Articolo di Alessio Marrari
Si è svolta ieri sera la prima partita di campionato della categoria “Divisione Regionale 2”, girone A. Si sono sfidate al Pala Bellini di via Crimea il Basket College Novara contro il Basket Romentino. In un epoca in cui i fasti d’un tempo nel mondo della pallacanestro sono un ricordo lontano e le società sportive faticano a fare fronte alle gestioni amministrative in categorie superiori, i campionati minori accolgono giovani e meno giovani, riuscendo nell’intento di praticare stagioni con lo scopo di migliorare il livello del basket partendo dai territori locali. Il College Novara durante i primi due quarti rimane in partita, conducendo per vari tratti, ma il Basket Romentino, dal terzo quarto, trova la giusta concentrazione in difesa, parametro che consente di portare all’errore i novaresi che realizzano due soli punti alla riapertura del mach, dopo l’intervallo. Romentino concretizza, anche se non con costanza, parecchie conclusioni in contropiede, fino a stabilire un divario considerevole, tanto da chiudere la partita con un vantaggio di 18 punti, sul punteggio di 44-62. Ottimo risultato per coach Alessandro Bergamini che acquista i primi due punti di un campionato lungo.
Tabellini
Basket College Novara: Pomella 11, Agosta 11, Ariatta 7, Baldini 6, Delconte 3, Caccia 2, Crespi 2, Lupi 1, Bruno 1, Masi, Devecchi, Salamanca.
Basket Romentino: Villa 16, Ceffa 9, Zocca 7, Pollastro E. 7, Zuliani 6, Aula 5, Pavesi 3, Pollastro M. 3, Pollastro S. 2, Battistelli 2, Cardani 2, Gattico.
Commento di Alessio Marrari
Al di là della partita, solo la prima di un lungo campionato per entrambe le squadre, l’appunto positivo si è tradotto nella grande partecipazione di pubblico che ha gremito la tribuna del Pala Bellini, seppur per una categoria come la “ex Promozione”, diviso tra sostenitori della squadra di casa e degli ospiti. Il dato positivo si è espresso nella consistente presenza di giovani appassionati che, spontaneamente, hanno riempito l’impianto. Tali particolari non devono passare inosservati, soprattutto in un periodo in cui il basket non attraversa uno dei decenni migliori. E’ da queste peculiarità che società sportive e Federazione Italiana Pallacanestro devono ripartire al fine di offrire ai ragazzi non solo campionati da svolgere in categorie minori, ma altre possibilità: le medesime che piazze storiche italiane posseggono e valorizzano. Dopotutto Novara rimane la seconda città del Piemonte vantando una vastità territoriale ed un numero di abitanti doppi rispetto a “capitali del basket” come Cantù che non raggiunge i 40 mila abitanti. La nostra città è un grande bacino d’utenza giovanile ed il “virus” del basket che scorre nelle vene di tutti coloro che abbiano avuto la fortuna di poterlo conoscere, è vivo. Basti notare durante appuntamenti annuali come “Street Games”, in quanti siano ivi presenti a giocare, guardare, socializzare e mandare “messaggi concreti” che i “piani superiori” devono cogliere. Società sportive, amministrazioni locali, imprenditori di grandi aziende cittadine e della provincia devono tornare ad osare ed investire su questo movimento cestistico locale che non è secondo a nessuno, per numeri, impianti e preparazione. Non lo si dimentichi, i giovani stanno mandando dei segnali considerevoli e chi di dovere non deve ignorarli. Novara merita la serie A ed è da queste categorie che tutto il movimento può giovare realmente, già solo andando al palazzetto la domenica per godendosi le prodezze dei campioni veri. Cara Novara, tutto questo non è impossibile.