No Musa? No Parti. (Il servizio video)

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di Caterina Zadra

10955989_791238134246996_250664084_nDi Musa si parla ormai da tempo a Novara, in ogni momento d’incontro e sui social. Anche Striscia la Notizia si è scomodata per l’occasione. Dopo tanti incontri e discussioni, interviste, Musa days a favore e contro, attivazione popolare, tutti ampiamente illustrati puntualmente da www.cittadinovara.com, è la volta di un momento di condivisione.

In Corso Cavallotti nello spazio Sciapò il 4 febbraio è stata la volta di una serata di approfondimento organizzata dal Comitato “NO MUSA” attraverso un’assemblea pubblica aperta. Dalle parole di Ivan De Grandis, l’organizzatore, si è trattato di un vero e proprio “confronto a viso aperto per spiegare da dove siamo partiti, cosa abbiamo fatto e cosa faremo. Ho avuto l’occasione di fare come piace a me: un microfono che gira e l’occasione per tutti di parlare ed essere ascoltati. Oltre due ore mezza e tanti spunti. Dopo la grande manifestazione del 17 gennaio e migliaia di firme depositate, si riparte più forti, più uniti e più determinati che mai.”

Tante sono state le tematiche sviscerate sia dai relatori (rappresentanti dei residenti e dei commercianti) che dal numeroso pubblico presente. Dal tema dell’Interesse urbanistico delle aree e vie periferiche, alla presunta carenza di parcheggi, alla parte contrattuale fra SUN e Nord Ovest Parcheggi.

La notizia fresca di scoop è stata quella di un piano sostanzialmente identico a MUSA: il MOVS di Faenza. “Stessa impostazione, stesse frasi, addirittura stessi errori grammaticali!” ci raccontano. “Stessa ditta di gestione parcometri, stessa attivazione di un movimento spontaneo contrario al piano. Dopo un anno circa dall’attivazione tanti articoli di giornale e dichiarazioni di Confcommercio-Faenza chiedendo cambiamenti sostanziali. I cittadini di Faenza hanno organizzato un referendum e scritto anche al Presidente della Repubblica. Moltissime similitudini con Novara sulla gestione parcometri. “

Sulla recente mozione di sospensione presentata dalla minoranza ci dicono “non ci aspettavamo molto, era ovvio che venisse respinta. I referendum abrogativi valgono solo per le delibere del consiglio comunale che non abbiano a che fare con tasse o tariffe. Richiederemo comunque referendum per le delibere 19, 30 e 40 che sono quelle relative al tema.” In occasione della votazione della mozione delle minoranze contro il piano parcheggi, respinta, ci dicono che “sono state evidenti le non casuali assenze di tre consiglieri di maggioranza che fanno pensare a una non piena condivisione della linea del sindaco. Mentre sul Referendum promosso dalla Lega siamo favorevoli, peccato che non ci sia stato coordinamento. “

Dal pubblico ci si chiede: “il Piano della Sosta in effetti a cosa serve? Come nasce?” Molti i dubbi e le perplessità. Il linea generale si racconta che “questa scelta è figlia del Piano Generale del Traffico che muta quello del 2007. Ad un certo punto il Comune ordina a uno studio di Milano specializzato, per un ammontare di circa 80mila euro, la realizzazione di un Piano Particolareggiato dei Parcheggi. Un Piano Generale del Traffico esecutivo non c’è, non avendo i dati per stabilire flussi e richieste. D’ora in poi sarà possibile averlo attraverso dati colti da alcune telecamere e rilevatori, anche se sono necessari ben 8 anni per avere dati validi. E’ stata allargata la rilevanza urbanistica in contrasto alla diminuzione tendenziale di residenti e di commercianti negli ultimi 20 anni. Sono stati attivati 5200 stalli a pagamento in una operazione che manca di base scientifica: sono stati definiti gli stalli aumentando l’area a rilevanza urbanistica senza uno strumento scientifico o tecnico specifico che ne motivi le caratteristiche. Per la gestione è stata creata una Aggregazione Temporanea d’Imprese fra la Sun capofila e la holding austriaca Nord Ovest srl.


Nell’ultimo consiglio la minoranza ha scoperto che questa holding privata in realtà detiene il 51%, che non è un dettaglio. Alla gara d’appalto dovevano partecipare una ventina di aziende. Una sola ATI ha partecipato composta da SUN e Parcheggi Italia. L’offerta è stata pari al 68% circa del valore dell’appalto del bando di gara dove SUN risulta mandataria della società di servizi con capitale sociale indicato in un milione di euro suddivisi come segue: 510 milioni di Euro messi a disposizione dalla società privata, diecimila euro da parte di SUN più i parcheggi dell’Autostazione valutata 480 mila euro. Da quell’area si ricavava 30 mila euro all’anno. Il valore reale non è dato saperlo, si spera di averlo ceduto a valore di bilancio. ”

Ivan De Grandis ribadisce la assoluta spontaneità di un Comitato formato in grande parte da cittadini e commercianti. “Questionare i numeri è riduttivo”, dice: “ottomila firme raccolte e mille persone in piazza nel No Musa Day testimoniano l’operatività del comitato ma anche il forte malumore della città verso una decisionalità calata dall’alto mal comunicata e mal digerita dai novaresi. Piena di errori, come lo stesso Sindaco è stato costretto ad ammettere davanti a Max Laudadio di Striscia la Notizia. La nostra richiesta è ancora quella di sospendere un piano pieno di errori e attivare un tavolo tecnico per capire come modulare meglio zone e tariffe.”  Delle ottomila firme raccolte non sono state accolte le duemila firme raccolte on-line e quelle dei non residenti. “Basti pensare che per una qualunque petizione bastano 300 firme per capire che la critica sui numeri è avvilente. Comunque le abbiamo depositate. Un anno fa avevamo presentato una petizione similare anche se allora il progetto era chiamato Novara per te e sottoscritta da 700 firme. Questa petizione è stata ignorata e la giunta è andata avanti senza prestare ascolto alle richieste dei cittadini. Da una indagine fatta fare a inizio mandato su quello che i cittadini richiederebbero per una città più vivibile due dei dati percentualmente più rilevanti erano la richiesta di maggior numero di parcheggi gratuiti in centro e la messa a posto di strade e marciapiedi dissestati. Non ne hanno tenuto conto: l’effetto Musa è la desertificazione del centro città, dato non positivo come alcuni assessori fanno credere, e le zone di confine sono allo sbando. Gli amministratori hanno spazi gratuiti quindi mentre decidono di far pagare, loro parcheggiano gratis in via Giulietti.”

Alcuni interventi dal pubblico presente all’evento hanno rilevato parcheggi gratuiti solo per personale del Tribunale e non per altri lavoratori sia pubblici che privati creando iniquità; pochissimi posti per chi lavora in ospedale: solo 70. E’ stato rilevato anche che in ospedale non hanno tempo o modo di emettere documentazione che attesti la permanenza di un famigliare in ospedale e quindi gli accompagnatori dei degenti pagano i parcheggi a prezzo pieno. Si ricorda altresì che la pubblicità di Musa è costata 14 mila euro, oltre al Musa Day e all’invio ai capifamiglia della lettera di spiegazione del piano Musa.

Mentre a Novara si dibatte aumentando i toni, che noi come redazione chiediamo vengano mantenuti sempre moderati e rispettosi, c’è qualcuno contento: il Sindaco di Galliate Davide Ferrari che ha colto l’occasione ed invita i commercianti della sua città ad aprofittare dell’effetto Musa; dopo aver diminuito il costo dei parcheggi ed averne moltissimi liberi dichiara che “un open day dei commercianti galliatesi, potrebbe essere una buona idea per mostrare a tutti le eccellenze galliatesi. Novaresi che ne pensate?”  Ovvio: fra i due litiganti, il terzo gode…