di Simone Balocco
Reggio nell’Emilia, dal punto di vista storico, per il nostro Paese, ha un peso non indifferente: nella città di San Prospero, il 7 gennaio 1797, venne presentato, per la prima volta, il tricolore nazionale (verde-bianco-rosso) in formato orizzontale che divenne la bandiera della neonata Repubblica Cispadana. Successivamente, dal 1° gennaio 1948, in base all’articolo 12 della Costituzione divenne la bandiera della Repubblica italiana. E proprio nella cittadina emiliana, il Novara di Simone Banchieri è chiamato all’impresa: se supererà la Reggio Audace, mercoledì 22 luglio affronterà, nella finalissima dei play off, la vincente di Bari-Carresese. Chi vincerà, raggiungerà in Serie B le vincitrici dei tre gironi di Serie C (Monza, Lanerossi Vicenza Virtus, Reggina).
Il Novara è una sorta di “cenerentola”, poiché delle quattro semifinaliste, è quella che ha la classifica peggiore: settima nella regular season contro i secondi posti delle altre tre squadre.
Nel match di lunedì 13 luglio, gli azzurri hanno sbancato il “Cabassi” di Carpi con il punteggio di 1-2: vantaggio azzurro nel primo tempo con Pinzauti (anche se l’ultimo tocco è sembrato essere del biancorosso Saber) e Sbraga, mentre nella ripresa, come era immaginabile, il Carpi ha giocato con un altro piglio, mettendo in difficoltà Lanni in più occasioni, accorciando poi le distanze al 90′ con Vano, uno dei migliori in campo dei padroni di casa.
Contro il Carpi al “Cabassi”, il Novara non aveva mai vinto e, addirittura, non segnava dal 3 novembre 1996: Buzzegoli e compagni ora si giocheranno il tutto per tutto contro la squadra di mister Alvini.
A questo punto il livello si alza ancora di più per il Novara, visto che gli azzurri affronteranno la seconda classificata del girone B, ma a due partite dalla fine dei long play off, e visto che ogni partita per le contendenti è come se fosse una finale, il gioco si farà più interessante.
La Reggio Audace ha debuttato (come Carrarese e Bari) lunedì e ha avuto la meglio sul Potenza grazie al pareggio (0-0) che ha visto la squadra granata avere la meglio sui lucani vista la posizione di testa di serie dovuta al miglior piazzamento in campionato. I rossoblu hanno avuto anche al minuto 67 la possibilità di passare in vantaggio, ma Carlos França, il giocatore più forte dell’undici lucano, ha sbagliato un calcio di rigore che avrebbe magari cambiato le sorti della partita (e allungato di diversi chilometri la distanza da fare per il torpedone azzurro).
La grande differenza d’ora in avanti, in semifinale come in finale, sarà il fatto che per passare il turno, una squadra dovrà per forza vincere: se fino alla final eight, alla squadra che giocava in casa (quindi meglio piazzata in classifica) bastava la vittoria o un pareggio mentre alla squadra ospite serviva solo ed esclusivamente la vittoria, ora, in caso di parità al 90′, si disputeranno due tempi supplementari da quindici minuti ciascuno ed in caso di pareggio perdurante, si tireranno i calci di rigore.
Il Novara non ha mai affrontato la Reggio Audace nella sua storia: nata due anni fa, questa è la nuova denominazione della Reggiana, fallita nell’estate 2018. L’ultima volta che gli azzurri hanno affrontato la “Regia” nell’attuale stadio “Città del Tricolore” (altresi noto come Mapei Stadium) risale al 1° marzo 2009 e la partita terminò 0-0. Allora lo stadio si chiamava “Giglio“.
A dire il vero, il ruolo di “cenerentola” ce l’hanno proprio Scappini e compagni, in quanto la scorsa stagione la squadra granata era in Serie D e quest’anno, per la sua prima volta nei professionisti, è stata inserita nel girone B di Serie C, arrivando al secondo posto a sei punti dal Lanerossi Vicenza degli ex Novara mister Domenico di Carlo e Antonio Cinelli.
Visto come si sta comportando il Novara in questi play off, gli azzurri, anche a Reggio Emilia, non avranno nulla da perdere: la squadra è carica dopo le vittorie di Meda (contro il Renate e Carpi), e ora “Buba” e soci non hanno nulla da perdere e lotteranno su ogni pallone e cercheranno di segnare un gol in più della Reggio Audace.
Contro il Carpi, Andrea Sbraga è stato il migliore in campo, una costante anche durante la maggior parte del campionato. Il difensore centrale romano ha giocato gli ultimi minuti (caldissimi) al “Cabassi” stringendo i denti complice i crampi ed una botta rimediata in partita ma, visto che Banchieri aveva terminato i cambi a sua disposizione, non ha voluto lasciare la squadra in inferiorità numerica. Il numero 4 azzurro è tornato ai livelli di due stagioni fa quando militava nella Robur Siena (con cui arrivò fino alla finale play off di Serie C persa poi contro il Cosenza), cancellando la brutta stagione scorsa quando sembrava il lontano parente di quello visto in terra toscana.
Piccolo “inconveniente” per Simone Banchieri sarà il fatto che contro la Reggio Audace il Novara avrà ben otto diffidati: se durante la partita Lanni, Bove, Sbraga, Cagnano, Bianchi, Nardi, Piscitella e capitan Buzzegoli dovessero prendere un ammonizione, in caso di passaggio del turno, non disputerebbero la finale. E visto che otto giocatori in diffida sono davvero un bel numero, questo potrebbe essere un problema e potrebbe (forse) inficiare sulla loro prestazione nel corso del match.
Rispetto al “Cabassi”, in difesa tornerà Pogliano che ha scontato il turno di squalifica dopo la squalifica post-Renate, e farà coppia con Andrea Sbraga. Non dovrebbe giocare quindi Davide Bove, ma non è detto che lui o Marco Bellich potranno trovare spazio durante il corso del match.
Il centrocampo non sarà intaccato, visto che finora il trio Buzzegoli-Nardi-Bianchi è apparso tonicissimo e sul pezzo.
Anche in attacco, Banchieri non dovrebbe cambiare nulla, lasciando ancora titolare Pinzauti (autore di prove pregevoli contro Renate e Carpi, anche se ha sulla “coscienza” due errori sotto porta intorno al 30′ contro i modenesi) e dietro di lui Gonzalez e Piscitella.
In difesa dei pali azzurri, Ivan Lanni che, dopo un avvio di campionato incerto, con questi play off si sta togliendo tante soddisfazioni ed è tornato sui ottimi livelli di Ascoli.
Dopo Meda e Carpi, il “Novara dei miracoli” si appresta a scendere in campo a Reggio Emilia in cerca di un posto in una finale che sarebbe a dir poco clamorosa, viste le prospettive dei tifosi di inizio ritiro.
Non sarà per nulla facile e sicuramente anche in casa Reggio Audace prenderanno con le pinze l’avversario più in forma di tutti.
Vista la performance di questo Novara in questi play off, è davvero un peccato che al “Città del Tricolore” non possa andare nessun tifoso azzurro al seguito visto che tutte le partite saranno, fino al termine della stagione, a porte chiuse causa Covid-19.
Visto che la partita si gioca di venerdì sera, la distanza tra Novara e Reggio Emilia non è abissale (poco più di 200 km separano il “Piola” dallo stadio reggiano) e il Novara sta facendo sognare tutti, sicuramente sugli spalti dell’impianto ci sarebbero stato davvero tanti tifosi per ammirare la loro squadra che sta lanciando il proprio cuore oltre l’ostacolo.
foto in evidenza tratta dalla pagina Facebook “Forza Novara Calcio 1908”