by Simone Balocco
Classifica di Lega B corta, cortissima: tra le due squadre al terzo posto (Spezia e Bari) e le due squadre all’ottavo posto (Novara e Virtus Entella) ci sono solo tre punti, ma gli azzurri se non riprenderanno a vincere potrebbero scendere ancora in classifica e perdere l’ultimo treno play off a disposizione. E sarebbe un grossissimo peccato dopo aver fatto un girone di andata importante.
Lo Spezia vince 1 a 0 in casa contro gli azzurri e si conferma la squadra più in forma di questo campionato. Agli aquilotti liguri basta un gol di Emanuele Calaiò al minuto 8 del primo tempo (su assist di Piccolo) in mezza rovesciata per dare i tre punti, pesantissimi, ai suoi. Calaiò si conferma ancora uno spauracchio per il Novara, avendo segnato il terzo gol contro gli azzurri dopo i gol messi a segno quando vestiva la maglia del Siena. Lo Spezia ieri ha fatto una partita accorta, ben organizzata e con alcuni spunti interessanti da parte dei suoi attaccanti, in particolare Piccolo.
Ed il Novara? Novara che perde la sua settima partita in trasferta (la undicesima nel complesso) e che, come detto, scivola dal terzo posto di domenica all’ottavo, anche se a tre punti dal gradino più basso del podio, quello migliore come posizione play off. Brutta la partita dei ragazzi di Baroni che sono incappati in un pomeriggio negativo , disputando una delle peggiori partite fuori casa della stagione. In casa azzurra trapela comunque ottimismo, in quanto la classifica è molto corta, ma in ogni caso a oggi mancano sette partite alla conclusione del torneo (quattro in casa, tre fuori) e Gonzalez e compagni dovranno raccapezzarsi onde evitare di vedere i play off dal divano di casa.
Novità in difesa per gli azzurri: Lorenzo Dickmann al debutto dal 1′ come terzino sinistro complice l’infortunio di dell’Orco (quattro settimane out il difensore ex Ascoli). In porta David da Costa, difesa con Marco Davide Faraoni e Dickmann esterni con Magnus Troest ed Andrea Mantovani in mezzo; linea mediana di centrocampo affidata a “Nico” Viola e Federico Casarini, con Andrej Galabinov terminale offensivo con dietro i “falsi trequartisti” Paolo Faragò e Simone Corazza esterni con Pablo Andres Gonzalez al centro. Mimmo di Carlo ha “piazzato” un 4-3-2-1 con Chichizola in porta; difesa con Terzi, Valentini, de Col e Migliore; centrocampo con Errasti, Sciaudone e Pulzetti, con Calaiò unica punta supportato da Catellani e Piccolo. Arbitro dell’incontro è stato il signor Serra di Torino. Stadio spezzino con una buona cornice di pubblico, con poco più di un centinaio di tifosi arrivati dalla città di san Gaudenzio.
I primi cinque minuti sono stati di grande ritmo, con lo Spezia più pericoloso rispetto agli ospiti. E all’8′ lo Spezia è passato in vantaggio: spunto di Piccolo per Sciaudone che colpisce il palo pieno. La palla è tornata fuori dall’area dove è stata intercettata ancora dall’ex Lanciano che ha crossato in mezzo. Palla arrivata a che Calaiò che in mezza sforbiciata di sinistro ha battuto da Costra. Vantaggio ligure e nono gol per l’attaccante napoletano.
Novara che ha cercato la quadra e di ritornare in partita, ma senza impensierire Chichizola.
Nello Spezia è stato molto vivo Catellani (che al 30′ ha sbagliato da posizione ravvicinata), ma Piccolo è stato il giocatore più in palla di tutta la squadra ligure3: il fantasista napoletano si è dimostrato una vera spina nel fianco per Dickmann.
Novara in difficoltà ma capace di farsi vedere nella trequarti bianconera con alcuni spunti di Faragò e Gonzalez.
Ripresa che si è aperta con un cambio azzurro: fuori Dickmann per Garofalo. Il terzino campano (uno dei tre ex dell’incontro) si è preso la fascia sinistra spostando Faraoni a destra.
Al 51′ Galabinov è stato ammonito per simulazione: l’attaccante bulgaro è stato toccato fuori area, ma il numero 16 di Sofia ha accentua molto la caduta e Serra non ha esitato ad estrarre il cartellino giallo. Un minuto dopo, scontro tra Gonzalez e Terzi: l’attaccante azzurro ha alzato troppo la gamba sull’avversario, con il capitano spezzino che spinge a terra l’avversario. Serra ha fischiato il fallo in favore dei padroni di casa poiché è stato Gonzalez a commettere per primo il fallo.
Al 57′ primo cambio dello Spezia: fuori Calaiò per una botta alla schiena e dentro Situm. Due minuti dopo anche Baroni è corso ai ripari: fuori uno spento Corazza per Nadarevic.
La mezzora di gioco nella ripresa ha visto il Novara subire l’iniziativa spezzina, anche se al 67′ il Novara ha avuto la possibilità di pareggiare: Gonzalez ha preso palla nella trequarti spezzina su assist di Faragò, ha scartato tre avversari ma davanti a Chichizola ha sbagliato clamorosamente. Si pensava ad una trattenuta sull’argentino che cade, ma per Serra non ci sono stati gli estremi per il “rosso” per Terzi ed per il rigore per il Novara.
Al 68′ terzo cambio Novara: dentro Evacuo e fuori Galabinov e cinque minuti dopo di Carlo ha tolto Pulzetti per Čanađija. All’83’ terzo cambio spezzino con Catellani che ha lasciato il campo il giovane nigeriano Okereke.
La partita si è chiusa con quattro minuti di recupero e proprio al 49′ c’è stato un fallo netto su Nadarevic che ha reclamato. Serra invece non concede la punizione ma ha mandato tutti spogliatoi.
Passo indietro per il Novara rispetto alle partite contro Brescia e Salernitana e classifica che si fa ora complicata: due punti nelle ultime quattro partite sono pochi per chi aspira a lottare per i play off, ma c’è da dire che il Novara è incappato in un pomeriggio negativo contro una squadra che merita di occupare (ora) il terzo posto in classifica.
Difficile trovare il migliore in campo tra gli azzurri, visto che nessuno ha raggiunto la sufficienza. Le giornate negative capitano a tutti, anche ad una squadra che fino a questo punto del torneo si meriterebbe di giocarsi la possibilità di lottare per il salto di categoria., ma che dovrà cambiare passo a partire da sabato prossimo.
Mancano ora sette giornate, sette partite difficili: il Novara dovrà scrollarsi di dosso le tossine negative del “Picco” e da domani, con il primo allenamento settimanale, dovrà mettersi sotto perché la prima finale sarà contro un Livorno con una classifica molto negativa che verrà al “Piola” per coprirsi e cercare di strappare almeno un punto. Un punto che agli azzurri non basterà, visto che sabato contro gli amaranto sarà d’obbligo vincere. In caso contrario, il Novara potrebbe addirittura uscire dai play off se le avversarie dirette dovessero vincere.
Ma da qua a sabato prossimo ci sarà tutto il tempo per riflettere e ripartire di slancio.