by Simone Balocco
E anche a Trapani il Novara conosce l’amaro gusto della sconfitta. E pensare che gli Azzurri sono passati in vantaggio al 31′ con il terzo gol stagionale di Raffaele Rubino, sempre più recordman con la maglia del Novara.
Dopo il vantaggio (non accadeva da Crotone-Novara con la rete di Lazzari, poi pareggiata dai padroni di casa), la squadra di Aglietti non fa in nessun modo tesoro di ciò e commette una serie di topiche difensive che hanno fatto palpitare il cuore dei 25 tifosi giunti ad Erica dal Piemonte e di chi ha visto la partita a casa. In 22 minuti (tra il 60′ e il 22′ delle ripresa) il Trapani pareggia e vince. A segno bomber Mancosu, ottava rete per lui in stagione e vero uomo gol dei granata.
Dopo 14 giornate, il Novara ha 13 punti (meno di 1 punto a giornata), ha realizzato 14 rete subendone 23, vincendo solo due partite in casa, di cui l’ultima risale alla quinta giornata contro il Padova. Da allora, nessun altra vittoria tra le mura amiche e nessuna vittoria in trasferta. La squadra segna poco (capocannonieri Gonzalez, Lazzari e Rubino con tre reti) ed incassa tanto, troppo. Ogni volta che l’avversario arriva in area azzurra sono dolori, visto che i difensori non sembrano sicuri e commettono errori banali. In più il centrocampo non riesce a fare filtro e gioco, e gli attaccanti sono sterili.
Questa sconfitta arriva dopo tre pareggi consecutivi, di cui l’ultimo sabato scorso contro il Latina, che vinceva 0 a 2 alla fine del primo tempo, ma che Rubino e Lepiller l’hanno poi raddrizzata.
Quella contro i siciliani è stata l’ultima (di andata) contro le quattro neopromosse. Il bilancio è davvero sconfortante: 0 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte, 4 reti realizzate, 7 subite. E tre di loro non hanno mai messo piedi in B (Carpi, Latina, Trapani).
Ovviamente non siamo alla 41ma giornata, ma alla quattordicesima. I tempi di recupero ci sono ancora, solo che a differenza dello scorso campionato dove a novembre arrivò Aglietti dopo Tesser e la parentesi Gattuso-Perrone, l’aria si fa pensante perchè allora la squadra perdeva, ma non male come ora. Non sembra ci siano (per ora) margini di miglioramento e tantissimi tifosi chiedono la testa (calcistica) di mister Aglietti, altri quella della dirigenza, in particolare deò dg e del ds. La colpa è di mandare squadre diverse ogni partita ed ogni tempo di gioco, la colpa è di aver acquistato (o preso in prestito) giocatori non all’altezza della situazione, non coprendo le cessioni della scorsa stagione.
Ci sono due giocatori che stanno attraversando due momenti di forma diversa: Pablo Gonzalez e Raffaele Rubino. Il “cartero” non segna dal 2 a 1 di Novara-Cittadella del 24 settembre, partita alla fine pareggiata dagli ospiti. e nell’ultimo mese sembra abulico e lontano dalla forma migliore. Nelle ultime due uscite azzurre, il numero 19 è stato sostituito da Josipovic, e ieri è stato tolto già al 46′. L’argentino non corre più come prima, sembra impacciato e nervoso. Gli manca il gol, ovvio, ma non fa in modo di segnare. Per il capitano ogni aggettivo oramai è sprecato, visto che a quasi 36 anni (li festeggerà il 9 gennaio prossimo) segna ancora, e sempre di testa, la sua specilità. Partito come ultima scelta, ora è diventato il salvatore della Patria e in quattro partite, di cui tre dal primo minuto, ha sempre messo lo zampino. E i tifosi sono pessimisti, perchè se il migliore in campo è un “giovanotto” di quell’età, perchè i ventenni-ventunenni in squadra non segnano e vengono messi in panchina?
Ora il Novara tornerà in campo già venerdì sera nell’anticipo serale contro il Pescara, mentre la settimana dopo andrà a fare visita forse alla squadra più in forma (e forte) del campionato, il Palermo degli ex Uijkani e Morganalla, capolista.