<<In un momento in cui sulla “questione vaccini” è in corso un dibattito che, in molte occasioni, ha generato parecchia confusione, l’iniziativa del dibattito pubblico “Parliamo di vaccinazioni” risulta fondamentale per fare chiarezza all’interno dell’opinione pubblica e proprio per questo motivo l’Amministrazione ringrazia gli organizzatori – ovvero l’Asl No, l’Università del Piemonte Orientale, il Kiwanis International, l’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Novara, della sezione della Federazione italiana Medici pediatri – che forniscono un’occasione per informare in maniera seria e professionale la cittadinanza su questo argomento>>.
Il vicesindaco Angelo Sante Bongo presenta con queste parole “Parliamo di vaccinazioni”, dibattito che si terrà alle 18 del 12 aprile nella sala del Broletto.
A condurre l’incontro, introdotto dal dottor Bongo, sarà il giornalista scientifico Ernesto Bodini. Sono previsti gli interventi del Direttore del Dipartimento materno infantile dell’Università del Piemonte Orientale Gianni Bona (“La storia dei vaccini: da Jenner alle Biotecnologie”), del Direttore sanitario dell’Asl No Arabella Fontana (“Le coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza in Asl No (Novara): a che punto siamo”), del Direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Asl No Aniello Esposito (“Il nuovo piano piemontese delle vaccinazioni”), del pediatra di famiglia e segretario nazionale Fimp Domenico Careddu (“Si dice pediatria di famiglia… si legge prevenzione”), del pediatra di famiglia e consigliere dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Novara Cristina Gigli (“Le ‘bufale’ in tema di vaccinazioni”), della pediatra di famiglia e referente regionale Rete vaccini Fimp Silvia Gambotto (“La comunicazione nell’era del web 2.0” ), del medico di Medicina generale e segretario provinciale Fimmg Savio Fornara (“La posizione di Fimmg ed il parere del medico di famiglia”), del primario di Pediatria dell’ospedale “Santissima Trinità” di Borgomanero Oscar Haitink (“La collaborazione intra–aziendale: risposte reali a “false” emergenze”) e del Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Novara Federico D’Andrea (“Il ruolo della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici in tema di vaccinazioni”). Il dibattito con il pubblico sarà condotto dai giornalisti .
<<Le vaccinazioni – spiega il dottor Careddu – rappresentano attualmente l’arma preventiva più efficace nei confronti di numerose malattie infettive causate da virus o batteri. Sebbene infatti queste infezioni siano meno numerose rispetto al passato (grazie proprio ai vaccini), per alcune di esse, qualora dovessero essere contratte, la terapia può risultare difficile e o solo parzialmente efficace, con conseguenti possibili complicanze ed esiti anche gravi. Alcune malattie, quali la meningite , possono addirittura risultare mortali, a causa della loro aggressività a carico di diversi organi ed apparati; queste malattie, hanno peraltro un maggior picco d’incidenza nei primi anni di vita e questo fatto, unitamente ad una maggiore risposta del sistema immunitario in tale periodo, fa si che sia opportuno e maggiormente efficace, vaccinare i bambini a partire dal terzo mese di vita. Altre, quali ad esempio il morbillo, diffusamente ed erroneamente considerate meno pericolose, sono in realtà gravate da una percentuale di complicanze molto elevata – un caso di encefalite su mille casi di morbillo – ed ogni anno si registrano ancora casi mortali legati a questa malattia virale. Il crescente fenomeno di rifiuto delle vaccinazioni, espone tutta la comunità al rischio di ricomparsa e diffusione di malattie che si consideravano oramai scomparse e rappresenta un motivo di crescente preoccupazione per la sanità pubblica. Pertanto – prosegue il pediatra – occorre non abbassare la guardia, fornire e diffondere una corretta informazione basata su rigorose basi scientifiche, evidenziare che i possibili effetti avversi legati alle vaccinazioni, sono rari e di gran lunga meno frequenti dal punto di vista statistico, rispetto a quelli legati all’eventuale malattia, sottolineare che l’attuale livello di salute, l’elevata aspettative di vita e la mortalità infantile tra le più basse al mondo che il nostro Paese può vantare, sono inconfutabilmente legati ai progressi in ambito vaccinale. Il messaggio conclusivo , è quello di parlare e confrontarsi con il proprio pediatra di fiducia, in modo da affrontare con serenità e responsabilità la scelta di vaccinare i bambini, avendo la consapevolezza dell’enorme valore preventivo e sociale di tale gesto. E’ veramente inconcepibile ed imperdonabile – conclude il dottor Careddu – che ancora oggi vi siano bambini che muoiono o abbiano danni gravi e permanenti, a causa di malattie prevenibili da vaccini disponibili e presenti nel calendario vaccinale>>.