Breve diario di una giovane (me medesima) in un paio di esempi concreti
Il termine invidia si riferisce a un‘”emozione secondaria”, per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova dispiacere e astio per non avere noi quel bene e a volte un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità. Inizio così uno degli argomenti più attuali degli ultimi anni. Questa brutta caratteristica, di molti ormai, peggiora di anno in anno, degenerando in bullismo e cyberbullismo. Purtroppo ne so qualcosa e sono esperienze che ti cambiano. Fanno maturare qualcosa in te, facendoti diventare più forte e purtroppo anche più diffidente verso nuove conoscenze. Ma nonostante ciò sono fiera di me stessa per aver superato questi momenti ed esserne uscita sempre più sicura di me e indifferente alle prese in giro e alle cattiverie. Detto ciò passo alla parte più importante: FARSI AIUTARE SEMPRE. Che sia un amico, un genitore oppure un professore. Lo dico per esperienza. Se non ci uniamo corriamo il rischio di aggiungerci alla lista di tanti suicidi e fare l’errore più colossale della nostra vita. Prima ho affermato che al giorno d’oggi la situazione è davvero degenerata… Ora racconterò due episodi. Sta a voi giudicare… Una sera ero uscita a fare una passeggiata in paese con una mia amica. Stavo camminando per strada con un vestito attillato. Personalmente credo che abbia l’età e il fisico giusto per indossarlo, ma soprattutto: avevo voglia di indossarlo e l’ho fatto. Nessuno mi deve privare di vestire secondo il mio stile. Tantomeno dei pettegolezzi e dei commenti poco graditi. Infatti dopo un po’ noto delle ragazze (ripeto: ragazze), le quali hanno affermato senza pudore: “se la cerca”. Posso sopportare tutto ma non che delle DONNE facciano gli stessi commenti che fanno “uomini” (tanto per dare loro una definizione) che associano alla lunghezza di una gonna o di un vestito di una donna il livello di quanto una ragazza “se la sia cercata”. Tutto questo è veramente assurdo e vergognoso! Trovo il loro commento un insulto al genere femminile! Davvero grave! Ma passiamo ora ad un racconto davvero triste e sconcertante. Un giorno stavo scorrendo le storie di Instagram, quando leggo, sulla storia di un ragazzo, una commemorazione a questa sua amica modella uccisa per avvelenamento. E indovinate un po’ che cosa ha portato a questa disgrazia? L’INVIDIA! Ancora un’altra dimostrazione di quanto sia più grave di quello che pensiamo. Schifata sempre di più da questi avvenimenti, vorrei concludere con uno dei miei motti di vita: NON INVIDIARE. APPLAUDI E FAI DI MEGLIO.