Daniele Andretta – Pietro Gagliardi
Nella commissione che si è svolta ieri, abbiamo avuto modo di verificare dalle parole degli assessori alla Sport e al Marketing che la città è ancora ben lontana dal definirsi pronta ad ospitare degnamente i Mondiali di Pattinaggio.
Alcuni elementi ci lasciano preoccupati, a partire dalla scarsa collaborazione emersa tra i vari assessorati. Innanzitutto, per motivi di sicurezza del cantiere e di incompletezza dei lavori, non si potrà usufruire dello spazio del Castello.
Inoltre, all’assessore al Marketing non è ancora stato comunicato dall’assessore al Bilancio il budget a disposizione per gli eventi collaterali; sempre l’assessore al Marketing territoriale non è ancora in grado di poter formulare un calendario completo delle iniziative; l’assessore al Commercio non ha fatto sapere se i negozianti del centro risponderanno favorevolmente alla proposta di aperture straordinarie nel corso della manifestazione; l’assessore allo Sport, infine, appare completamente distaccato dall’organizzazione dell’evento.
A noi non interessano le beghe da cortile tra chi ha portato l’evento a Novara, e magari non avrebbe dovuto farlo (Ballarè) e chi invece lo organizzerà, magari suo malgrado (Canelli), ma la scarsa diffusione dell’arrivo di tale evento, anche solo a livello di conoscenza di svolgimento dello stesso, è certamente allarmante. Novara rischia di fare una brutta figura non solo a livello nazionale, ma mondiale, e questo non è ammissibile. Basta andare in giro per le strade e i viali della città per poter constatare che dei Mondiali di Pattinaggio, che sono alle porte, i novaresi sanno poco o niente. In un evento di tale portata, è peraltro necessario coinvolgere tutta la città: il centro, come la periferia.
Novara si muove in questa operazione come una barca in mezzo al bosco. A questo punto, sia il sindaco Canelli, in tale disordine, a prendere in mano con decisione l’iniziativa, garantendone la piena riuscita e mettendo la città nella condizione di poter celebrare degnamente un evento che appare essere l’unico di un certo rilievo da qui alla fine dell’anno, e che nella asfissia economica cittadina può rappresentare, per gli operatori commerciali e gli appassionati sportivi, una pur breve boccata d’ossigeno.