Il Novara spreca e la Salernitana pareggia al 94′. Ritorno in campo per Bolzoni

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by Simone Balocco

logo serie BNovara decisamente sfortunato nei suoi primi due posticipi della domenica pomeriggio: sconfitta a Chiavari contro la Virtus Entella (31 gennaio) e pareggio ieri contro la Salernitana in pieno recupero.

Gli azzurri sono passati in vantaggio al 15′ della ripresa con Galabinov che, a tu per tu con Terracciano , ha segnato la sua undicesima rete stagionale mentre i campani hanno trovato il pareggio con Gatto al 94′. Gli ospiti, spinti da una buona cornice di pubblico, hanno giocato tutta la partita in stile difensivo salvo poi entrare in partita negli ultimi venti minuti, facendosi pericolosi solo nell’extra time.

Un pareggio che sa di sconfitta per i ragazzi di Baroni: se nel match di questa sera, con calcio d’inizio alle ore 20:30, Bari e Cesena dovessero pareggiare, ci sarebbero ben quattro squadre a 54 punti (raggiungendo Novara e Spezia), mentre in caso di vittoria, la squadra che porterebbe a casa i tre punti sarebbe sola al terzo posto in classifica. E sabato prossimo, alle ore 15, al “Picco” ci sarà uno Spezia-Novara che si preannuncia come match spartiacque della stagione.

Il Novara è sceso in campo con il 4-2-3-1 con David da Costa in porta; linea difensiva centrale con Magnus Troest ed Andrea Mantovani con Marco Davide Faraoni e Cristian dell’Orco esterni; linea mediana affidata a Nicolas Viola e Federico Casarini con capitan Felice Evacuo unica punta, supportata dai “falsi trequartisti” Paolo Faragò e Simone Corazza esterni ed in mezzo Pablo Gonzalez; i granata di Leonardo Menichini sono scesi in campo con in porta Terracciano; difesa con Franco, Bernardini, Tuta, Empereur e Bovo, centrocampo con Moro, Ceccarelli e Ronaldo e davanti il tandem Donnarumma-Coda. Arbitro dell’incontro è stato il signor Daniele Minelli di Varese. Buona cornice di pubblico (come detto) con circa 250 supporter dell’ippocampo in curva sud. Prima del calcio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Cesare Maldini, ex capitano del Milan negli anno Sessanta e CT della Nazionale Under 21 e di quella maggiore.

Pronti via, occasione per il Novara: fallo su Gonzalez in area e palla che arriva sui piedi di Corazza che sbaglia clamorosamente. Il calcio d’inizio c’era stato appena tredici secondi prima.

Il Novara è stato padrone del campo per tutto il primo tempo, ma la palla non ne voleva sapere di entrare: un po’ merito della difesa ospite, un po’ demerito degli azzurri, in particolare gli attaccanti che, nonostante l’impegno, non sono riusciti a battere Terracciano.

Tuia e compagni hanno impedito al Novara di farsi vedere pericolosi nella loro trequarti, mentre i padroni di casa hanno avuto sempre il pallino delle azioni.

Le poche incursioni ospiti sono state interrotte da una difesa novarese sempre sul pezzo e mai distratta, con un Viola ed un Casarini in formissima. Ma sul “groppone” pesano anche i due “legni” colpiti da Corazza e Gonzalez. Novara sfortunato, ma anche poco cinico nel complesso.

Nella ripresa, azzurri vivaci…ma la palla non entra. Non vuole entrare.

E al 58′ Baroni ha compiuto il suo primo cambio: fuori un opaco Evacuo per Andrej Galabinov. E dopo due minuti gli azzurri sbloccano il risultato: palla sulla sinistra di dell’Orco, in mezzo il terzino lodigiano trova Galabinov che scarta un avversario e batte Terracciano. Decima rete per il numero 16 azzurro che non esulta (come al solito=, ma viene sommerso dall’abbraccio dei compagni.

Partita messa in naftalina? Assolutamente no, visto che la Salernitana, ogni minuto che passa, sopratutto dal 70′ in avanti, ci ha creduto sempre di più. Del resto un’altra sconfitta per la banda Menichini, visti i risultati delle altre sopra di lei in classifica, avrebbe compromesso la corsa dell’ippocampo verso la salvezza.

Al minuto 84′ “Piola” in piedi: esce Corazza ed entra Bolzoni. Dopo 329 giorni dal terribile infortunio subito lo scorso anno con la maglia del Palermo, il centrocampista lodigiano, svincolato dal club rosanero ed arrivato a Novarello a parametro zero gennaio, ha giocato gli ultimi scampoli di partita.

E la prima palla toccata dal numero 18 è stata d’oro: tiro lungo a cercare Gonzalez con l’attaccante che si spinge a ridosso dell’area di rigore salernitana. Il numero 19 argentino si è trovato sulla sua “mattonella” ma invece di tirare, ha deciso di passare la palla a Galabinov libero sulla sinistra. I tifosi del Novara si mettono le mani nei capelli perché l’attaccante bulgaro ha tirato alto da due metri scarsi.

Due minuti prima dell’ingresso di Bolzoni, il Novara aveva fatto il suo secondo cambio: fuori dell’Orco per infortunio e dentro il cambio naturale Garofalo.

E come nei più classici incubi (calcistici) al minuto 95, nell’ultimo dei cinque minuti di recupero, bagarre in area azzurra: Donnarumma passa la palla in area a Coda che calcia in direzione di da Costa. Gatto (entrato al minuto 73 per Bovo) si fa sotto, il suo marcatore Garofalo se lo perde ed l’attaccante molisano segna la sua seconda rete con la maglia granata.

La beffa delle beffe (oltre ad un extra-time un po’ generoso) è stata che la Salernitana dal 88′ ha giocato in dieci uomini per il doppio “giallo” di Bernardini.

Triplice fischio e giocatori ospiti sotto la “Sud” a prendersi gli applausi del pubblico e giocatori del Novara che entrano nel tunnel a testa bassa e pesantemente sconfortati.

MVP Faragò e Viola (anche se ha peccato di presunzione per ben tre volte cercando il gol dal corner), buone anche le prove di Gonzalez, Faraoni, dell’Orco e Casarini. Bocciati Evacuo (eh sì, proprio lui) e Garofalo. Corazza come impegno si è meritato un 8, mentre è insufficiente per quanto concerne la freddezza sotto porta.

Il pareggio di ieri vale (moralmente) come una sconfitta per come è maturato. La Lega B si conferma un campionato spietato e insegna che se non si chiude la partita, prima o poi l’avversario segna e potrebbe fare molto male.

Per la quarta volta in stagione, il Novara è stato raggiunto nei minuti finali (precedentemente con Latina, Crotone e Bari nel girone di andata) ed in settimana dovrà riflettere sul suo poco cinismo sotto porta, un problema che Evacuo e compagni si portano dietro…dalla prima giornata.

Sabato 9 aprile gli azzurri sono chiamati a disputare una partita decisiva contro lo Spezia, la squadra più in forma di tutto il torno e che sabato è tornata a casa dal “sant’Elia” con i tre punti. Sarà da valutare la condizione di dell’Orco.

Mancano ora otto partite alla fine ed il campionato sta entrando nel vivo e le avversarie per la lotta play off si stanno facendo sotto in maniera netta.

foto in evidenza tratta da www.mediagol.it