di Simone Balocco
Il 22 gennaio per la nostra città è la data più importante dell’anno: si festeggia San Gaudenzio, il santo patrono. Nato ad Ivrea nel 327 d.C., Gaudenzio è stato il primo vescovo della città.
A “portarlo” verso il cattolicesimo fu Eusebio, futuro vescovo di Vercelli. Giunto a Novara, Gaudenzio predicò il cattolicesimo grazie anche all’appoggio di Ambrogio, vescovo di Milano tra il 374 ed il 397 d.C., che decise di dotare la città di una diocesi autonoma rispetto a Milano.
Gaudenzio divenne vescovo di Novara nel 398 d.C., mantenendo la carica fino alla morte, avvenuta nel 418 d.C. Gli successe Agabio: a oggi, Novara ha avuto centodiciassette vescovi, l’ultimo dei quali è, dal novembre 2011, monsignor Francesco Giulio Brambilla, attuale “capo” della Diocesi di Novara (che comprende le attuali Provincia di Novara, Verbania e la Valsesia, facente però parte della Provincia di Vercelli).
In memoria di San Gaudenzio, si ricorda la data della traslazione della sua salma presso l’odierna basilica con i suoi resti custoditi nello scurolo. Sopra la basilica, si erge la cupola di mattoni ad opera dell’architetto ghemmese Alessandro Antonelli, già autore della Mole di Torino, del santuario di Boca e Casa Bossi, un edificio in stile neoclassico a pochi metri dall’ingresso della basilica di San Gaudenzio.
Il 22 gennaio a Novara le scuole e molti uffici saranno chiusi o effettueranno un orario ridotto, visto che sarà una festa religiosa a tutti gli effetti.
La caratteristica principale della festa patronale sarà l’apertura straordinaria (appunto) dello scurolo nella basilica qualche giorno prima della festività solenne, dove i fedeli potranno far benedire un loro oggetto caro facendolo strofinare su un lato della tomba dove sono contenute le spoglie del santo patrono.
Importati, ma di carattere non religioso, sono le bancarelle dei marunat, i venditori delle castagne (i marroni) di Cuneo, e quelle in centro.
A causa del Covid-19, la festa patronale di quest’anno subirà forti cambiamenti: troppo alta la paura di un’impennata dei contagi visto che i festeggiamenti portano tra le vie del centro e, soprattutto, nella basilica e dello scurolo un numero elevato di fedeli. Ed infatti per la messa delle 10:30 di venerdì 22 gennaio saranno distribuiti solo 180 “biglietti” per garantire il distanziamento sociale e lo scurolo verrà chiuso con i resti del Santo mostrati ai fedeli nella navata dalla basilica. Come è annullato il corteo dei fiori dal municipio alla basilica, come non ci saranno le bancarelle sul baluardo e i marunat si conteranno sulle dita di una mano.
Un insieme di stravolgimenti per garantire a tutti la massima sicurezza.
Istituzionalmente, la festa di San Gaudenzio è importante perché ogni anno, dal 1983, il 21 gennaio, vengono premiati i tre novaresi che si sono contraddistinti per il loro impegno nell’imprenditoria, nell’economia, nello sport e nel sociale a Novara. A questi tre novaresi, scelti dalla giunta comunale su indirizzo del “Comitato per il Novarese dell’anno”, viene consegnato il titolo di “Novarese dell’anno” e, durante una cerimonia che si tiene presso il Conservatori “Cantelli”, viene loro consegnato il “Sigillum Communitatis Novariae” (il Sigillo della Comunità novarese). Possono essere premiate personalità nate e operanti a Novara o anche nate altrove, ma che abbiano fatto qualcosa di importante per la città e per la comunità novarese.
Per decisione della giunta comunale, quest’anno saranno “Novaresi dell’anno” tutte le persone che hanno combattuto in prima linea il Covid-19 tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e volontari avendo dato a tutti una speranza ed aiuti.
Questo è l’elenco dei premiati dalla prima edizione a quella di quest’anno:
Anno 1983
Vittorio Gregotti
Giuseppe Fortina
Lorenzo Valditara
Anno 1984
Santino Invernizzi
Umberto Orsini
Oscar Luigi Scalfaro
Anno 1985
Achille Boroli
Gianni Bolchini
Sebastiano Vassalli
Anno 1986
Adriano Bossetti
Marco Rosci
Domenico Volpati
Anno 1987
mons. Aldo del Monte
Maurizio Leigheb
Sergio Tacchini
Anno 1988
Roberto di Tieri
Dante Graziosi
Diego Raineri
Anno 1989
Marcella Balconi
Giuliano Koten
don Aldo Mercoli
Anno 1990
Enrico Geuna
Luigi Parzini
Roberto Malandrino e Paolo Maria Veronica
Anno 1991
Liberina Bellone Laria
Giovanni Pisani
Mauro Trombetta
Anno 1992
don Giannino Piana
Giuseppe Sormani
Pietro Stella
Anno 1993
Oscar Luigi Scalfaro
Anno 1994
Angelo del Boca
Giorgio Innocenti
Paolo Milanoli
Anno 1995
Paolo Beldì
Guglielmo Radice
Lino Venini
Anno 1996
Silvano Boroli
Dino Campiotti
Germano Ferraris
Anno 1997
Romolo Barisonzo
Sandrino Berutti
Maurizio Nalin
Anno 1998
Catia Bastioli
Enrico Massara
suor Nemesia Mora
Anno 1999
Paola Agradi
Simone Pedroni
Giuseppe Sironi
Anno 2000
Laura Ciceri
Romeo Robiglio
Paolo Taggi
Anno 2001
Gaetano Baviera
Giuliano Meroni
suor Giustina Zanato
Anno 2002
Marco Drago
Luciano Pedullà
suor Eugenia Rava
Anno 2003
mons. Renato Corti
Anno 2004
Domenico de Angelis
Corrado Ravanelli
Federico Rizzi
Anno 2005
Giampaolo Ferrari
Carlo Pesta
Laura Pietri Asei Ceschino
Anno 2006
Giovanni Fasola
Cesare Ponti
Donatella Sacchi
Anno 2007
Andrea Lebra
Gianfredo Comazzi
Gigi Santoro
Anno 2008
Daniela Sironi
Pier Angelo Maffioli
Roberto Drago
Anno 2009
Adriano Stefanelli
Giovanni Mairati
Mariella Enoc
Anno 2010
Carmen Manfredda
Franco Panarotto
Giovanni Mogna
Anno 2011
Franco Zanetta
Massimo de Salvo
Roberto Cota
Anno 2012
Cristina Barcellini
Ezio Leonardi
Ilaria Buscaglia
Anno 2013
Domenico Rossi
Letizia Mazzini
Carlo Robiglio e Roberto Cicala
Anno 2014
Benedetta Demartis
Fabio Leonardi
Paolo Cirri
Anno 2015
Eugenio Conti
Maurizio Comoli
Gian Giacomo Ferraris
Anno 2016
Eugenio Borgna
Eraldo Peccetti
Paolo Pellizzari
Anno 2017
Lucilla Giagnoni
Gabriele Panzarasa
Fabio Ravanelli
Anno 2018
Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti
Francesco Pia
suor Giovanna Saporiti
Anno 2019
Tracey Pirali
Carlo Robiglio
Francesco Martelli
Anno 2020
Silvia Corona MIglio
Sergio Ferrarotti
Marco Scardigli
2021
Medici, infermieri, operatori socio-sanitari e volontari impegnati in prima linea nella lotta al Covid 19 e a tutte le persone in difficoltà durante il 2020
Elenco tratto dal sito www.comune.novara.it
Nell’immagine in evidenza, l’attrice Lucilla Giagnoni, “Novarese dell’anno 2017”. Immagine tratta da www.santalessandro.org