by Simone Balocco
Il bello del calcio è che niente è scritto e che la palla è (davvero) rotonda. E la partita di ieri pomeriggio al “Piola” tra Novara e Cagliari ne è stata la dimostrazione: gli azzurri hanno perso contro Ternana e Como ma ha battuto la capolista Cagliari che da ieri, proprio dopo il ko in terra novarese, non è più davanti a tutti in classifica lasciando spazio al “Crotone dei miracoli” di mister Juric. E la vittoria di ieri pomeriggio, la seconda consecutiva per il Novara, è stata la miglior partita di questo inizio di stagione dei ragazzi di mister Baroni ed il fatto di aver portato a casa i tre punti con la squadra che lotterà per le prime due posizioni da qui a maggio, rende la vittoria ancora più bella.
Gli azzurri sono stati autori di un primo tempo molto intenso e volitivo, lasciando poco spazio agli avversari. Nella ripresa, invece, sopratutto gli ultimi venti minuti, i padroni di casa hanno dovuto contenere la forza e i tentativi di pareggi degli ospiti, con Andrea Tozzo in presa sicura sui tiri dei cagliaritani. Cagliari molto sfortunato in alcune circostanze, ma il destino ha voluto che i tre punti sarebbero andati a Gonzalez e compagni.
E l’eroe della partita è stato proprio Pablo Andrea Gonzalez. Il trentenne numero 19 del Novara al minuto 36 del primo tempo ha infilato l’esperto numero 1 rossoblù Marco Storari con un destro ad effetto basso (con tunnel sul marcatore Ceppitelli) che ha ricordato l’azione con il quale l’allora numero 9 di Tandil fece gol al Milan nella celebre partita di Tim Cup del 13 gennaio 2010 (allora il Novara era in Lega Pro e le maglie non erano, e non sono tuttora, personalizzate). A difendere la porta del Milan allora c’era proprio Storari. La rete del vantaggio del Novara è stata proprio dall’argentino che, alla prima rete stagionale in campionato (aveva già segnato contro l’Aquila in Coppa Italia), sfruttando l’assist di Evacuo e godendo di una difesa del Cagliari molto “ballerina”, ha portato i tre punti alla sua squadra. E non c’è stato bagno di folla migliore che segnare in casa contro una squadra che ha in rosa molti giocatori che la scorsa stagione erano già tra le fila della squadra del presidente Tommaso Giulini
Mister Baroni ha schierato un 4-3-3 con in porta il debuttante (in serie B) Andrea Tozzo che ha preso il posto dello squalificato da Costa; linea difensiva con il ritorno da titolare di Francesco Vicari al posto dell’infortunato Fabrizio Poli in mezzo a fare coppia con Magnus Troest, con Cristian dell’Orco e Marco Davide Faraoni terzini; centrocampo costituito da Federico Casarini e l’eroe del derby Nicholas Viola con a destra Paolo Faragò e davanti i tre “tenori” Pablo Gonzalez, capitan Felice Evacuo e Simone Corazza. L’undici di base di mister Rastelli è stato un 4-3-1-2 con Storari in porta; difesa con Pisacane, Barreca, capitan Dessena e Ceppitelli; centrocampo con Salamon e Fossati con Joao Pedro e Giannetti in appoggio a Melchiorri e Farias. Arbitro dell’incontro è stato il signor Riccardo Pinzani di Empoli. Buona cornice di pubblico (quasi 6 mila spettatori), soprattutto in curva sud con oltre un migliaio di supporter sardi ed altri sparsi tra distinti, rettilineo e tribuna.
Il primo tempo, come detto, ha visto in avanti un Novara molto volitivo e capace di aggredire un avversario giunto in formazione molto rimaneggiata ma con l’intenzione di vincere. Nonostante i tanti infortuni (da Sau a Balzano a Capuano ad un Giannetti in condizioni precarie), il Cagliari si è fatto vedere pericoloso dalle parti di Tozzo in molte occasioni, ma il numero 22 azzurro (ieri in maglia verde) si è fatto trovare pronto e con il guantone “caldo”.
Al 26′ Baroni è costretto al primo cambio: fuori Faraoni dentro Dickmann al debutto in serie B in casa. Il biondo esterno milanese non ha fatto rimpiangere il compagno, giocando con caparbietà e togliendo palla in molte occasioni agli ospiti.
Il Novara sembra diverso rispetto a quello delle ultime uscite ed il suo centrocampo è stato di categoria superiore con un Faragò mai domo su ogni pallone e con Casarini che sembra tornato quello visto lo scorso anno a Bologna. Anche davanti i tre attaccanti hanno fatto molto bene, con Corazza autore di un tanto movimento e tanto lavoro sporco e con difesa della palla, mentre capitan Evacuo è stato costretto a fare a sportellate con il marcatore di di turno. Il numero 32, in puro stile anni Trenta, intorno al 20′ è uscito per farsi medicare la ferita alla testa e ha chiuso la partita con la testa fasciata.
E al 36′ proprio uno scambio ravvicinatissimo tra Corazza ed Evacuo, ha visto l’attaccante di Pompei lanciare la palla in avanti a Gonzalez che, portandosi la palla verso destra, fa un tunnel a Ceppitelli e di destro calcia superando Storari. Vantaggio azzurro meritato e tifosi ospiti ammutoliti nel loro settore. Prima rete stagionale per il numero 19 del Novara e numero 66 da quando veste i colori della squadra del presidente Massimo de Salvo.
Il Cagliari ha finito la prima frazione di gioco in avanti, ma ha trovato davanti a sé un muro formato da una squadra che non deve mai essere presa sotto gamba dall’avverso, ovvero tutto l’undici del Novara.
La ripresa si è aperta senza nessun cambio e vede gli ospiti in avanti.
Al minuto undici della ripresa, mister Rastelli ha fatto i primi due cambi: fuori Giannetti e Barreca per fare posto a Cerri e di Gennaro, ovvero un attaccante ed un centrocampista per cercare la via del pareggio. La difesa azzurra, ma anche il centrocampo, hanno bloccato sempre sul nascere i tentativi di Melchiorri e compagni di cercare la rete del pareggio.
Al 26′ anche Baroni ha fatto il primo cambio del secondo tempo: dentro “Ago” Garofalo per Pablo Gonzalez. L’argentino, stanco e provato ma autore di una prova maiuscola, è uscito tra gli applausi dei tifosi azzurri ed i fischi dei supporter ospiti. Ma la partita del terzino napoletano è durata meno di un quarto d’ora, in quanto è dovuto uscire dal rettangolo di gioco a causa di una botta alla gamba sinistra e con Baroni a cambi esauriti (al 33′ è uscito un nervoso Evacuo per Galabinov), il Novara ha chiuso eroicamente in inferiorità numerica la partita e al triplice fischio di Pinzani la gioia è stata tripla: seconda vittoria consecutiva; avversario di categoria superiore battuto; una classifica che inizia a muoversi.
L’arbitro Pinzani (ed in particolare il suo assistente di linea dalla parte dei distinti) non sono apparsi nella loro giornata migliore ed il fischietto empolese ha fatto quasi fatica a punire con il “giallo” i falli commessi dai giocatori cagliaritani, mentre con i padroni di casa è stato molto severo.
A differenza delle altre sette partite fin qui giocate, il Novara è parso molto più sul pezzo, riuscendo a chiudere i tentativi degli avversari, facendosi vedere in avanti in maniera molto pericolosa. A differenza della partita del 28 settembre contro il Como (a oggi la peggior prestazione dei Baroni boys), il Novara è stato concreto, freddo e ci ha creduto fino alla fine. E i tre punti, alla luce di questa partita, sono ancora più meritati.
Molti “sette” in pagella tra gli azzurri ed è difficile trovare il migliore in campo: Cristian Dell’Orco, “capitan Futuro” Faragò e Corazza sono quelli che hanno avuto il quid maggiore e quindi si sono “beccati” il premio come MVP del match.
La partita di ieri è stata la prima di un intenso trittico che vedrà il Novara giocare venerdì sera in anticipo (ore 21) a Vicenza e tre giorni dopo,ancora in anticipo (ore 20:30), contro il Pescara.
Contro il Vicenza, ieri battuto al “Piola” di Vercelli dalla Pro del nuovo tecnico Foscarini, sono da valutare gli infortuni di Faraoni, Poli e Casarini, ieri uscito malconcio, mentre torneranno a disposizione di Baroni, dopo il turno di squalifica, David da Costa e Francesco Signori.