Novara inarrestabile: 4 a 0 al Brescia. Evacuo in condizione mundial

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by Simone Balocco

Logo Novara CalcioE’ un Novara senza freni quello che sta pian piano scalando la classifica della Lega B. Dopo la vittoria per 1 a 0 di martedì sera nel recupero contro il Pescara, oggi pomeriggio i ragazzi di mister Baroni hanno “strapazzato” il Brescia con un netto, e categorico, 4 a 0: doppietta di Felice Evacuo (seconda rete su calcio di rigore), “zuccata” vincente di Magnus Magnus Troest e zampata, dopo neanche trenta secondi dal suo ingresso in campo, di Andrej Galabinov.

Il Brescia si è sciolto come neve al sole (tra l’altro, giornata tardo-primaverile al “Piola”, nonostante l’inizio di novembre) e ha dimostrato una difesa molto disattenta, anche se in campo aveva molti giovani alla prima esperienza in cadetteria. La vittoria contro i ragazzi di Boscaglia porta il Novara in piena zona play off (19 punti, con la “zavorra” del -2 in classifica) a sole quattro lunghezze dal secondo posto, occupato dal Cesena, sconfitto oggi dal Latina del nuovo tecnico Mario Somma al “Francioni”.

Il Brescia è arrivato al “Piola” carico dopo la vittoria di sabato scorso in casa contro il Latina (con un rigore a due minuti dalla fine), mentre il rigore trasformato da Evacuo (espulso il portiere bresciano Minelli per fallo da ultimo uomo su Gonzalez) lo ha condannato alla terza sconfitta stagionale, la prima in esterna. Il Novara è in striscia positiva dalla settima giornata (10 ottobre, derby vinto con la Pro Vercelli). Da allora in sei partite, cinque vittorie ed un pareggio. Un percorso da capolista, battendo anche in casa l’attuale prima della classe, il Cagliari.

Mister Baroni ha schierato il consueto e collaudato (e non più contestato) 4-3-3 con David da Costa in porta; difesa con Marco Davide Faraoni a destra ed il ritorno di Cristian dell’Orco sulla fascia opposta, in mezzo la coppia Fabrizio PoliMagnus Troest; centrocampo rivoluzionato…nel tunnel: fuori Federico Casarini (entrato in campo per il warm up) dentro Francesco Signori e al suo fianco Nicolas Viola e Paolo Faragò; davanti, ancora una maglia da titolare per Roberto Rodriguez accanto a Pablo Gonzalez e a capitan Evacuo.

Roberto Boscaglia non ha potuto schierare né il goleador della “leonessa”, lo spagnolo Alexandre Geijo, né l’uomo in più di questa squadra, Andrea Caracciolo, autore di 143 gol con la maglia delle “rondinelle” in carriera. L’”airone”, assente causa attacco febbrile, nelle quattro partite giocate contro il Novara da quando ha lasciato gli azzurri, ha segnato ben quattro reti. La loro assenza si è sentita come un macigno. Il Brescia ha schierato Minelli tra i pali; difesa a quattro con Venuti, capitan Caracciolo (Antonio), Somma (figlio del nuovo tecnico del Latina) e Coly; linea di centrocampo con Embalo, Mazzitelli, Martinelli e Kupisz ed in avanti Morosini ed Abate. A dirigere l’incontro, è stato chiamato Juan Luca Sacchi della sezione arbitrale di Macerata. Oltre 650 i supporter giunti dalla Lombardia orientale, con un tifo che non si è mai fermato (neanche a partita chiusa).

Al 4′ il Novara è passato in vantaggio con Felice Evacuo che ha sfruttato al meglio l’ultimo passaggio di Pablo Gonzalez. Difesa bresciana “ballerina” e seconda rete stagionale per il capitano azzurro, già in rete martedì sera. “Piola” che urla la propria gioia proprio quando, pochi secondi prima, i tifosi ospiti facevano notare il fatto che stavano “giocando in casa”.

Il primo tempo è tutto di marca azzurra, con tutti gli undici giocatori mandati in campo da mister Baroni che chiudono gli spazi (la difesa), stoppano gli affondi degli ospiti e fanno ripartire le azioni (il centrocampo) e si rendono pericolosi con i tre attaccanti. Tra i migliori, Roberto Rodriguez: dopo un avvio di campionato negativo, per l’ex attaccante del San Gallo due partite da titolare e la consapevolezza di voler lottare fino alla fine per un posto in attacco.

Nel Brescia, migliore in campo il giovane talento Leonardo Morosini. Per il resto buio pesto, grazie anche alla rete di Evacuo che ha “spaccato le gambe” agli ospiti dopo pochissimi minuti di gioco.

La prima frazione è terminata dopo circa trenta secondi dal quarantacinquesimo.

La ripresa non ha visto nessun cambio iniziale tra le due squadre…ed il Novara l’ha chiusa al 52′: Gonzalez si è fatto oltre 50 metri palla al piede (lasciando staccati i suoi marcatori) ed è entrato nell’aria bresciana. Minelli però lo ha atterrato: fallo da ultimo uomo, espulsione per il portiere in maglia verde e rigore per il Novara. Al suo posto è entrato l’esperto (ma freddo) Arcari e Boscaglia ha tolto, giustamente, un giocatore d’attacco, il giovane Embalo. Sul dischetto, Evacuo ha spiazzato il portiere avversario e ha fatto 2 a 0: gioia incontenibile per il numero 32 azzurro che nelle ultime due partite è diventato, con tre reti, il capocannoniere della squadra.

Ma il Novara non si è fermato e tre minuti dopo Magnus Troest ha fatto il 3 a 0. Prima rete stagionale (la prima con la maglia azzurra) per il centrale danese che ha “incornato” il calcio d’angolo di “Nico” Viola. Tifosi del Novara in visibilio e partita definitivamente messa in cassaforte.

Boscaglia ha cercato di correre ai ripari, inserendo prima il giovane centrocampista marocchino H’Maidat per Morosini (minuto 56) e poi il suo compagno di reparto Marsura per Kupisz, dieci minuti dopo. Ma tutto ciò non è bastato: al 32′ punizione di Signori dalla distanza, palla diretta in rete che viene capitalizzata dalla deviazione vincente di Andrej Galabinov, entrato da meno di trenta secondi. Terza rete stagionale per il bulgaro: era dalla seconda giornata che l’attaccante di Sofia non entrava nel tabellino dei marcatori. L’attaccante bulgaro aveva appena sostituito Viola, mentre un quarto d’ora prima era entrato in campo Simone Corazza al posto di Rodriguez, che non ha preso bene il cambio.

Dopo tre minuti di recupero, Sacchi ha decretato la fine dell’incontro: Novara al sesto risultato utile consecutivo (cinque vittorie ed un solo pareggio, a Bari) e che lo erige al sesto posto in classifica, mentre la “leonessa” si lecca le ferite dopo la sconfitta che ha posto fine alla striscia positiva che durava da otto partite (quattro vittorie ed altrettanti pareggi).

Un 4 a 0 è sempre facile da commentare (quarta partita nelle ultime quattro volte in cadetteria che il Novara vince con almeno quattro reti di scarto), ma quella di oggi è stata una vittoria pesante contro un avversario che stava facendo bene (anche se aiutato un po’ dalla fortuna). Prendere gol “a freddo” è stato una mazzata psicologica per il Brescia, ma il Novara ha sempre giocato palla avanti per cercare di segnare e di vincere la partita. Ed i gol sono arrivati grazie anche alla prova eccellente di Pablo Gonzalez: assist per la prima rete, autore del fallo da rigore ed in almeno tre occasioni, l’attaccante di Tandil non ha tenuto palla ma l’ha data ai compagni, sebbene fosse in una buona condizione per calciare a rete. Il “cartero” è così in forma da pensare anche al “bene” dei compagni.

Una nota di merito va anche a Cristian Dell’Orco: il terzino di Sant’Angelo Lodigiano, classe 1994, ha disputato un’ottima partita e sembra aver dimenticato la pubalgia che lo aveva afflitto fino alla settimana scorsa. Arrivato nell’anonimato (alzi la mano chi a Novara già sapeva chi fosse), si sta imponendo come un terzino indispensabile, capace di “rubare il posto” ad un compagno esperto (anche se troppo spesso infortunato) come Agostino Garofalo. Anche la coppia centrale difensiva si è destreggiata bene ed è una certezza per Marco Baroni.

Da 6,5 anche le prove di Faraoni, Faragò (sempre più insostituibile in questo Novara), Signori e Viola. L’ex Modena ha fatto molto bene, sebbene sia partito senza riscaldamento nelle gambe.

Un discorso a parte merita Felice Evacuo. L’attaccante campano, a 33 anni suonati, è l’uomo in più in questo Novara: grinta, forza, spinta e senso del gol. Partito “panchinaro” per via del fatto di avere alle spalle in carriera solo tre stagioni di serie B e la presenza in squadra del più esperto (in cadetteria) Andrel Galabinov, il numero 32 azzurro ha scalato le gerarchie e ha conquistato prima la maglia da titolare ed in contemporanea la fascia di capitano. Fascia di capitano che ha avuto anche lo scorso anno e che lo ha reso l’uomo giusto per una piazza come Novara: sacrificio, dedizione alla causa e una grande voglia di far bene.

Con queste tre reti, l’ex Benevento si pone come il cannoniere azzurro (a pari merito proprio con Galabinov) e come baluardo di questo Novara che sta scavalcando, anch’esso, le gerarchie della Lega B.

I tifosi azzurri sognano in grande grazie al loro bomber e a Pablo Gonzalez, sempre più trascinatore. Per ripristinare l’attacco stellare della scorsa stagione manca ancora all’appello Simone Corazza: l’attaccante classe 1991 è ancora a quota “zero” in classifica marcatori, ma il suo apporto (come lo scorso anno quando entrava a partita iniziata) è sempre importante, facendo tanto “lavoro sporco” sulla fascia mancina d’attacco. Se sono rose…segneranno, anche se è difficile che tutti e tre andranno in doppia cifra come la scorsa stagione.

Il Novara tornerà in campo domenica prossima, 15 novembre, alle ore 15 allo stadio “Arechi” contro la Salernitana, sconfitta venerdì sera dal Bari al “San Nicola” per 2 a 1. Quinta sconfitta stagionale per i ragazzi di Vincenzo Torrente, una delle delusioni di questo campionato. Ovviamente, il Novara troverà un ambiente molto caldo e dovrà cercare di portare a casa un risultato positivo.

La prossima partita casalinga, invece, vedrà i Baroni boys giocare il 21 novembre, sempre alle 15, contro lo Spezia, sconfitto 5 a 1 al “Provinciale” dal Trapani.