Marco Zunno, il nuovo che avanza in casa Novara

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di Simone Balocco

La Treccani alla voce “talento” riporta, testualmente, “ingegno, predisposizione, capacità”.

I calciatori, quelli bravi, sono intrisi di talento. Molti diventano top player, altri buoni giocatori, altri hanno oneste carriere, altri si perdono e altri vivono di rimpianti al motto di “ah se avessi avuto un’altra testa!” (forse destabilizzati da quel troppo talento che la Dea Eupalla ha dato loro).

In casa Novara, negli ultimi undici campionati, molti giocatori del settore giovanile azzurro sono riusciti a debuttare in prima squadra: si è partiti con il tedesco Mattia Maggio, primo giocatore del vivaio azzurro a debuttare in prima squadra in Serie A dopo oltre cinquantacinque anni (era il 13 maggio 2012 e l’allora attaccante numero 16 debuttò niente meno che a San Siro contro il Milan giocando gli ultimi scampoli di partita) e si è arrivati agli ultimi debuttanti (finora) in questa stagione, Vittorio Pagani e Mattia Tordini.

Il Novara di quest’anno, in cerca della definitiva salvezza quando mancano ancora sei partite alla fine del campionato, ha visto una stagione simile alle montagne russe: un inizio importante poi quattordici partite senza vittoria tra la settima e la ventunesima giornata (sette punti su 42), l’esonero di Simone Banchieri per Michele Marcolini e l’allontanamento del tecnico di Savona ancora per Banchieri, un mercato estivo che si è dimostrato deludente, un 2021 iniziato non benissimo, un mercato invernale che ha cambiato molte carte in tavola e ora i diciannove punti conquistati (sui 39 totali) finora nel girone di ritorno, il totale di quelli conquistati nel girone di andata. La salvezza è a un passo, ma, prima di cantare vittoria, Buzzegoli e compagni dovranno superare la fatidica soglia dei 40 punti che, in Serie C, tendenzialmente, significa “permanenza nel torneo in corso la stagione successiva”. Ma nulla è ancora deciso, perché la classifica del campionato è in fieri in quanto a oggi otto squadre (di cui tre che lottano nella zona play out) hanno partite da recuperare e la classifica potrebbe subire ancora cambiamenti (così come la quota salvezza, verso l’alto o il basso in base a tutti i recuperi). Ed infatti il campionato dovrebbe terminare non più il 25 aprile, ma a metà maggio per permettere all’Olbia (la squadra che oggi ha ben quattro partite da recuperare) di mettersi in pari con le avversarie (e sperando che da qua in avanti non ci saranno più rinvii).

Fatto sta che se fino ad un paio di mesi fa c’era pessimismo tra i tifosi del Novara sul girone di ritorno, ora c’è una luce in fondo al tunnel e molti supporter vedono la salvezza già a portata di mano domenica se gli azzurri avranno la meglio sul Grosseto decimo in classifica e con cinque punti in più rispetto alla squadra di Banchieri.

La salvezza degli azzurri passerà tra i risultati propri e quelli degli avversari ed i tifosi sperano che la salvezza (e magari “qualcosa in più”, ovvero leggasi “play off”) possa passare anche dalle prestazioni di un giocatore che nell’ultimo mese non solo ha fatto stropicciare gli occhi agli stessi tifosi e agli addetti ai lavori, ma ha dato quel quid in più alla squadra. Stiamo parlando di Marco Zunno, il nuovo gioiello del settore giovanile.

Classe 2001 e cilentano di Roccadispede, Marco Zunno, di “professione” attaccante, è la più bella sorpresa del girone di ritorno del Novara. E proprio Simone Banchieri, il suo mentore, è quello che ha creduto più in lui.

Il tecnico di San Mauro già la scorsa stagione lo teneva sott’occhio e ha voluto premiare i suoi risultati ottenuti con la “Berretti” di Giacomo Gattuso facendolo debuttare prima in Coppa Italia di Serie C (il 9 ottobre 2019 in casa contro l’Alessandria) e poi in campionato (il 12 gennaio 2020 in casa contro il Monza). Pochi minuti in totale che hanno permesso al giovane attaccante di assaporare la gioia del debutto tra i professionisti.

La scorsa stagione, che ha visto il Novara spingersi fino alla semifinale play off persa contro la Reggio Audace, in campionato, Zunno ha totalizzato solo quella presenza in campionato raccogliendo anche quindici “presenze” in panchina.

La stagione odierna per Marco Zunno è da dividere in due parti: dalla 1a alla 19a giornata e dalla 20a a quella attuale.

Il motivo? Semplice: fino alla diciannovesima giornata (fino all’ultima partita del girone di andata), Zunno ha giocato solo tre partite (trenta minuti scarsi in totale) mentre dalla prima di ritorno al match di domenica contro l’Albinoleffe l’attaccante numero 18 è stato impegnato dieci volte, di cui quattro volte dal 1’.

Se Banchieri ha creduto sempre lui, Marcolini non ha mostrato grande interesse tanto da metterlo ai margini e si pensava che il destino dell’attaccante classe 2001 fosse segnato: cessione in prestito con il mercato di gennaio. Un vero peccato per un giocatore che ha un buon fiuto del gol, visione di gioco e che da quando è arrivato a Novara (nel 2016) ha segnato con una certa frequenza ed ha impressionato tutti.

Banchieri, come detto, ha creduto sempre in lui, gli ha dato spazio ed il giovane ha ripagato la fiducia datagli con ben quattro gol di splendida fattura: quattro tiri di destro a giro da fuori area. Il primo gol lo ha segnato a Carrara (21 febbraio) a pochi secondi dal suo ingresso in campo ad inizio ripresa, il secondo contro la Juventus Under 23 (3 marzo), il terzo contro il Lecco (7 marzo) ed il quarto domenica a Gorgonzola contro l’Albinoleffe. Tutti e quattro cercati, come contro il Pontedera (il 13 febbraio) solo che in quella occasione la palla si era “stampata” sulla traversa dei padroni di casa. Ora Zunno è il terzo marcatore della rosa azzurra insieme a Daniele Buzzegoli e dietro a Panìco (cinque reti) e Lanini (sei reti):

Quattro gol che hanno fatto impazzire radiocronisti, telecronisti e tifosi da casa che ora sognano che Marco Zunno possa continuare il suo trend e continuare a far sognare una piazza che crede nella salvezza. Ovviamente starà poi al giocatore dare il meglio di sé e trascinare la squadra alla vittoria nelle prossime partite (Grosseto, Pergolettese, Pistoiese e Como in casa; Pro Patria e Olbia in trasferta), ma sicuramente è la nota più positiva di tutta la stagione.

Sul giocatore sono già piombati gli occhi di alcune squadre di Serie A che si sono già interessate a lui. I tifosi sperano che possa rimanere a Novarello e che il Novara 2021/2021 riparta con lui in rosa e che con i suoi gol possa far sognare una piazza che quest’anno ha affrontato un campionato difficoltoso.

Il Dalai Lama disse che “ciascuno di noi è l’artefice del suo destino, spetta a noi crearci le cause della felicità”: Marco Zunno, attaccante di vent’anni emigrato dal Cilento prima a Reggio Emilia e poi a Novara, ha in mano (e nei piedi) il suo futuro ed il suo destino. Ed i tifosi sperano che ogni suo tiro parta della sua “mattonella” preferita e che vada ad insaccarsi nel “sette”.

immagine in evidenza tratta da www.vocedistrada.it