di Simone Balocco
Non c’è nulla da eccepire: il successo di “LOL-Chi ride è fuori” è stato devastante. Il game show trasmesso da Prime Video, diviso in sei puntate, è piaciuto e, già un minuto dopo il termine del programma, gli spettatori hanno iniziato sui social a fare il countdown in attesa di una nuova edizione scrivendo i nomi dei loro comici preferiti che vorrebbero partecipassero. Seconda edizione per ora non in cantiere ma che, visto il successo della prima, tutti vorrebbero ci fosse.
Ed il successo del programma lo si è visto dal fatto che, ad esempio, l’hashtag #Lolchiridefuori, gli innumerevoli post, i tweet, i retweet ed i vari meme con i protagonisti del programma sono stati per tanti giorni in tendenza e le battute di questi stanno già entrando, piano piano, nel nostro parlato comune.
Ma facciamo un passo indietro: che cos’è “LoL-Chi ride è fuori”? Innanzitutto è un format nato in Giappone che è stato poi esportato in diverse parti del Mondo come Messico, Inghilterra, Germania, Australia, Francia e Spagna e che vede dieci comici chiusi in una sorta di salone-teatro per sei ore consecutive con lo scopo di non ridere ma far ridere gli avversari. E si perché il bello del programma è che chi viene sorpreso a ridere o a fare smorfie di sorriso viene espulso. “Viene sorpreso” perché nello spazio di interazione sono disseminate telecamere ovunque che seguono i partecipanti e che immortalano i loro movimenti e le loro azioni.
Per l’edizione italiana i dieci comici scelti sono stati Angelo Pintus, Katia Follesa, Stefano “Elio” Bellisari, Caterina Guzzanti, Michela Giraud, Ciro e Fru dei “The Jackal”, Luca Ravenna, Lillo e Frank Matano. Conduttore del programma è stato Fedez con l’aggiunta di Mara Maionchi. E proprio Fedez aveva il compito di vigilare dalla “control room” l’andamento della gara, promuovere interazioni tra i partecipanti, stanare chi rideva ed andare nella sala a mostrare al partecipante beccato a ridere il cartellino giallo per ammonirlo o il cartellino rosso per dirgli che era stato eliminato dal gioco e che doveva seguirlo nella “control room”. Ovviamente Fedez e la Maionchi potevano ridere (e hanno riso a crepa pelle), ma non chi era nella sala, pena ammonizione e poi espulsione.
Il vincitore della gara è stato Ciro Priello, uno dei comici napoletani membri del collettivo “The Jackal”. Al secondo posto si è piazzata Katia Follese e al terzo Caterina Guzzanti: questi tre comici sono stati gli unici a non essere stati espulsi durante le sei ore del game e la Guzzanti, del gruppo dei comici, è stata quella che ha riso ed interagito di meno, costringendo Fedez ad eliminarla rispetto a Priello e alla Follesa.
Ciro ha vinto i 100mila euro messi in palio dal programma e, come da regolamento, li ha dati tutti in beneficenza all’organizzazione Action Aid che da anni è supportata dal collettivo comico napoletano.
L’idea di “Lol” (acronimo di Lots Of Laugh, “grosse risate”) è stata interessante: mettere uno contro l’altro comici della vecchia e della nuova “scuola” (come li ha definiti Fedez ad inizio programma) e far in modo che questi facessero più battute possibili del loro repertorio e del loro stile in maniera tale che gli avversari ridessero e si eliminassero con le loro stesse mani (anzi, risate).
Il primo ad essere eliminato è stato Fru, seguito da Luca Ravenna e, a sorpresa, Angelo Pintus. E proprio il comico si fregato con le sue stesse mani ridendo dopo una battuta che ha rivolto a Michela Giraud mentre lui e la Follesa stavano parodiando la famosa scena del ristorante di “Harry ti presento Sally”: Pintus, che stava interagendo con la voce di un suo cavallo di battaglia (Antonino Cannavacciuolo) è scoppiato lui stesso a ridere, conscio di aver fatto una battuta fortissima.
Tutti i partecipanti hanno messa in scena, come detto, il meglio del loro talento: la Follesa ha fatto “Barbie tris di primi”, la Guzzanti “Pippa Amazon”, la “stagista” e “Miss Italia”, Ciro la “nonna”, Pac-man ed il balletto con il “terzo braccio”, Pintus la sua mimica e le parodie del trio Pizzul-Ibrahimovic-Cannavacciolo, la Giraud con la sua comicità sessualmente esplicita (ma mai volgare). Chi ha fatto vedere poco sono stati Fru e Ravenna, anche perché sono stati i primi due eliminati e hanno potuto dare poco al programma.
I tre vincitori morali, secondo il pubblico e visto il loro successo sui social, sono stati Lillo, Frank Matano ed Elio.
Lillo, parte del duo comico “Lillo & Greg”, ha portato in scena la sua semplicità e la sua verve comica surreale che è piaciuta a tutti, sia ai partecipanti sia al pubblico a casa che ha potuto gustare (ridendo ovviamente) le performance di “Posaman”, il supereroe che non ha poteri se non il mettersi in una posa diversa ogni volta che viene chiamato, lo sketch dove si traveste da qualcuno e che al termine diceva uno stupito “So’ Lillo” rassicurando tutti che era lui nonostante il travestimento, oppure il mago o il cantante. Ma la barzelletta di “Gino l’asterisco” diventato un “punto” dopo aver messo il gel che ha rischiato di non entrare alla festa di soli asterischi è stato un momento top delle sei ore del programma.
Matano, il primo concorrente ad entrare nella casa-teatro, ha colpito tutti con le sue battute e per il fatto che sudava tanto. Ma di lui sono piaciute il fatto che scappasse per non pensare alle battute degli altri comici, il groan tube (il bastone fluorescente rumoroso usato dal comico campano durante la sua permanenza del programma) e “Acimrof”, l’uomo formica.
Ma il vero protagonista è stato senza dubbio Elio. Presentatosi sin dal primo istante dentro un quadro della Gioconda con lui con i capelli lunghi neri ed il sorriso della Mona Lisa, il leader degli Elio e le Storie Tese, è stato il vero mattatore. I motivi sono stati semplici: la sua mimica facciale, il suo modo di parlare (che lo contraddistingue da sempre), il suo modo di porsi e di interagire. E rimarranno nell’immaginario collettivo il suo “tip tap lungo”, il flauto traverso suonato con una sola nota, il “wc hybrid” e l’uso di un microfono che deforma la voce facendo un suono comico incredibile. E proprio con questo microfono ha “provocato” l’eliminazione di Frank Matano, seguendolo per la casa-teatro con l’intento di farlo ridere. E proprio la sfida Matano-Elio a colpi di battute e controbattute è stato il punto forte. Almeno fino all’eliminazione dello stesso Frank Matano che, alla fine, ha posto fine alla sua partecipazione al programma scoppiando a ridere dopo che Elio non la smetteva di seguirlo per la casa storpiando la sua voce con il microfono.
Non male è stata anche la performance di Fedez e di Mara Maionchi. I due host, già giudici di due edizioni di X Factor (dove in cinque c’era anche in giuria Elio), si sono mossi bene durante il corso del gaming, ridendo come matti dalla “control room”. La Maionchi inoltre, nella parte finale del programma, quando i concorrenti da dieci erano diventati tre, è “scesa in campo” con la sua verve ed il suo linguaggio schietto e sincero per cercare di farli ridere. Non riuscendoci, purtroppo (o per fortuna).
Gli aggettivi per “Lol” tra la prime quattro puntate (caricate su Amazon Prime giovedì 1 aprile) e la premiazione di Ciro con il selfie collettivo di Pintus si sono sprecati: geniale, irriverente, piacevole, fresco, coinvolgente. E proprio l’essere stato coinvolgente ha fatto breccia tra gli spettatori che hanno tifato affinché i comici venissero eliminati perché non c’è cosa più bella che nel vedere la gente che vuole ridere ma che non può farlo perché costretta.
I social network, da diverso tempo “giudici” di ogni cosa che accade nel Mondo e in televisione, si sono innamorati di “Lol”, con la nascita di gruppi a tema, meme a iosa con protagonisti (soprattutto) Elio e Lillo e tutti gli iscritti che oramai quando scrivono post usano le battute dei comici durante il corso dei programmi.
Non c’è che dire: “Lol” ha funzionato. Ora basta solo attendere la seconda edizione. La terza. La quarta. Con buona pace di chi ha criticato il programma perché non lo faceva ridere: magari a Gino Bramieri un programma del genere sarebbe piaciuto moltissimo.
immagine in evidenza tratta da www.primaonline.it