L’UE punta alto su energia e connessione

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L’UE punta alto su energia e connessione

di Caterina Zadra

Grandi investimenti a progetti europei negli ambiti elettricità, reti intelligenti, gas e infrastrutture transfrontaliere. Incentivi per le iniziative che valorizzano la solidarietà tra i Paesi e l’innovazione tecnologica.

Gli obiettivi che l’UE intende sostenere sul fronte energia sono molteplici e variegati. Si va dall’aumento della competitività, tramite la promozione dell’integrazione nel mercato interno dell’energia e l’interoperabilità transfrontaliera delle reti dell’elettricità e del gas, al rafforzamento della sicurezza dell’approvvigionamento dell’Unione. Dall’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili e dallo sviluppo di reti energetiche intelligenti,  all’eliminazione delle strozzature energetiche, fino ad arrivare allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente.  L’Europa può infatti contare su una base industriale molto competitiva, ed è già un leader globale in diversi settori. Nel lungo periodo potrà mantenere le posizioni solo attraverso una forte e veloce digitalizzazione dell’industria in aree quali la manifattura avanzata, la smart Energy, la guida automatizzata e l’e-health e una mirata campagna globale sull’energia.

Il piano di finanziamento dei progetti energetici, spiega Bruxelles, mira a consentire la nascita di iniziative di interesse comune. In particolare, punta a sostenere i progetti infrastrutturali che presentano significativi vantaggi per la società e garantiscono una maggiore solidarietà tra gli Stati membri, ma che non ricevono finanziamenti adeguati dal mercato. Particolarmente importanti sono naturalmente i criteri di attribuzione delle sovvenzioni, che tendenzialmente arrivano al 50% dei costi totali del progetto, arrivando fino a coprire il 75% di progetto nel caso in cui vengano accentuati aspetti quali la solidarietà tra i Paesi UE e l’innovazione tecnologica.Rientrano tra i parametri di valutazione la scadenza rispetto alla fase di sviluppo del progetto, la dimensione transfrontaliera dell’azione, la portata dell’esternalità positiva, la solidità del piano di attuazione, il doppio carattere di priorità e urgenza e altri parametri. La roadmap per l’assegnazione dei finanziamenti prevede la consultazione del Comitato Cef a gennaio 2019 e la decisione definitiva dei progetti a febbraio 2019, quando è prevista anche la firma sugli accordi di investimento.

Fonti:
corrierecomunicazioni.it
 repubblica.it