Il Novara strappa al “Partenio-Lombardi” un pari prezioso. David da Costa man of the match

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by Simone Balocco

tifosi novaraIl primo dei sei turni infrasettimanali previsti dal calendario 2015/2016 del Lega B Conte.it ha visto il Novara giocare ad Avellino contro la squadra allenata dallo scorso luglio da Attilio Tesser, il mai dimenticato ex allenatore della “doppia promozione”. Le due squadre si sono presentate al match con animi differenti: i padroni di casa erano reduci dalla sconfitta di sabato a Cagliari e nelle prime tre partite di campionato hanno racimolato solo tre punti, frutto di due sconfitte (Salernitana e contro la squadra di Rastelli, lo scorso anno proprio in terra irpina) e la sola vittoria contro un Modena in crisi di identità e di risultati; il Novara sabato hanno battuto la Virtus Entella (dell’ex tecnico Aglietti) e ha tolto il segno “meno” in classifica.

Il risultato finale è stato di 0 a 0, con un Avellino molto propositivo in avanti ma troppo “sprecone” mentre il Novara è stato poco incisivo e ha commesso troppi errori in fase di ripartenza e in difesa. Con l’ingresso in campo prima di Pablo Gonzalez (al 62′) e successivamente di Felice Evacuo (77′) la squadra di Baroni è stata più vivace e in almeno tre occasioni vicina al gol del vantaggio.

Il punto è molto importante per il Novara in quanto in terra irpina è sempre difficile portare a casa il risultato ed il pareggio di ieri, alla luce anche di come Buzzegoli e compagni hanno giocato, vale oro.

Marco Baroni ha schierato il solito 4-3-3 con alcuni cambi importanti rispetto alla partita del “Piola” contro la Virtus Entella: David da Costa in porta; difesa con l’inserimento dal 1′ di Maurizio dell’Orco al posto di “Ago” Garofalo (scelta tecnica) a sinistra e Davide Faraoni a destra, in mezzo Francesco Vicari e Fabrizio Poli che ha preso il posto dell’infortunato Magnus Troest; in mezzo al campo Daniele Buzzegoli capitano al posto di Nicholas Viola con Paolo Faragò e Francesco Signori che ha rimpiazzato Pesce; davanti nuovo tris d’attacco con i debutti dal primo minuto di Roberto Rodriguez (per Simone Corazza) e Jacopo Manconi (autore del gol vittoria di sabato contro l’Entella) al posto di Pablo Gonzalez, con Andrej Galabinov (ex di turno) punta centrale; Attilio Tesser ha schierato il suo 4-3-1-2 con un centrocampo da inventare viste le assenze di molti giocatori importanti: difesa dei pali affidata a Frattali; linea difensiva con capitan Arini, Biraschi, Visconti e Ligi; Zito, Jidayi e Nitriansky a centrocampo con Roberto Insigne dietro le punte Tavano e Trotta. Arbitro dell’incontro è stato il signor Daniele Martinelli della sezione AIA di Roma 2. Presenti nello stadio irpino sette tifosi provenienti dal Novarese.

Avellino molto vivace in attacco nei primi dieci minuti, con ben due occasioni sbagliate da “Ciccio” Tavano (7′ e 9′) e gli azzurri chiusi nella loro metà campo: al 16′ i padroni di casa hanno calciato ben cinque corner.

Al 32′ Avellino in vantaggio con Ligi, ma l’arbitro annulla per fuorigioco dello stesso numero 14 e di due suoi compagni. Tre minuti dopo ci prova amche Trotta, ma il suo tiro è alto sopra la traversa.

La prima mezz’ora (e qualche minuto in più) ha visto un David da Costa in formato mundial: reattivo, attento e autore di parate molto importanti. Peccato che quando il portiere è il migliore in campo è un brutto segnale per ogni allenatore.

Il Novara ci prova, ma il centrocampo e la difesa dei “lupi” sono bravi a chiudere: piemontesi davvero in grossa difficoltà, soprattutto davanti con Manconi e Rodriguez impalpabili, in particolar modo lo svizzero. I tre attaccanti fino a quel momento non hanno avuto palle giocabili, in quanto il centrocampo non è riuscito a filtrare palloni.

Al 40′ bello scambio Insigne-Tavano con l’ex Empoli ancora poco preciso in fase di conclusione: il fratello del più celebre Lorenzo ha smistato ai due attaccanti palle molto interessanti, ma Tavano è quello che ha sbagliato di più.

Un minuto dopo il Novara si fa pericoloso in attacco con Rodriguez, ma il numero 34 azzurro sbaglia clamorosamente.

Martinelli non concedere il recupero e al 45′ manda le squadre negli spogliatoi. Telegramma dall’Irpinia: cambiare passo e mentalità altrimenti saranno dolori.

La ripresa inizia con ben sette minuti di ritardo per un curioso incidente: si rompe la bandierina del primo assistente di Martinelli, Zappatore, e si perdono minuti alla ricerca di una sostituta.

Al 3′ primo corner per il Novara, mentre dopo cinque minuti l’Avellino calcia il suo ottavo. Il refrain sembra non cambiare.

Al 55′ primo cambio azzurro: fuori un brutto Rodriguez per Simone Corazza. Da dimenticare la partita dell’attaccante svizzero e Baroni spera che l’attaccante friulano possa dare fosforo all’attacco azzurro

Al 59′ miracolo di da Costa su tiro pericolo di Trotta. Il portiere svizzero ha compiuto l’ennesima parata della partita.

Minuto 62 e mister Baroni cambia anche il secondo attaccante: fuori Manconi (ammonito nel primo tempo) e spazio a Pablo Gonzalez. La partita del numero 28 è stata di grande impegno, ma ha avuto poche palle a disposizione.

Due minuti dopo ci prova anche Zito, ma il suo tiro è svirgolato a pochi passi da da Costa: il numero 11 ex Ternana, dato in forse all’inizio della partita, è stato tra i migliori tra le file degli irpini.

Al 31′ della ripresa terzo ed ultimo cambio per il Novara: cambio di ex tra Galabinov che lascia spazio a Felice Evacuo. Le due punte centrali azzurre hanno giocato entrambi con la maglia biancoverde (nella stagione 2013/2014 il bulgaro, in due occasioni per il numero 32, nel 2004/2005 e nel 2006/2007) e per Evacuo l’ingresso in campo al posto del numero 16 ha rappresentato il suo debutto in serie B con la maglia del Novara ed il suo ritorno in campo in cadetteria dopo sette stagioni (ultima a Frosinone 2007/2008). Per la prima volta giocano contemporaneamente coloro che la scorsa stagione andarono in doppia cifra. E il loro impatto è stato determinante per le sorti dell’incontro.

Gonzalez, autore di un inizio di campionato spento, è parso molto attivo tanto da farsi pericoloso dalle parti di Frattali in ben tre occasioni e non appena il bomber di Pompei è entrato in campo, gli ha messo tra i piedi uno splendido assist che ha impegnato il portiere romano. Il “cartero”, come sempre, in trasferta è sempre un giocatore pericoloso.

All’85’ ci prova anche Buzzegoli con un sinistro insidioso rasoterra che impegna Frattali più del previsto. Il Novara si fa maramaldeggiante in attacco, ma l’Avellino contiene le iniziative azzurre.

Al quarto di recupero, padroni di casa ancora pericolosi e chiudono il match con il quindicesimo corner dell’incontro.

Martinelli, autore di una gara attenta, manda tutti negli spogliatoi poco dopo il calcio d’angolo.

Novara che torna in Piemonte con un punto d’oro, anche se la partita è stata da sufficienza stretta: se gli azzurri avessero giocato i novanta minuti con l’intensità dell’ultima mezz’ora, il voto sarebbe stato ampiamente positivo. E se e non si è pericolosi davanti, il gol difficilmente arriva.

Migliore in campo tra le fila del Novara senza dubbio David da Costa: il portiere svizzero si sta dimostrando di categoria e preciso in ogni intervento. E’ costretto agli straordinari a causa di alcuni errori difensivi, ma si fa sempre trovare pronto.

Tra i più positivi senza dubbio Gonzalez, Faraoni e dell’Orco. Il difensore ex Inter si è meritato l’ennesimo “7” in pagella in questo avvio di campionato.

Negativa la prestazione di Roberto Rodriguez, mentre Manconi se avesse avuto più palloni giocabili avrebbe potuto fare paura di più alla difesa dell’Avellino.

La prossima partita del Novara sarà in casa, al “Piola”, il prossimo 28 settembre (lunedì) alle 20:30 e andrà a chiuderà la quinta giornata di campionato. Per la compagine di Carlo Sabatini terza partita giocata nell’impianto di viale Kennedy vista l’inagibilità del “Sinigaglia”: per i lacuali, a Novara, una sconfitta (Livorno) ed un pareggio (ieri sera contro il Trapani).