Novara vs Gozzano e quel derby che non ti aspetti

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di Simone Balocco

 

Nel calcio, per “derby”, si intende quell’incontro “molto importante […] tra due squadre della stessa città o regione, o anche tradizionalmente rivali”. Ed ecco quindi il “derby della Mole”, il “derby della Madunina”, “il derby della Lanterna”, il “derby della Scala”; il “derby del Colosseo”, il “derby dell’Arena”. Ma anche il “derby del Sole”, il “derby d’Italia”, il “derby dell’Appennino”, il “derby del Tirreno”, il “derby delle Isole” e così via.

Il Novara non ha mai disputato derby cittadini in partite ufficiali: con gli azzurri in Serie C2 e la Sparta nell’allora Campionato Nazionale Dilettanti, tra il 1990 ed il 1998 (con il break 1996/1997 con gli azzurri in Serie C1), molti hanno sperato (o maledetto) che si potesse disputare il primo “derby di San Gaudenzio”. Oggi tra le due squadre ci sono tre categorie di differenza e quindi questo derby non si disputerà, almeno nel breve periodo, se non in partite amichevoli.

Il Novara ha sempre disputato derby contro altre squadre piemontesi: Juventus, Juventus B, Torino, Cuneo, Saviglianese (in Coppa Italia di Serie C), Omegna, Asti, Biellese, Borgosesia, Derthona, Ivrea, JuveDomo, Valenzana, Verbania e contro le altre squadre del celeberrimo “quadrilatero” (Pro Vercelli, Alessandria e Casale).

Molti (forse) non lo sanno, ma tra il 1912 ed il 1927, era un derby provinciale anche il “derby delle risaie” tra Novara e Pro Vercelli: dal 1927 in avanti non fu però più “provinciale” poiché quell’anno venne istituita la Provincia di Vercelli e prima di allora di “derby delle risaie” se ne disputarono ben otto (divisi tra due campionati di Prima categoria e due di Prima divisione), con sette vittorie bicciolane, un pareggio, ventiquattro reti segnate dai vercellesi contro le quattro novaresi.

Un altro derby che il Novara ha spesso disputato è stato quello “del Ticino” contro la Pro Patria, ma questo però è extra-regionale. E anche se extra-regionale, in molti hanno considerato un derby anche i due incontri, nella stagione 2014/2015, contro la Giana Erminio: il “derby del gorgonzola”, tra la città che ne produce di più (Novara) e quella che ha dato il nome al celebre erborinato (Gorgonzola, appunto).

Tutto qua? Assolutamente no, perché domenica, con calcio d’inizio alle ore 14:30, al “Piola”, andrà in scena il diciottesimo derby regionale del Novara e l’avversario è quello che lo scorso anno ha vinto il proprio girone di Serie D, meritandosi la promozione per la prima volta nella sua storia in Serie C: il Gozzano. Più che un derby regionale, Novara-Gozzano sarà un derby provinciale con cinquanta chilometri (scarsi) che dividono tra loro i due stadi, il “Piola” e il “d’Albertas”.

Il Gozzano, tra l’aprile ed il maggio scorso, è stato lo spauracchio di tutti i tifosi azzurri, la squadra da non voler incontrare assolutamente la stagione successiva in caso di retrocessione in Serie C e quindi anatema per spronare la squadra allora allenata da Mimmo di Carlo a rimanere, con le unghie e con i denti, in cadetteria. Invece il 6 maggio il Gozzano ha vinto il girone A di Serie D, il 18 maggio il Novara ha fatto harakiri in casa contro la Virtus Entella (quando gli bastava anche solo uno 0-0)…ed ecco Novara-Gozzano.

A dire il vero, quello di domenica sarà il quarto derby della provincia che il Novara affronta nella sua storia. Gli azzurri hanno già giocato in campionato anche contro Verbania, Omegna e JuveDomo, ma c’è da tornare indietro nel tempo con il Novara e le sue avversarie “provinciali” allora in Serie C e Serie C2 quando ancora non facevano parte della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola: biennio 1968-1970 contro i bianco-cerchiati, quadriennio 1981-1986 contro i rossoneri e stagione 1988/1989 contro i domesi.

E dopodomani, a distanza di ventinove stagioni, il Novara affronterà un’altra squadra novarese in un altro derby. Quello che non ti aspetti, quello contro una squadra che quando il Novara militava in Serie A (stagione 2011/2012), era tornata in Serie D a distanza di trentuno anni dall’ultima volta.

Un derby storico, Novara-Gozzano, già ribattezzato in casa avversaria “Davide contro Golia”, “Comune contro Provincia” e dalle parti del “d’Albertas” la felicità di incontrare per la prima volta, in partite ufficiali, la squadra più forte e con più storia del Novarese è alle stelle.

Vista l’eccezionalità dell’evento, si spera che domenica ci possa essere una bella cornice di pubblico, cosa che manca ultimamente al “Piola”. Ed i supporter di casa vorrebbero che arrivasse anche la tanto sospirata vittoria, poiché Chiosa e compagni non vincono tra le mura amiche addirittura dal 30 marzo scorso (Novara-Cesena 1-0) ed in questo 2018 hanno vinto complessivamente solo tre volte (tre punti anche contro Carpi e Brescia), perso sette e pareggiato in cinque occasioni.

Il Gozzano, club nato nel 1924, ha compiuto un’impresa storica la scorsa stagione, vincendo il campionato davanti al Como: 82 punti i rossoblu, 81 punti i comaschi in un testa a testa da cardiopalma. La scorsa stagione, invece, per il Novara, è stato un vero disastro: dopo tre campionati consecutivi giocati in Serie B (con il raggiungimento della semifinale play off persa contro il Pescara nella stagione 2015/2016, con la vittoria di Bari nel turno preliminare), la squadra azzurra è retrocessa mestamente, e direttamente, in Serie C dopo un campionato pessimo che l’ha vista perdere ben diciotto partite su quarantadue giocate, risultando la peggiore squadra della categoria per rendimento casalingo. Con l’apogeo della sconfitta contro la Virtus Entella all’ultima giornata dove agli azzurri bastava anche uno striminzito pareggio per disputare almeno i play out. Ed invece “dea Eupalla” ha voluto che nella stagione che porterà al compimento dei centodieci anni di storia del club (e ai novantaquattro del Gozzano), si giocasse questa partita: tanto temuta dai tifosi azzurri, tanto sperata e sperata dai rossoblu.

Da una parte il Novara, tredici stagioni in Serie A nella sua storia ed una delle tredici squadre italiane mai retrocesse nei Dilettanti e mai fallite, dall’altra il Gozzano, al primo torneo “pro” ma con la freschezza della novità di poter affrontare una grande del calcio piemontese. In più, i gozzanesi dopo un avvio stentato oggi sono una squadra in forma e, alla luce della classifica del girone A di Serie C, sono la prima squadra della provincia, la quarta del Piemonte essendo la Pro Vercelli più avanti in classifica. Il Gozzano sarà la 223a squadra che il Novara affronterà in campionato con la nascita del girone unico (ovvero dalla stagione 1929/1930).

Le due squadre arrivano al match quasi appaiate in classifica: il Gozzano è settimo con 14 punti, mentre il Novara è nono distanziato di un punto. La squadra di mister Viali è reduce dalla vittoria esterna di Arzachena di mercoledì pomeriggio (recupero della 3a giornata) e dal pareggio di domenica del “Paschiero” contro il Cuneo, mentre i ragazzi di mister Soda domenica hanno avuto la meglio in casa contro l’Albissola. Chiosa e compagni dovranno ancora disputare due partite (mercoledì prossimo a Pontedera mentre quella casalinga contro la Pro Piacenza non ha ancora una data stabilita), mentre i rossoblu hanno giocato dodici partite su dodici.

Il Novara in casa, in questa stagione, ha racimolato solo due punti (pareggi contro Juventus B e Arezzo, sconfitte contro Pro Patria e Albissola), mentre il Gozzano fuori casa è imbattuto, con una vittoria (ad Olbia) e pareggi a Cuneo, Pistoia, Pontedera ed Alessandria

I goleador del Novara sono i due attaccanti Daniele Cacia ed Umberto Eusepi con quattro reti ciascuno, seguiti a ruota da Tommaso Bianchi con tre marcature, mentre Antonio Soda si gode le sei reti di Mattia Rolando Eugio e le quattro di Nicolò Palazzolo, rispettivamente attaccante e centrocampista del team gozzanese.

Il Gozzano non è la prima volta che questa stagione gioca al “Piola” di Novara, avendo debuttato in Serie C proprio in viale Kennedy contro la Virtus Entella, poiché lo stadio “Piola” di Vercelli (che ospiterà Emiliano e compagni fino a quando il “d’Albertas” non sarà agibile per la categoria) era…impegnato dalla squadra di casa contro il Piacenza. Peccato che poi la partita di Mammarella e compagni sia stata rinviata per il discorso “ripescaggi” e quindi il debutto assoluto nella terza serie nazionale da parte del sodalizio del presidente Leonardi è avvenuto lunedì 17 settembre alle 20:30, con la vittoria degli uomini di Boscaglia con i gozzanesi a passare per primi in vantaggio.

Nel Novara non ci saranno ex di turno in campo, mentre nel Gozzano l’unico ex sarà Alberto Libertazzi, azzurro nella stagione 2012/2013 ed autore del gol vittoria nel derby di ritorno contro la Pro Vercelli dell’11 maggio. Il vero ex nel Novara è il vice di William Viali, Massimiliano Guidetti, che chiuse la sua carriera da calciatore, nella stagione 2014/2015, proprio tra le file del Gozzano. E suo padre, Mario, ex giocatore di Serie A con le maglie di Como, Vicenza, Napoli e Verona, è nativo di Gozzano, di cui è stato anche per una stagione allenatore.

I due allenatori sono entrambi ex giocatori: William Viali ha giocato molte stagioni in Serie A negli anni Novanta (Lecce, Venezia,Treviso), mentre Antonio Soda ha trascorsi in Serie A con il Bari e in Serie B con Catanzaro, Empoli, Triestina, SPAL e Palermo tra gli anni Ottanta e Novanta. Lo scorso anno il tecnico del Novara era al Cuneo, salvandolo ai play out contro il Gavorrano, mentre il tecnico gozzanese era alla Recanatese in Serie D: a guidare il Gozzano alla prima storica promozione in Serie C c’era Marco Gaburro, oggi al Lecco, compagine militante oggi in in Serie D.

Sulla carta, come organico, la differenza tra Novara e Gozzano è netta: il Novara ha in rosa tre giocatori con esperienze in Serie A, altri dodici con esperienze in Serie B, di cui uno titolare della Nazionale del suo Paese e due hanno ottenuto convocazioni con le Under 20 e Under 18 nazionali; il Gozzano ha in Libertazzi il giocatore con più caps a livello professionistico, avendo giocato anche due scampoli di partita quando militava nella Juventus (stagione 2010/2011) tra campionato ed Europa League. I cusiani possono però anche contare sull’esperienza del portiere Casadei e dei difensori Lorenzo Grossi e Francesco Bini. Per il resto, una squadra che venderà cara la pelle e che giocherà con lo spirito di quella che non avrà nulla da perdere, al contrario del Novara che non può perdere ancora terreno in campionato, soprattutto tra le mura amiche.

Come detto, sulla carta, non ci sarebbe partita. E proprio per questo motivo che il Novara non dovrà prendere per nessuno motivo sotto gamba l’avversario, ma anzi riflettere su almeno tre fattori:

  • la scorsa stagione, con un organico da play off fattibili, il Novara è retrocesso senza appello;

  • il percorso casalingo della squadra fino a questo momento è davvero molto deludente (due punti in quattro partite e due sconfitte contro due squadre che lo scorso anno erano in Serie D);

  • la squadra pecca di qualità di gioco, segna a fatica e soffre la verve degli avversari.

Il Gozzano, come detto, domenica scenderà al “Piola” carico di entusiasmo e di grinta per affrontare al meglio la squadra del presidente Massimo de Salvo in un incontro che molti paragonano (anche se con le dovute proporzioni) al match del 13 gennaio 2010 tra Milan e Novara degli ottavi di TIM Cup, con i rossoneri in Serie A ed il Novara di mister Tesser allora in testa al campionato di Lega Pro poi vinto a maggio.

La palla, si sa, è rotonda e le partite finiscono con il triplice fischio dell’arbitro, che per l’occasione sarà Davide Moriconi della sezione AIA di Roma 2.

C’è tanta curiosità verso questo inedito “derby nuares”. Novara e Gozzano, a voi!

Immagine in evidenza tratta da novaratoday.it e pagina Facebook “A.C. Gozzano Calcio”