Dal 29 Luglio 2016 le unioni civili sono diventate realtà. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 175 del 28 Luglio il Decreto ponte che disciplina le modalità per la tenuta dei registri nell’archivio dello stato civile, in attesa dei regolamenti attuativi previsti dalla legge 76/2016.
Gli undici articoli del decreto consentono a due persone maggiorenni anche dello stesso sesso di unirsi civilmente da subito. La legge non prevede, invece, l’obiezione di coscienza (un apposito emendamento è stato bocciato dal Parlamento). L’obiezione di coscienza si trasformerebbe in omissione di atti d’ufficio, secondo l’articolo 328 del codice penale.
«Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o d’igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa».
Apprendiamo dagli organi di stampa il rifiuto del Sindaco di Novara, avvalendosi dell’obiezione di coscienza che ripetiamo, non è prevista, a celebrare le unioni civili. Sempre a fonte stampa si dichiara in disaccordo con la legge ritenendola inutile e, pertanto, non sarà lui a celebrare queste unioni.
Eppure abbiamo ascoltato il Sindaco di Novara, giurare sulla Costituzione, ed in quell’occasione disse testualmente: “Sarò il sindaco di tutti”. Signor Sindaco siamo tutti uguali come cittadini o ci sono cittadini più uguali degli altri? Il testo legislativo fa riferimento a ufficiali di stato civile. Questa definizione si estende anche ai Consiglieri Comunali. Per tanto i Consiglieri Comunali del MoVimento5Stelle, nel rispetto della legge e dei diritti, dichiarano fin da subito la propria disponibilità a celebrare le unioni civili. Siamo al servizio dei cittadini e della legge.
Cristina Macarro
Mario Iacopino
Paola Vigotti