L’eterno Rubino salva il Novara da una sconfitta immeritata. Squadra tonica ma arbitraggio da rivedere

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by Simone Balocco

Raffaele RubinoQuando il Novara si preparava (immeritatamente) alla sua quarta sconfitta consecutiva e i tifosi si stavano preparando alla mesta uscita dal “Piola”, Pablo Gonzalez crossa in area e Raffaele Rubino di testa insacca alla sinistra del portiere Campagnolo. All’89’ il Novara pareggia, illudendo il Cesena. Per il numero 9 azzurro, al debutto assoluto stagionale, rete numero 78 con la maglia del Novara, a 5 reti da Silvio Piola, secondo cannoniere storico azzurro.

La partita ha avuto un’ottima cornice di pubblico con la fusione, solo per il match di ieri, tra il centrocurva e il rettilineo verso la curva Nord per unire i tifosi più accesi. Allo stadio, quasi 4.700 spettatori.

Al “Piola” arrivava un Cesena lanciato che contava di spingersi al secondo posto, dando filo da torcere alla Virtus Lanciano, ed invece non ha impensierito più di tanto Kosicky e comapgni e, per la prima volta in stagione, la difesa azzurra è sembrata quadra e sicura. Ma gli occhi erano tutti per gli undici che sono scesi in campo. I ragazzi di Aglietti arrivavano da una settimana di ritiro, con silenzio stampa annesso, e il mister ha deciso di cambiare anche modulo: dal solito 4-3-3 al 4-4-2, con Pesce terzino sinistro.

Il tecnico toscano ha schierato Kosicky in porta, sulle fascie Salviato a destra e Pesce a sinistra, in mezzo capitan Ludi e Mori, a centrocampo Marianini, Faragò, Buzzegoli e Lazzari, davanti Gonzalez e Comi. Mister Pierpaolo Bisoli ha schierato un 4-4-2 con Campagnolo in difesa dei pali, i quattro difensori Capelli, Consolini, Cascione e Renzetti, i centrocampisti Volta, Tabanelli, Coppola, Krajnc e davanti la temibile coppia Succi-Defrel. In panchina, tra i bianconeri emiliani, due ex Novara della serie A, Pablo Granoche e Achille Coser. Arbitro dell’incontro, il signor Raca della sezione di Foggia. Da Cesena, circa venti tifosi.

Pronti-via e punizione dal limite per gli ospiti che calciano sulla barriera. Ci prova Faragò all’11’ con un tiro da fuori che Campagnolo para in due tempi. Gli azzurri sono scesi in campo con un piglio diverso (sembra) rispetto alle ultime prestazioni ed impensieriscono gli avversari. Anche il Cesena prova a dire la sua anche se fino al 25′ le squadre hanno tentato entrambe di passare in vantaggio, ma sia Campagnolo (su Marianini al 16′ e Gonzalez al 27′ per la testa di Buzzegoli) che Kosicky (al 13′ cross di Succi per la testa di Defrel e la punizione, al 20′, di Renzetti che capitan Ludi respinge) non temono di raccogliere la palla alle loro spalle.

Al 28′ il Cesena passa in vantaggio: mischia in area, palla che arriva a Cascione che davanti a Kosicky non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Peccato che il numero 34 romagnolo tocchi con la mano la palla, “aggiustandosela” per la conclusione, ma l’arbitro e i suoi collaboratori convalidano tra le vibranti proteste dei giocatori (e del pubblico di casa). Per il Novara la paura che nonostante il ritiro, il nuovo schema e l’apporto dei tifosi, sia un inizio di stagione simile a quello dello scorso anno.

Al 33′ ci prova il Novara da un calcio d’angolo che Salviato colpisce di testa mandando la palla molto sopra la traversa. Al 35′ Pesce, uno dei migliori in campo, si fa ammonire per un fallo intenzionale su Tabanelli: il ragazzo di Latina era diffidato e salterà la difficile trasferta di Crotone.

Dal 38′ al 45′ ci prova Lazzari con due bei tiri calciati di potenza, ma che la difesa cesenate devia in angolo. Il numero 20 azzurro è ancora una volta il migliore del Novara e meriterebbe il gol. Dopo un minuto di recupero, Raca manda i 22 a prendere il “solito” the caldo.

Sebbene siano in svantaggio, gli azzurri hanno avuto molte più occasioni degli avversari e sono sembrati molto più concreti, sebbene Gonzalez ed in particolare Comi non hanno avuto lo spunto vincente. Per l’attaccante arrivato dalla Reggina, altra partita insufficente.

La ripresa di apre subito con un cambio per Bisoli: dentro Almici per Consolini. Il Cesena anche se in vantaggio, prova a difendersi impedendo ai ragazzi di Aglietti di concludere a rete.

Al minuto 53 secondo cambio ospite: fuori Cascione zoppicante, dentro de Feudis. Anche il tecnico novarese pensa a dare inizio alla “giostra” dei cambi, perchè sa che non può permettersi di perdere questa partita, cercando comunque di non snaturare il modulo. Al 13′ fuori un buon Marianini per Marco Rigoni.

Dal 13′ alla fine si vedrà in campo solo il Novara: punizione di Buzzegoli poco dopo il cambio e Salviato di testa che mette in crisi Campagnolo che smanaccia in corner; Pesce con un tiro da fuori che il numero 22 para con poca intensità; pochi secondi dopo ci prova anche Gonzalez che con un bel tiro di sinistro vede Campagnolo pronto alla parata. In un minuto, il Novara ha fatto gli stessi tiri in porta fin lì fatti dal Cesena. Eppure gli ospiti sono in vantaggio.

E’ ancora il Novara a spingere e a cercare il pareggio, prima con Buzzegoli con un tiro da fuori e poi Rigoni che imbecca Lazzari, ma ancora una volta Campagnolo para.

Al 70′ secondo cambio azzurro: cambio tecnico, fuori Lazzari per Lepiller. Aglietti sa che può pareggiare e schiera la “corazzata”.

Al 35′ terzo e ultimo cambio per Bisoli: fuori Succi, dopo una botta presa poco prima in area, per l’ex Granoche. Ma al 36′ l’episodio-sostituzione che cambia l’inerzia della partita: fuori uno spento Comi per il debutto stagionale di Raffaele Rubino. Il numero 9 barese è stato “chiamato” da tutto lo stadio e il suo ingresso è stato accolto da un boato.

Lepiller, che sembra ripresosi dall’infortunio della primavera scorsa, ci prova per ben due volte ad impensierire Campagnolo, soprattutto al 37′ quando di destro calcia e la palla si “schianta” contro la traversa. I tifosi azzurri dopo questo legno iniziano a mettersi le mani nei capelli dando la colpa alla sfortuna, maledicendola.

Ancora l’attaccante francese ci prova al 42′, ma ancora una volta Campagnolo para, ancora una volta.

Ma proprio quando la partita sembra terminare e il freddo (dentro ai tifosi) salire, il pareggio azzurro: cross di Gonzalez e Rubino di testa insacca. 78° gol in maglia azzurra per l’eterno attaccante e giocatori sotto il “curvilineo” a prendersi gli applausi dei tifosi.

Raca concede cinque minuti di recupero e il Novara ci crede, ma va bene così: dopo tre sconfitte consecutive e dopo quattro partite senza segnare una rete, gli azzurri colgono un pareggio che vale oro e muovono leggermente la classificia. Per il Cesena, operazione aggancio secondo posto fallito.

Finalmente il Novara è tornato il Novara che tutti i tifosi volevano: solido, con poche sviste in difesa e attivo in attacco. Ovviamente un punto in quattro partite non è molto incoraggiante, ma fa spogliatoio e fa forza.

Il cambio di schema e lo spostamento di Pesce in difesa ha dato ad Aglietti la possibilità di giocare con un centrocampista di ruolo in più, favorendo le incursioni in avanti. Dopo tante partite si sono visti dei cross da destra, solo che la palla non aveva proprio voglia di entrare.

E’ dovuto entrare un “ragazzino” di quasi 36 anni a raddrizzare una partita che sembrava persa. E invece Rubino come al solito si è fatto trovare pronto proprio nel momento più difficile della stagione ma lui come sempre ci mette anima, cuore e…testa.

Tra i migliori in campo, senza dubbio Rubino, Lazzari, Marianini e Pesce. La difesa è stata messa in pochissime occasioni in difficoltà. Il cambio con Rubino ha sancito una pesante bocciatura per Comi (che ha 14 anni in meno di “Lele”).

L’11° turno di conclude questa sera con Cittadella-Avellino, mentre la serie cadetta ritorna in campo venerdi 1° novembre, con il Novara che farà visita ad un Crotone davvero in una forma eccezionale, che ha battuto 2 a 3 la Ternana al “Liberati”. Non sarà della partita Pesce, ma torneranno a dispozione Perticone (dopo il turno di squalifica), Nava, Potouridis e Bastrini.