Toscano, battuti sonoramente dal Lumezzane quart’ultimo in classifica. Nulla da togliere ai ragazzi di mister Maurizio Braghin che battono un Novara sceso in campo troppo sicuro di sé (come a Vicenza, lo scorso 15 novembre) con la testa già improntata sui facili tre punti già conquistati. Ed invece, come la Lega Pro insegna, l’avversario preso sotto gamba castiga e con un cinismo disarmante calcia quattro volte in tutta la partita dalle parti di Tozzo e per tre volte centra la rete. Ma quanto una partita nasce storta, finisce anche peggio: il Novara ha tirato invece ben sette volte verso la porta valgobbina ma solo al 89′ riesce a “gonfiare la porta” con il settimo gol stagione di Felice Evacuo. In più, per tutto il secondo tempo le squadre hanno giocato in inferiorità numerica. Un disastro completo, unito all’infortunio (uno strappo?) di Gianluca Freddi.
Gli ospiti, arrivati in Piemonte senza tifosi al seguito, hanno fatto la cosiddetta “partita della vita” e hanno avuto ragione del più quotato team azzurro.
Il Novara è sceso in campo con Andrea Tozzo tra i pali; difesa a tre con Gianluca Freddi in mezzo alla difesa e ai lati Luca Martinelli e Francesco Vicari; cinque in mezzo al campo, ovvero Lorenzo Dickmann e Simone Pesce sugli esterni ed in mezzo Nicolas Schiavi, Niccolò Bianchi e “Criss” Miglietta; davanti capitan Felice Evacuo e Pablo Gonzalez. Il Lumezzane, vecchia conoscenza del Novara negli anni di C1 e Lega Pro, si è presentato con Bason in porta; difesa con Biondi, Belotti, Canzè e Mogos; centrocampo con Alimi, Meduri e Baldassin; attacco con De Paula dietro le punte Ekuban e Benedetti. Arbitro dell’incontro il sig. Bertani di Pisa. Lo stadio di viale Kennedy ha avuto quasi 4 mila spettatori, di cui nessun dal Valgobba (come detto) ma un nutrito numero di supporters provenienti da Rimini per rinsaldare il legame con i ragazzi della Curva Nord.
I primi 46 minuti hanno visto un netto possesso pallo del Novara ma…il Lumezzane ha fatto due reti. Il primo quarto di gara ha visto Gonzalez e compagni manovrare nella metà campo ospite prima con Freddi che sugli sviluppi di un corner calciato da Schiavi “inzucca” di poco alto sulla traversa (16′) e dopo qualche minuto di contenimento, al 20′, l’episodio che avrebbe potuto cambiare il verso alla partita: Gonzalez lancia Bianchi in profondità e a pochi centimetri dall’area di rigore lombarda viene atterrato da Baldassin. Numero 8 del Lumezzane ultimo uomo ed espulsione giusta. Sugli sviluppi della punizione, Evacuo calcia malissimo e la palla esce lontana dallo specchio della porta.
Simone Pesce poco dopo inizia a dare segni di nervosismo beccandosi un “giallo” sacrosanto per proteste dopo che l’arbitro non aveva punito un presunto fallo del Lumezzane. Dieci minuti dopo Gonzalez prende palla e fa partire un sinistro magistrale a giro che, a Bason battuto, si stampa clamorosamente sul palo. Occasione nettissima per passare in vantaggio ma il legno blocca i sogni di gloria del Novara.
Al 37‘ si ripete la solita “solfa”, ovvero gol sbagliato gol subito: primo tiro in porta del Lumezzane con Ekuban che sfrutta un erroraccio di Martinelli ed il ghanese batte Tozzo per il vantaggio ospite. Gelo sugli spalti.
Ma come sempre accade, in questi casi, piove sempre sul bagnato: minuto 43, fallo inutile di mano di Simone Pesce che, già ammonito, si prende un meritato cartellino rosso che va a pareggiare l’inferiorità numerica. Il centrocampista latinense uscendo dal campo si toglie la maglia dalla frustrazione ed il pubblico fischia sonoramente il fatto che un giocatore di esperienza come lui lasci in dieci uomini i propri compagni di squadra in un momento così critico. Ed un minuto dopo il Lumezzane raddoppia: errore di impostazione prima di Freddi e poi di Miglietta che perde palla. La palla praticamente viene passata ad Alimi che insacca: 0 a 2, doppio gelo sugli spalti i primi fischi e parole non proprio di “piacere” rivolte verso tecnico e giocatori.
Mister Toscano corre ai ripari e nella ripresa fa partire subito dal primo minuto Daniele Buzzegoli e Gustavo al posto di Miglietta e Schiavi. Non appena lo speaker dello stagio ha annunciato il nome del centrocampista brindisino sostituito si è alzato un sonoro coro di fischi. La “tradizione” anche ieri è stata rispettata (purtroppo): per il quarto campionato di fila alla prima casalinga è stato fischiato pesantemente un giocatore (prima di lui Meggiorini, Piovaccari e Comi poi ceduti con il mercato invernale).
Il Novara ci riprova e nei primi quindici minuti chiude gli ospiti nella loro area, ma la palla non ne vuole proprio sapere di entrare: ci provano prima Buzzegoli, poi Gonzalez e, alla fine, Bianchi. La porta ospite sembra stregata.
Ed il sole non solo tramonta a Novara, ma anche nella zona dell’Agogna: 63′ e terza rete del Lumezzane con la punizione, imparabile, del rumeno Mogos. Tifosi azzurri increduli e Lumezzane in festa.
Come se non bastasse, due minuti prima del tris del Lumezzane, Freddi si accascia al suolo dopo uno scontro di gioco e si tocca la coscia: Corazza entra al suo posto e Toscano si re-inventa la difesa con Dickmann che passa a sinistra con Vicari centrale ed il modulo passa a tre punte con dietro Gustavo.
Il Novara prova a ripartire ma il Lumezzane oggi era in giornata di grazia ed in dieci minuti (tra il 28′ e il 38′) cerca il poker: prima Ekuban alla sinistra di Tozzo sbaglia da posizione non facile e Franchini (subentrato a de Paula al 26′ del primo tempo) cerca la giocata “della domenica”, ma la palla quasi sulle linea viene ribattuta da Vicari.
Gli azzurri ci provano in tutte le maniere con un Buzzegoli ispirato, poco preciso nelle conclusioni finali ma volitivo nel portare i suoi compagni al gol. E all’89’ un suo passaggio in area trova Evacuo che di testa svetta su tutti ed insacca. Settima rete del numero 9 azzurro che non festeggia la marcatura. Pochi prima un suo tocco era uscito di pochissimo a lato.
Dopo tre minuti di recupero, Bertani manda tutti negli spogliatoio: boccata d’ossigeno per il Lumezzane in classifica, un passo indietro (se non due) per il Novara come gioco mentre in classifica nulla è compromesso. Alla luce della 19a giornata, Novara terzo a 35 punti a pari merito con il Pavia (0 a 0 in casa con il Real Vicenza), mentre due punti sopra ecco la coppia Alessandria e Virtus Bassano, con i mandrogni vittoriosi 3 a 0 a Venezia ed i vicentini che guadagnano un punto dopo il pareggio con il Feralpi Salò. E venerdì 23 gennaio, alle 20:45, ci sarà il derby piemontese con i grigi di mister Luca d’Angelo.
Dopo una sonora sconfitta è difficile trovare il migliore in campo, mentre per trovare il peggiore quasi c’è da fare a gara. Vista la difficoltà, solo tre giocatori superano abbondantemente la sufficienza, vale a dire Pablo Gonzalez, Felice Evacuo e Daniele Buzzegoli: l’argentino ha creato molto, si è reso pericoloso in molte occasioni, “ciccando” però almeno due conclusioni in fase di chiusura; il capitano non ha avuto molte palle giocabili visto che su di lui c’era un raddoppio asfissiante di marcature mica da ridere ma il “cartellino” lo ha timbrato con un bel gol di testa ed in più occasioni ha ripiegato oltre il centrocampo per aiutare i compagni; il centrocampista fiorentino ha giocato tutto il secondo tempo (era dal 25 marzo scorso che non giocava 45 minuti consecutivi) facendo molto di più di Miglietta, davvero in un pomeriggio terrificante. Il numero 15 ha servito l’assist per il gol, ci ha sempre provato e ha sbagliato molto poco. E dopo otto mesi potrebbe reclamare una maglia da titolare già per domenica.
Hanno vissuto un pomeriggio da incubo i tre giocatori tra i più esperti in mano a Toscano, ovvero Pesce, Miglietta e Martinelli. I primi due giocatori sono stati “beccati” dai tifosi vista la loro prova opacissima e nervosa (uno non ha finito il primo tempo, l’altro non ha iniziato il secondo). In difesa di Pesce c’è da dire che gioca in un ruolo che non gli si addice completamente, ma ciò non gli può permettere di lasciare la squadra in inferiorità numerica per tutta la ripresa. E la sua assenza si farà sentire domenica visto è notizia di pochi minuti fa che il giocatore salterà il match per squalifica. Al suo posto dovrebbe giocare Garufo, in attesa che Garofalo possa tornare disponibile.
Su Miglietta pesa il fatto che è da un po’ di tempo che viene bersagliato dai tifosi e questo non gli fa bene: ci sta il malumore, ma fischiare un cambio è davvero ingeneroso per un giocare che rallenta forse il gioco ma che comunque dai suoi piedi sono ripartite molte azioni verso l’attacco.
Domenica al Piola arriva un Monza che non sa di che morte morire: i ragazzi di Pea hanno pareggiato in casa contro la Pro Patria ieri pomeriggio, ma i problemi societari (gravissimi) potrebbero portare ad un fuggi-fuggi generale dalla Brianza da qui alla fine del mercato: due membri della rosa hanno già rescisso (Burrai e Hetemaj), uno si è accasato in B (il portiere Viotti alla Pro Vercelli) e altri, se non la quasi totalità della rosa, potrebbero cambiare casacca da qui al 2 febbraio, se non prima.
Toscano, uomo che sa di calcio, in questa settimana che porta alla prima di ritorno dovrà lavorare molto sulla testa di alcuni giocatori a sua disposizione: del resto dopo la batosta di Vicenza con il Real sono arrivate quattro vittorie consecutive ed un pareggio con una serie di prestazioni da squadra di livello superiore. Non c’è dubbio che il mister ci lavorerà sodo ed i giocatori dovranno fare il mea culpa dopo una prestazione insoddisfacente agli occhi di tutti.
Domenica potrebbe tornare disponibile Paolo Faragò, mentre vista la probabile assenza di Freddi potrebbe essere interessante il re-impiego di Lorenzo Galassi in difesa a destra (e Moustapha Beye a sinistra), dando un turno di riposo a Martinelli.Ma solo Toscano saprà dire chi deve giocare e chi no.
Mancano ancora 19 giornate alla fine del torneo e niente è perduto, visto che le capoliste sono a soli due punti. Ma occhio a non sottovalutare avversari e situazioni: lo si è già fatto con Monza, Torres, Real Vicenza e ieri pomeriggio alle 17:45. Errare è umano, perseverare sarebbe diabolico.