DIAMOCI UN LAVORO
La storia di Roberta e le altre di Caterina Zadra
Roberta è una donna franca, diretta e senza età, di quelle che sorridono alla vita anche se, lo sai perché lo leggi nei suoi grandi occhi scuri, la vita non ha avuto sempre sorrisi per lei. La guardi e vedi dignità, gioia, sensibilità, disincanto e molta grinta, di quella vera che sa muovere le montagne. Roberta non è sola, sono in tante: tutte donne, tutte in procinto di cambiare vita, tutte determinate. Questa è la sua idea di futuro e, sommessamente, ve la offro. Così come mi è stata raccontata, una buona notizia: di amicizia, di aggregazione, di dialogo.
Questa storia mi ricorda la famosa legge del 1886, una delle più lungimiranti leggi dello stato italiano, che introduce le società di mutuo soccorso e le descrive nel modo seguente: “Esse non hanno finalità di lucro, ma perseguono finalità di interesse generale, sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà”. Questo esempio di unione e mutuo soccorso si contrappone e stride coi messaggi che la politica nazionale ci offre, proprio in questi giorni. E ne rende visibile il proprio incolmabile e insopportabile vuoto.
Roberta racconta: “La vita, per tanti, ricomincia a 50 anni. Soprattutto se ti ritrovi da sola, in una città nuova e senza lavoro, con tanta energia da non sapere dove dirigerla. Fai nuove amicizie, da cosa nasce cosa, si intrecciano discorsi di sgomento e di perplessità, mai di disperazione. Avverti che c’è una corrente sotterranea, un fluido ribollente che aspetta solo di essere incanalato per esplodere da mille vulcani.
Così nasce ‘Diamoci un lavoro’, la convocazione per tam-tam tramite un gruppo chiuso su facebook, di quelle donne incontrate durante l’ultimo anno: disoccupate, in vista di disoccupazione, o professioniste senza più clienti. Decidiamo la prima riunione in casa e ci ritroviamo in dieci volti che si guardano e si confrontano, si presentano e si propongono. Una moderna raccolta di donne intorno ad un focolare, a raccontarsi e organizzarsi per il futuro, questa volta solo per se stesse e non per far star meglio gli altri.
Al momento sono in studio due progetti, che coinvolgono alcune del gruppo. Altre donne nel frattempo si sono unite, portando le loro competenze. Tutte stanno cercando una via d’uscita e settimanalmente ci vediamo per cercare e dare supporto, per verificare i passi fatti e programmare nuovi percorsi. Siamo tutte diverse, ma tutte uguali, e tutte determinate a darci un lavoro, perché gli altri non ce lo danno più.
“Perchè se non ce lo diamo noi non ce lo dà nessuno. Perchè insieme è meglio che soli. Perchè condividere è più utile che tenere tutto per sè. Perchè le informazioni girano in rete e facendo rete vengono le idee migliori.”
Questa la descrizione sulla pagina fan “Diamoci un lavoro” creata su facebook, nelle intenzioni la porta virtuale verso la nostra comune speranza.”
http://www.facebook.com/pages/Diamoci-Un-Lavoro/500856693283311