by Simone Balocco
Lunedì sera alle ore 23 si sono chiuse le fatidiche porte dell’Ata Hotel Executive, la sede milanese del calciomercato estivo italiano. Per quanto concerne la serie A l’ultima ora ha regalato sorprese e amarezze: il passaggio sfumato di Roberto Soriano dalla Sampdoria al Napoli (13,5 milioni di euro più il prestito secco di Camilo Zuniga in blucerchiato) per colpa di alcuni errori nella scrittura del contratto e la consegna del modulo oltre le ore 23, dovuto anche per la lentezza dell’invio dei fogli tramite posta elettronica, farà storia.
Il mercato del Novara Calcio, invece, il 31 agosto ha visto tre colpi in entrata, due in uscita e due rescissioni contrattuali. Il sodalizio azzurro si era già mosso molto tempo prima, addirittura piazzando acquisti già a ridosso del 1° luglio, kick off del mercato estivo.
Innanzitutto la squadra di Massimo de Salvio ha visto concludersi uno dei calciomercati più scoppiettanti della sua gestione: la voglia di affermarsi in cadetteria dopo un anno di “inferno” (nel senso di collocazione, non di risultati) in Lega Pro, ha spinto il presidente del Novara a fare un mercato importante, caratterizzato da quattro solo giocatori in prestito in tutta la rosa, una novità che si è discosta dalle ultime strategie di mercato novaresi.
Il direttore sportivo Domenico Teti si è mosso bene e ha allestito una squadra adeguata per la categoria, puntando alla consolidazione della stessa. Molti tifosi iniziano a parlare di Novara da promozione diretta o Novara da piena zona play off: la squadra magari lo sarà, ma sarà il tempo (e soprattutto) il campo a confermarlo o a smentirlo.
RITIRO ESTIVO – Da questa stagione cambia anche il nome del campionato che si chiamerà “Lega Nazionale Professionisti B”.
A cinquantacinque giorni dalla festa del “Bonolis” di Teramo, con la vittoria della seconda Supercoppa di Lega Pro della sua storia, il Novara Calcio il 18 luglio, alle 09:30 ha iniziato, a Novarello, la preparazione estiva in vista del prossimo campionato cadetto. Il club azzurro si appresta a disputare il trentaduesimo campionato in serie cadetta, con buoni propositi di essere tra i protagonisti.
In principio, l’inizio del ritiro era stato fissato dalla società per il primo week end di luglio, ma lo slittamento del torneo dal 23 agosto al 6 settembre a causa di “vicissitudini” capitate ad alcune squadre del campionato cadetto (Parma, Catania e Teramo) hanno spinto i vertici di Novarello a posticipare il ritiro, iniziato sabato 18 luglio.
Ritiro vincente non si cambia e nel mondo del calcio la scaramanzia, si sa, è fondamentale, visto che la scorsa stagione, con la preparazione effettuata esclusivamente alle pendici…delle risaie di Granozzo con Monticello, nel giro di due settimane, è arrivato, come detto, il double: vittoria del campionato e della coppa tra le vincenti degli altri tre gironi della terza serie nazionale, Teramo e Salernitana.
IL NUOVO ALLENATORE – Domenico Toscano, il 22 giugno, ha salutato Novara ed il Novara: dopo una sola stagione, si è conclusa l’avventura del tecnico reggino in Piemonte. E si è conclusa benissimo: vittoria del campionato di Lega Pro (nonostante i tre punti, finali) di penalizzazione e della Supercoppa di categoria, proprio come fece il Novara di Attilio Tesser nella stagione 2009/2010.
I tifosi si sono divisi in toscaniani ed antitoscaniani: molti dicono che il mister ha fatto il meglio che ha potuto con una rosa di categoria falcidiata spesso da infortuni ma riuscendo a dare spazio a molti giovani che il più delle volte hanno salvato “la baracca” (Unione Venezia-Novara del 19 ottobre ha visto in campo dal 1′ ben sei giocatori frutto del florido vivaio novarese ed è stata, inoltre, la prima vittoria fuori casa dopo oltre trecento giorni), dando un imprinting di grinta e carattere che mancavano da tempo. Molti però sostengono che Toscano non abbia dato un gioco alla squadra (“palla lunga ad Evacuo e via”), passando dal 3-4-3 di inizio campionato al 3-5-2 di quasi tutti gli inizi partita che finivano (in primavera) con un clamoroso 4-2-4, affermando che il campionato era da vincere non all’ultima giornata a Lumezzane, ma mesi e mesi prima. Molti però forse dimenticano che la Lega Pro (o ex serie C come dir si voglia) non è un campionato come gli altri, ma molto rude dove non conta giocare bene ma fare un gol in più dell’avversario.
La partita di Teramo del 23 maggio è stata l’ultima partita con in panchina il “cannibale”. Da allora, si sono alternate voci di nuovi tecnici in procinto di firmare: da Tonino Asta a Stefano Vecchi, fino ad arrivare al giorno 18 giugno con il Novara pronto ad affidare la panchina, con un contratto annuale, niente meno che a Gennaro Gattuso, il celebre “Ringhio” campione del Mondo in Germania.
La notizia che l’ex centrocampista del Milan sarebbe diventato il nuovo tecnico azzurro ha diviso, un’altra volta, la piazza: c’è chi non vedeva l’ora di vederlo sulla panchina azzurra (sopratutto i tifosi novaresi simpatizzanti per il Milan), chi pensava che la squadra avrebbe avuto una pubblicità importante e chi invece sosteneva che il tecnico calabrese non era ancora idoneo ad allenare in serie B, per di più una neopromossa, visto il suo curriculum da allenatore breve e di scarso successo (Sion; esonero a Palermo due stagioni fa dopo sei giornate e rosanero promossi in B con cinque giornate di anticipo con il suo successore, Beppe Iachini; l’esperienza all’OFI Creta).
La svolta il 23 giugno: Gattuso non firma, ma lo fa Marco Baroni. Fiorentino classe 1963, ex centrocampista di Fiorentina, Napoli e Lecce, in carriera ha allenato con successo le formazioni Primavera di Siena e Juventus (Torneo di Viareggio e Coppa Italia di categoria vinti con i bianconeri piemontesi nel 2012 e la stagione successiva) e due esperienze in cadetteria con Virtus Lanciano e Pescara allenato la scorsa stagione. Con gli adriatici fu esonerato alla penultima giornata con la squadra fuori dai play off: il suo sostituito, Massimo Oddo, grazie anche alle impostazioni date da Baroni durante l’anno, è riuscito a portare il Pescara ai play off, arrendendosi solo in finale al Bologna.
Toscano ed il Novara hanno rescisso il contratto il 10 luglio ed il tecnico reggino si è accasato poco dopo alla Ternana, la squadra che ha allenato prima di venire a Novara, al posto di Attilio Tesser, passato all’Avellino. Molti tifosi non hanno condiviso, ma rispettano, la scelta della società di sollevare dall’incarico uno dei migliori allenatori degli ultimi quarant’anni del Novara, anche dal punto di vista umano. I supporter sui social network allora hanno salutato e ringraziato Toscano per la bella, e vincente, stagione appena conclusa con foto tratte dal web o fatte direttamente con l’ex mister azzurro dopo le partite o durante le cene cui ha preso parte durante tutta la stagione.
Lo staff del nuovo mister si compone del suo vice-, Fabrizio del Rosso, e del preparatore atletico, Andrea Corrain. Unico “superstite” della staff di Toscano, è Massimo Cataldi, che si occupa della preparazione dei portieri. Intervistato dopo la presentazione di Baroni, il direttore sportivo Domenico Teti ha detto che la scelta di affidargli la panchina azzurra era ciò che voleva la società, visto che ha esperienza in cadetteria e ha lavorato molto con i giovani, cosa che nei dintorni di Novarello si cura molto nel dettaglio.
Il nuovo tecnico ha cambiato innanzitutto il modulo, 4-3-3 con palla bassa, gioco sulle fasce e punte molto partecipative al gioco. Ultimamente Baroni sta sperimentando un cambio di modulo, aggiungendo un trequartista in appoggio agli attaccanti. La partita di domenica contro il Latina, la prima di campionato darà qualche risposta in merito. L’abbondanza in tutti i reparti permetterà a Baroni di scegliere accuratamente (e con calma) quale strada scegliere, chi schierare e come impostare la manovra.
PORTIERI – In porta ci sono alcune novità in rosa rispetto alla scorsa stagione. Si è svincolato il secondo portiere Enrico Tonozzi, mentre Lorenzo Montipo’ è stato prestato un anno alla Robur Siena, erede del Siena fallito lo scorso anno, che disputerà il girone B di Lega Pro. Per l’estremo difensore classe 1996, la possibilità di giocare titolare e trovare molto spazio per farsi le ossa, anche se ha all’attivo già cinque presenze in cadetteria con il Novara; Alan Martinez è stato prestato alla Folgore Caratese in serie D, mentre Andrea Tozzo il 1° luglio è tornato alla Sampdoria, la squadra che detiene il suo cartellino, scaduto il prestito.
Sono arrivati David da Costa, Francesco Pacini e Andrea Tozzo è ritornato a Novara. Il biondo portiere classe 1992 ha disputato i primi giorni di ritiro in val Camonica con la Sampdoria ma, trovando anche poco spazio in squadra, si è deciso di darlo ancora un altro anno in prestito al Novara per almeno tre motivi: il Novara ha creduto molto in lui dopo le ottime prestazioni della scorsa stagione; la “piazza” lo ha invocato a gran voce; il giocatore mai negato un certo amore verso squadra, città e ambiente.
David da Costa è arrivato a titolo definitivo (il Novara, quindi, è proprietario del suo cartellino) dallo Zurigo, è un classe 1986 e ha esperienza internazionale, avendo giocato anche alcune partite di Europa League in carriera (quando militava nel Thun incassò la rete di Pablo Gonzalez quando il “cartero” militava nei rosanero); Francesco Pacini è originario del senese, è un 1995 e lo scorso anno era titolare inamovibile nel Poggibonsi (compagine di Serie D), ha in “bacheca” un provino con il Chelsea e con il Novara ha firmato il suo primo contratto da “pro”.
La maglia da titolare se la giocheranno però Tozzo e da Costa, con il portierino alto 195 cm a farsi trovare preparato nel caso.
DIFENSORI – Sono tre i difensori arrivati l’ultimo giorno di mercato: Fabrizio Poli dal Carpi, Maurizio dell’Orco dal Sassuolo e Davide Faraoni dall’Udinese, tutti in prestito annuale.
Nella giornata erano stati ceduti (a titolo definitivo) Valerio Foglio al Mantova e Gianluca Freddi al Lecce. L’ex Monza raggiungerà nella città virgiliana l’ex compagno di reparto Fabio Gavazzi, arrivato come lui con il mercato di gennaio e ceduto a fine luglio al club allenato da Riccardo Maspero, che militerà nel girone A di Lega Pro; il centrale romano ha firmato con la squadra salentina che per tutta l’estate gli aveva fatto una corte spietata e anche lui tornerà in Lega Pro, ma nel girone C.
Poli, classe 1989, è uno dei simboli del “Carpi dei miracoli”: arrivato nella città della ceramica quando il sodalizio militava ancora in C2, è stato fra i protagonisti della cavalcata fino alla serie A del club biancorosso. E’ un difensore centrale di 183 cm e si giocherà un posto da titolare con Magnus Troest, anche lui arrivato con il mercato estivo.
Giovane e dotato di buona tecnica è il nuovo terzino sinistro Cristian dell’Orco. Nato nel 1994 (come Francesco Vicari), arriva dal Sassuolo che lo scorso anno lo ha avuto in prestito dal Parma, ma il fallimento del club ducale ha permesso al club neroverde di diventare proprietario al 100% del cartellino. Nativo di Sant’Angelo Lodigiano (come Alessandro Matri ed il cestista Danilo Gallinari), ha vestito la maglia della Under 19 e della Under 20. In Lega Pro ha militato con Feralpi Salò ed Ascoli. Tecnicamente è la riserva di Garofalo, ma ci sarà da scommettere che giocherà diverse partite.
Ma il vero colpo del 31 agosto è arrivato all’ultimo secondo, ovvero Davide Faraoni. Romano di Bracciano, si è formato nelle giovanili della Lazio per poi passare all’Inter con il quale ha anche debuttato in massima serie, facendosi notare per la sua tecnica. Destro di piede, nasce terzino ma può anche giocare da esterno di centrocampo. Dopo l’esperienza interista (con il quale riesce anche a segnare un gol in massima serie e debuttare anche in Champions League), passa all’Udinese che dopo un anno (ed alcune caps) lo gira in Football League Championship (la serie B inglese), al Watford, squadra satellite dei friulani, dove contribuisce alla salvezza. Tornato in Italia, gioca ancora con i friulani e la scorsa stagione viene girato al Perugia, con il quale gioca i play off per la serie A: 25 anni ma esperienza da vendere.
Un tris di difensori per Baroni che darà al Novara forza, esperienza e tonicità ad un settore del campo che è diventato, dopo un inizio di campionato un po’ difficoltoso, il punto nevralgico della squadra. La scorsa stagione il Novara ha incassato 38 reti in trenta partite ed in casa non subisce gol da fine gennaio: molti meriti li ha avuti Tozzo, ma se il biondo portiere classe 1992 ha raccolto pochi palloni in fondo alla rete, è anche merito della difesa azzurra.
L’ultimo giorno di mercato ha visto il Novara prestare, con diritto di riscatto, Alessandro Bastrini al Catania, in Lega Pro. Il centrale ossolano la scorsa stagione ha militato nella Ternana e non rientrava nei piani di Baroni: il club etneo sarà la sua nuova squadra dopo che durante l’estate si erano informate su di lui almeno cinque squadre di serie B.
Ad inizio agosto però il Novara, come detto, ha rafforzato la linea difensiva con l’acquisto di Magnus Troest, centrale difensivo danese. 189cmx84kg, poche ore prima di approdare a Novara aveva rescisso con la Virtus Lanciano dopo averci giocato due stagioni. Già nel giro delle selezioni giovanili scandinave, Troest è noto ai tifosi del Novara in quando al “Piola” ha segnato ben due volte, quando militava nel Varese e con la compagine frentana, allenata allora da Baroni. Abile di testa dai corner, in carriera ha militato anche nell’Atalanta e nel Recreativo Huelva, compagine spagnola allora militante in Segunda division.
Ma la serie B non è assolutamente la Lega Pro, il tasso tecnico sarà diverso e ci vogliono giocatori con il carisma e l’abilità del danese per far raccogliere meno palle al portiere dalla rete.
Dire che il Novara ha una delle difese più forti della categoria non è un azzardo, ma saranno campo e tempo a dire la verità.
CENTROCAMPISTI – Due soli acquisti (ma di grande tecnica) per la zona centrale del campo azzurro: Francesco Signori e Nicholas Viola.
Il Novara aveva ufficializzato, dal Modena, le prestazioni di Francesco Signori due giorni prima del “calcio d’inizio” del mercato estivo, mentre il centrocampista calabrese a ridosso della partita di Tim Cup.
Nato a Milano nell’ottobre 1988, Signori è un giocatore di esperienza che si muove a suo agio in un centrocampo a tre come sarà quello del Novara. Il giocatore ha militato sempre in serie B ed il suo apporto sarà decisivo nella mediana azzurra. Come per Troest, anche lui in passato aveva segnato una rete al Novara quando militava nei “canarini” emiliani.
Nicholas Viola arriva da Terni dove ha giocato due stagioni (con Toscano e Tesser) in prestito dal Palermo ed è utilizzabile come regista oppure come fantasista. Abile dai calci piazzati (vedere il gol contro L’Aquila in Tim Cup), il suo talento servirà a portare fosforo in mezzo al campo.
Nella giornata di lunedì invece hanno rescisso il contratto Lorenzo Galassi e Crocifisso Miglietta: il primo era arrivato a Novara nell’estate 2011 ma a parte le due (buone) partite stagionali contro Giana Erminio e Monza, è sempre stato girato in prestito (da gennaio era all’Olhanense, serie B portoghese), mentre “Criss” è giunto in Piemonte al seguito del suo mentore Toscano, ma a parte le prime partite (con Buzzegoli infortunato) giocate da titolare, il mediano classe 1981 non ha mai convinto ed in alcuni frangenti è stato fischiato anche dal pubblico. Galassi attualmente è senza contratto, mentre per Miglietta la nuova destinazione è il Parma Calcio 1913, in Serie D.
Niccolò Bianchi, poco dopo l’inizio del ritiro, è stato prestato alla Cremonese e tornerà alla base il prossimo 1° luglio.
Una nota di merito la merita Paolo Faragò: il centrocampista di Catanzaro (alla sua 14a stagione azzurra) lo scorso 13 luglio ha vinto, in Corea del Sud, la medaglia d’oro con la compagine nazionale universitaria. Il classe 1993 è stato uno dei più impiegati da mister Massimo Piscedda, nonché uno dei protagonisti della vittoria. Per la prima volta, un giocatore del Novara ha vinto una medaglia d’oro in una competizione giovanile di livello mondiale.
ATTACCANTI – In attacco, durante il mercato estivo, sono arrivati sotto la Basilica di san Gaudenzio Roberto Rodriguez ed Andrej Gălăbinov.
Fratello del più celebre Ricardo (in forza al Wolfsburg e già nel mirino del Real Madrid), è svizzero ma di origine spagnola ed è stato prelevato dal San Gallo, club militante nella Super Lig elvetica e con il quale ha anche giocato alcune partite in Europa League. Classe 1990, lotterà per una maglia da titolare con gli altri punteros azzurri, anche se potrebbe svolgere il ruolo di vice Corazza.
Bulgaro di Sofia, Gălăbinov è la nuova prima punta azzurra. Arrivato in Italia nel 2004 al seguito del padre allenatore di pallavolo, ha militato in molte squadre di Lega Pro (Lumezzane, Sorrento e Gubbio) ed in serie B ha vestito le maglie di Avellino e Livorno. Con la maglia dei “lupi” irpini ha anche segnato al Novara il gol del momentaneo vantaggio campano il 25 gennaio 2014 (partita finita poi 2 a 1 per gli azzurri). La sua stazza ed il suo senso del gol lo hanno reso il capocannoniere delle partite estive, siglando due triplette consecutive contro Como (trofeo “Facchetti) ed Omegna.
Non è assolutamente un nome nuovo per il Novara, ma rimane comunque un nuovo acquisto nel senso vero del termine quello di Simone Corazza, in quanto l’attaccante friulano è stato ceduto a titolo definitivo dalla Sampdoria al Novara. “Cora-Cora” la scorsa stagione è stato uno degli artefici dei successi della squadra allenata da Domenico Toscano: il biondo attaccante classe 1991 ha siglato il primo gol stagionale (in Tim Cup, a Latina), il primo gol al “Piola” (eurogol contro la Feralpi Salò) e l’ultimo gol in campionato, la rete al 73′ contro il Lumezzane che ha spedito il Novara in “paradiso” ed il Bassano Virtus a giocarsi la promozione in serie B attraverso i play off.
Dal Parma fallito, e quindi svincolato, è arrivato il talentuoso croato Antonio Lukanovic, classe 1996, che dovrebbe alternarsi tra la prima squadra e la Primavera di Giacomo Gattuso.
E’ rimasto al Novara, pronto a giocarsi le sue carte, il capitano della scorsa stagione, Felice Evacuo. L’attaccante di Pompei, a 33 anni compiuti, proverà a giocarsi le sue carte strappando al compagno bulgaro la maglia da titolare, o per lo meno dare il suo contributo anche a partita iniziata. Nella sua ultradecennale carriera, l’attaccante campano sta affrontando la sua terza stagione in serie cadetta, lui che ha giocato quasi esclusivamente in Lega Pro (andando nelle ultime dieci stagioni ben nove volte in doppia cifra, come a Novara lo scorso anno) e in molte squadre del centro-sud. La piazza lo adora e lui “contraccambia” con tante reti.
E’ stato ceduto in prestito alla Robur Siena anche Alberto Libertazzi.
Attualmente sono fuori rosa Flavio Lazzari, Christian Jidayi e Gustavo Vagenin.
LE PARTITE ESTIVE – La prima amichevole Evacuo e compagni l’hanno disputata il 26 luglio proprio a Granozzo con Monticello, affrontando il Borgomanero, compagine novarese di Eccellenza, battendolo 4 a 0.
Tre giorni dopo, i Baroni boys sono “volati” a Clusone, nella Bergamasca, per affrontare l’Atalanta: 3 a 3 il punteggio finale, con iniziale vantaggio azzurro e poi tris nerazzurro. Gli azzurri sono usciti tra gli applausi dal centro sportivo di Clusone in quanto non era facile rimontare due reti ad una squadra di serie A in appena venticinque minuti e con appena undici di preparazione alle spalle.
Nel mese di agosto, il Novara ha giocato tre amichevoli ed un triangolare: ad Omegna, il 25 agosto, contro la compagine rossonera vincendo 9 a 0 al “Liberazione” e le due casalinghe consecutive (29 agosto pomeriggio e la mattina del giorno dopo) contro Como e Varesina, squadra di serie D di Venegono Superiore: pareggio 1 a 1 con i lariani e vittoria 2 a 0 contro…i varesini.
Il triangolare appena accennato è stata la seconda edizione del trofeo “Giacinto Facchetti”, disputato a Ponte Lambro, nel Comasco, contro Olginatese e Como. Il trofeo è andato al Novara che ha sconfitto ai rigori i bianconeri lecchesi (1 a 1 al 45′), mentre ha avuto la meglio sui lariani per 3 a 2 con tripletta di Galabinov.
L’ultima amichevole pre-campionato i biancoblu’ l’hanno giocata ieri contro il Borgosesia, altra compagine del girone dilettantistico piemontese. Il risultato è stato di 1 a 1 con vantaggio dell’ex Novara Luca Piraccini e pareggio quasi allo scadere del tempo regolamentare di Felice Evacuo.
Il Novara non ha solo giocato amichevoli, ma anche due partite ufficiali, in Tim Cup: domenica 9 agosto gli azzurri hanno battuto, nel secondo turno, 5 a 0 L’Aquila con reti di Signori, Viola, Gonzalez e doppietta di Evacuo, mentre domenica 16 agosto il Novara è stato di scena al “Friuli” dove ha affrontato l’Udinese. I bianconeri hanno vinto 3 a 1, con gol novarese di Buzzegoli (gol del momentaneo 2 a 1), passando il turno.
FRANCESCO VICARI CONVOCATO IN UNDER 21– Come tutti sapranno, il settore giovanile del Novara Calcio è uno dei più floridi d’Italia e anche la scorsa stagione si è dimostrato all’altezza della situazione, con la vittoria del campionato nazionale Berretti (bis come nel 2010) ed in quello Allievi Lega Pro. La squadra allenata da mister Terni ha poi perso la finale di Supercoppa contro la Roma, vincitrice tra le squadre di A e B, per 1 a 0 a Chianciano Terme.
La scorsa stagione, come detto, molti giovani hanno giocato in prima squadra costantemente ed il migliore è stato senza dubbio Lorenzo Dickmann, classe 1996, titolare per oltre 2/3 di stagione con all’attivo due reti in campionato, contro Alessandria e Torres.
Ma il vero fiore all’occhiello di tutto il vivaio azzurro è Francesco Vicari: dopo diverse convocazioni nella Under 20 di mister Alberigo Evani, dove è stato anche capitano (militando, tra l’altro, in Lega Pro), per il centrale romano è arrivata la convocazione con la Under 21 di Luigi di Biagio. Vicari ha avuto la possibilità di andare in ritiro con i più forti giovani italiani del momento come Simone Scuffet, Alessio Romagnoli, Daniele Rugani, Danilo Cataldi e Federico Bernardeschi.
Il centrale classe 1994 ha debuttato contro l’Ungheria il 12 agosto dal 1′ e ora è stato nuovamente convocato per la partita dell’8 settembre contro la Slovenia che si terrà al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia valevole per le qualificazioni agli Europei di categoria che si terranno fra due anni in Polonia.
Per la prima volta nella storia del Novara, un suo tesserato ha giocato nella maggiore selezione giovanile nazionale.
LA PENALIZZAZIONE DI DUE PUNTI IN CLASSIFICA– Per la seconda volta nella sua storia recente, il Novara inizierà la stagione con una penalità: come all’inizio della 2012/2013 (iniziali -4 per il filone calcio-scommesse), gli azzurri inizieranno la stagione con punti in meno in classifica, due. La decisione, del resto attesa, è arrivata il 24 luglio scorso con il Tribunale federale nazionale che ha deciso di infliggere due punti al Novara per le violazioni sul pagamento delle ritenute Irpef. Massimo de Salvo, inoltre, è stato inibito per tre mesi. Essendoci dei precedenti, si pensa che durante il corso della stagione i punti potrebbero essere restituiti. Nello scorso campionato, come tutti i tifosi novaresi ricorderanno, il Novara ebbe ben 8 punti di penalità il 15 aprile, poi ridotti a tre punti tredici giorni dopo.
Vincendo già domenica il “meno” sarebbe…azzerato.
LA PRIMA DI CAMPIONATO – Domenica, appunto, alle ore 15 il Novara debutterà in campionato al “Piola”. Avversario, il Latina di mister Mark Iuliano. Ironia della sorte, se il Novara fosse stato riammesso in serie B la scorsa stagione, alla prima giornata avrebbe incontrato proprio il Latina nell’impianto di viale Kennedy.
Per la seconda volta gli azzurri affronteranno la compagine pontina in casa: il primo match venne disputato il 9 novembre 2013 e terminò 2 a 2, con doppietta di Jonathas nel primo tempo e reti di Rubino (di testa) e Lepiller, con un grande gol di destro da fuori area, nella ripresa.
I nerazzurri pontini hanno iniziato male la stagione ufficiale, venendo estromessi già al secondo turno di Coppa Italia dal Pavia, militante in Lega Pro, per 1 a 4. Si era vociferato di un cambio di tecnico, con Mario Somma pronto a subentrare a Iuliano, ma il presidente del Latina, Pasquale Maietta, ha deciso di continuare con l’ex difensore cosentino in panchina. Arbitro dell’incontro sarà Lorenzo Illuzzi della sezione AIA di Molfetta.
Nel frattempo, la campagna abbonamenti si conclude oggi pomeriggio: dal titolo “Il tuo è un posto speciale”, è durata sessantasei giorni e ha visto staccare quasi 2.100 tessere.
UN PARERE – Il Novara Calcio che esce da questa sessione di calciomercato è un Novara Calcio consapevole di essere una squadra che sulla carta ha tutte le chance per affrontare un tranquillo campionato cadetto, anche se le altre squadre si sono rinforzate molto e daranno filo da torcere non solo per le posizioni di vertice, ma anche per la zona salvezza.
La Lega B non è un campionato semplice, è un campionato tecnico, lungo ed impegnativo, visto che ci saranno ben tredici trasferte dall’Emilia in giù e, a parte Vercelli e Como, le “vicine” superano abbondantemente i centocinquanta chilometri.
La rosa in mano a Baroni è un mix di giovani (tredici giocatori sui ventotto totali sono nati negli anni Novanta), di gente di esperienza (da Ludi a Garofalo, da Pesce a Faragò a Buzzegoli) di calciatori di categoria (da Troest a Poli, da Faraoni a Galabinov).
Nella rosa attuale del Novara ci sono ancora nove superstiti della nefasta retrocessione del 13 giugno 2013 (Vicari, Ludi, Pesce, Buzzegoli, Gonzalez, Faragò, Manconi, Lazzari e Beyè). A parte Lazzari (che è infortunato e attualmente è fuori rosa), tutti cercheranno di vendicare quella strana stagione che, nonostante una rosa sulla carta pronta a giocarsi i play off, è riuscita a vincere una sola partita in trasferta ed è naufraga nel doppio confronto play out contro il Varese, nel frattempo fallito e che è ripartito dall’Eccellenza lombarda. Tutti questi giocatori sono rimasti in Lega Pro per far tornare il Novara nella serie che gli compete e si pensa che tutti questi giocheranno il campionato con il coltello tra i denti.
La tifoseria è fiduciosa verso squadra e società: la serie B, secondo tanti, è la giusta collocazione del Novara nel calcio italiano e l’obiettivo principale sarà il mantenimento della categoria.
Sono passati 119 giorni dalla vittoria di Lumezzane e la Novara calcistica ha fame di calcio e di partite da tre punti.