by Simone Balocco
Che sarebbe stata una partita non facile lo si sapeva, che sarebbe stata una partita che il Pisa avrebbe disputato con il coltello tra i denti lo si sapeva, che ci sarebbe stato da soffrire era già in preventivo, visto che i toscani avevano al seguito ad Empoli una torcida di 8mila spettatori ed una piazza in estasi dopo la risoluzione delle problematiche societarie. Non ci si aspettava però che al “Castellani” sarebbe sceso in campo un Novara abulico, in difficoltà e molto approssimativo. Questo assolutamente no: la partita di ieri sera è stata una delle più brutte giocate dal Novara in questi ultimi tempi.
Il club nerazzurro toscano ha giocato gagliardamente tutti i 95 minuti (anche se si sono visti alcuni problemi di tenuta fisica dovuta all’”autogestione” degli ultimi dieci giorni) e ha portato a casa i tre punti meritatamente.
A far piovere su bagnato ci ha pensato il grande ex di turno, Andrea Lisuzzo: il numero 4 pisano, dal 2009 al 2013 in maglia azzurra ed uno degli artefici del “miracolo Novara”, all’11’ ha segnato il gol del vantaggio dei padroni di casa sotto la curva e si è lasciato andare ad un’esultanza che non è piaciuta per nulla ai quaranta tifosi azzurri giunti nella cittadina fiorentina e a tutti quelli a casa. Il motivo della loro irritazione è stato dovuto al fatto che il giocatore al Novara ha dato tanto ma anche la squadra ha dato tanto lui, facendolo anche giocare per la prima volta in carriera in Serie A, e secondo loro non doveva esultare in quel modo. Gesti come quelli del “sindaco” capitano nel mondo del calcio a tutte le latitudini, questo però è da dire.
IL Pisa ha vinto meritatamente ma non ha impressionato, anche perché la squadra scesa in campo ad Empoli (in attesa che l’”Arena Garibaldi-Romeo Anconetani” torni agibile) è la stessa squadra che ha disputato lo scorso campionato di Lega Pro, vincendo i play off contro il Foggia con in panchina Rino Gattuso: la finale dello “Zaccheria” è stata molto calda, il tecnico calabrese era stato espulso e ieri era in tribuna. Il Pisa non è intervenuto per nulla sul mercato a causa della querelle societaria, non si è rinforzato e ha perso i tre giocatori arrivati in estate: Scognamiglio (passato al Novara), Merkel (partito alla volta di Bochum) e Colombatto, che riparte da Trapani. Pisa-favola? E’ stata la loro settimana e tutti i media nazionali avevano i fari puntati verso la squadra di Gattuso, ma già mercoledì a Terni dovranno tornare in campo per recuperare la partita rinviata contro le “fere” e far vedere che la vittoria di Empoli non è stato un fuoco di paglia.
TuttO questo il Pisa, ma il Novara? Gli azzurri ieri sera hanno giocato davvero molto male, senza mai impensierire Cardelli. O meglio, il secondo portiere pisano (il titolare Samir Uijkani, altro ex dell’incontro, era impegnato con il Kosovo nelle qualificazioni mondiali), non è stato mai impegnato se non con la sua parata al 94′ sul tiro violento ed angolato di Sansone, riuscendo, con un colpo di reni, a deviarlo in corner.
Gli azzurri si sono fatti vedere dalle parti di Lisuzzo e compagni prima di allora al minuto 8 del primo tempo con Galabinov di testa su tiro-cross di Dickmann: una capocciata da dentro l’area con la palla che si è alzata uscendo di poco sopra la traversa.
A parte queste due occasioni, il nulla: rispetto alla partita contro il Trapani, almeno due passi indietro da parte di tutti. Sono mancati gli apporti di Viola, Casarini e Faragò: se il numero 5 ha l’attenuante di essere stato al debutto in campionato (era squalificato contro i siciliani), Faragò e (in particolare) Viola hanno giocato una delle loro più brutte partite da quando vestono l’azzurro. Il centrocampista reggino ha commesso troppi errori di impostazione, di precisione e questo ha pesato su tutta la squadra.
Sufficiente la partita di Scognamiglio, che ha debuttato anche lui ieri con la nuova maglia contro la sua ex squadra (per lui 95′ di fischi ed insulti), e di Troest. Da rivedere l’apporto di Corazza, mentre Sansone è partito in difficoltà ma con il passare dei minuti è riuscito a carburare. Buone le prestazioni di Lorenzo Dickmann e Gennaro Armeno, rispettivamente classi 1996 e 1994, che sono stati i migliori in campo. Se “Lollo” è una garanzia azzurra, ha fatto vedere qualcosa di buono il terzino napoletano ex Ischia, al debutto dal 1′ in Lega B dopo aver giocato uno scampolo di partita contro il Trapani.
Ha debuttato in maglia azzurra anche il giovane Francesco di Mariano, giocando l’ultima mezzora di gioco al posto di uno spento Corazza.
Gli azzurri torneranno in campo sabato prossimo alle ore 15 al “Piola” contro la Salernitana, che ieri ha pareggiato in casa contro l’Hellas Verona. Sarà una partita tosta contro un avversario che farà di tutto per impensierire gli azzurri (vedere il pareggio di Gatto al 95′ dello scorso aprile).
Testa rivolta per tutti ora alla terza giornata. Il tempo c’è ancora per rimediare e questo è il bello del calcio: dopo una partita ce n’è sempre subito un’altra, ma in questa settimana mister Boscaglia dovrà parlare ai suoi ragazzi e spingerli a dare il massimo a partire dal prossimo match. Perché un conto è perdere giocando bene (sembra strano, ma il calcio è anche così), un altro perdere come ieri. E questo i tifosi azzurri non vogliono che capiti più.
PISA – NOVARA: 1 a 0
stadio “Castellani”, Empoli
Marcatori: 11′ Lisuzzo
PISA: Cardelli; Avogadri, Lisuzzo, Longhi, Golubovic (79′ Fautario), Longhi; Verna, Mannini (c), Sanseverino; Peralta (64′ Montella), Eusepi (85′ Cani). All: Riccio
NOVARA: Da Costa (c); Dickmann, Troest, Scognamiglio, Armeno (84′ Lukanovic); Casarini, Viola (60′ Adorjan) ; Faragò, Sansone, Corazza (60′ di Mariano); Galabinov. All: Boscaglia
Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Ammoniti:Peralta e Mannini; Troest e Adorjan
Espulsi: –