by Simone Balocco
E’ stato un Novara che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo quello che ieri pomeriggio si è imposto 2 a 1, al 93‘, al “Piola”, contro un Livorno in cerca di disperati punti salvezza. A decidere il match è stato un tocco di Paolo Faragò, autore anche del primo gol: Novara che torna a vincere a distanza di quasi un mese: dalla vittoria esterna contro il Pescara, datata 12 marzo, due punti in quattro partite per i Baroni boys.
Partita non entusiasmante da tutte e due le parti: da un lato, gli azzurri che, complici gli scontri diretti tra le altre pretendenti ai play off, dovevano vincere per continuare a sognare; dall’altra un Livorno che quest’anno davvero non ingrana e che sembra girargli tutto storto. Per i toscani ora la salvezza, anche solo passando per i play out, si fa in salita, visto che mancano solo sei partite alla fine del torneo.
Novara che con questi importanti tre punti si conferma ancora al settimo posto a 57 punti a pari punti con la Virtus Entella (vittorioso in casa contro il Modena) con il terzo posto, occupato dal Bari (3 a 0 al Como al “san Nicola), distante solo tre punti: sei squadre in tre punti per una griglia play off che vede in corsa anche il Cesena (battuto venerdì da una super rovesciata di Lapadula), attualmente a -2 dall’ottavo (ed ultimo) posto possibile.
Il calcio d’inizio è stato alle ore 15, ma la giornata dei tifosi azzurri era iniziata alle 12:30 con il ritrovo da parte di settanta “cuori” nel parcheggio di Novarello per poi entrare dentro il centro sportivo di Granozzo ad incitare i giocatori, scortandoli poi allo stadio con un carosello.
Mister Baroni ha modificato il modulo di gioco: un 4-2-3-1 camuffato da 4-3-1-2, con Lanzafame trequartista puro dietro a Corazza e Gonzalez. Durante il warm up pre-partita da Costa è dovuto uscire anzi tempo dal campo per un infortunio alla spalla che lo ha costretto al forfait. Con Tozzo ai box per un infortunio, ieri ha debuttato il terzo portiere azzurro, Francesco Pacini, classe 1995, lo scorso anno al Poggibonsi in Serie D. La linea difensiva ha visto protagonisti Marco Davide Faraoni ed Agostino Garofalo sugli esterni ed in mezzo Magnus Troest ed Andrea Mantovani; cabina di regia a cura di Federico Casarini e Nicolas Viola con i tre “falsi trequartisti” Paolo Faragò e Simone Corazza con in mezzo Davide Lanzafame e davanti il “falso nueve” capitan Pablo Andres Gonzalez. Il Livorno invece ha schierato un 4-3-3 con Pinsoglio in porta: linea difensiva con Antonini, capitan Emerson, Cecchiarini e l’ex Novara Lambrughi in difesa; centrocampo con Schiavone, Cazzola e Biagianti e davanti il tridente Vantaggiato-Fedato-Aramu. Arbitro dell’incontro è stato il sig. Nasca di Bari. In curva sud erano giunti una trentina di supporter amaranto. Il Livorno ha giocato con una maglia speciale in ricordo di Piermario Morosini, lo sfortunato ex giocatore amaranto morto a Pescara, durante il match contro gli abruzzesi, il 14 aprile 2012.
Inizio tutto di marca Novara e al minuto 11 Faragò ha portato in vantaggio gli azzurri: palla da Garofalo, sulla sinistra, a Lanzafame a ridosso dell’area livornese. Assist di petto del numero 37 per Gonzalez che di sinistro ha calciato sul palo. Sfera che è tornata in area sulla quale si avventa Lanzafame. L’ex Perugia ha tirato verso la porta che tira ma la palla è stata toccata dal numero 8 che, marcato blandamente da Lambrughi, ha battuto Pinsoglio portando in vantaggio il Novara. Quinta rete in campionato per il centrocampista di origine calabrese.
Partita che si è messa in discesa per il Novara, ma il Livorno, complici anche i risultati dagli altri campi, non ha cercato mai di abbassare la guardia.
Al 20′ Pacini ha compiuto una vera prodezza su tocco di testa di Fedato: punizione di Antonini dalla trequarti, palla sulla testa del numero 19 ex Bari e che si è indirizzata verso il “sette”. Con un vero colpo di reni, il terzo portiere azzurro è volato deviando in corner.
Sei minuti dopo e ancora il “portierino” toscano a compiere un’altra bella parata: punizione da trenta metri di Vantaggiato con il numero 31 di Baroni che si è steso deviando ancora in corner. Non male come debutto il suo, con due interventi molto pericolosi annullati.
Al 29′ primo cambio forzato per il Novara: fuori Garofalo per una botta alla caviglia e dentro Dickmnn. Davvero sfortunato il numero 29 di Torre Annunziata in un periodo veramente negativo. L’ingresso del numero 24 ha spostato Faraoni sulla sinistra, lasciando Dickmann sulla parte destra.
Dopo due minuti di recupero, ed alcuni errori marchiani, Nasca ha mandato tutti negli spogliatoi.
La ripresa ha visto i ventidue effettivi dall’inizio, ma è stato il Livorno a cambiare per primo: minuto 7 fuori un nervoso (e da poco ammonito) Vantaggiato per Gianmario Comi. L’ex giocatore azzurro è entrato in campo subissato da insulti e fischi visto il suo negativo passato novarese dove è stato uno dei peggiori nella sfortunata stagione della retrocessione in Lega Pro (anche se lui era andato al Lanciano a gennaio).
Nel giro di tre minuti ci sono stati altri due cambi, uno per parte: fuori Lanzafame per Evacuo (55′) e dentro Moscati per Aramu.
Al 15′ si è fatto vedere in area, con un’azione personale, Lambrughi ma l’uno-due con Comi ha visto il numero 9 di Torino tirare di testa fuori.
Due minuti dopo gol annullato ad Antonini per un fuori gioco da parte di alcuni suoi compagni di squadra.
E al 20′ è arrivata la doccia fredda, proprio sotto la “Nord”: tiro da centrocampo di Antonini sulla destra per Moscati. Il numero 7 di Colomba ha crossato in mezzo dove l’accorrente Comi è arrivato prima di tutti e, di sinistro, ha battuto Pacini sul secondo palo: secondo gol stagionale per l’ex giocatore di Reggina e Avellino che dopo il gol si è lasciato andare ad un’esultanza contro gli ex tifosi. 1 a 1 e partita che riparte da zero.
Ci ha provato ancora il Livorno con Fedato pochi minuti dopo, ma il suo tiro è uscito alto.
Al 72′ cartellino giallo per Comi per fatto su Casarini a centrocampo. Fino a quel momento si erano presi una sanzione Cazzola, Mantovani e Schiavone nel primo tempo e Vantaggiato, Troest e Faraoni nella ripresa.
Novara che con il pareggio di Comi sarebbe fuori dai play off ma Baroni ha voluto crederci ancora e ha deciso di buttare nella mischia un altro ex dell’incontro: 77′ e dentro Galabinov per Viola. Il tecnico fiorentino ha deciso di giocare gli ultimi tredici minuti con l’artiglieria pesante in attacco.
Novara che spinge sull’acceleratore per cercare il gol vittoria: minuto 29 e tiro-cross di Corazza da sinistra con palla che è arrivata a Casarini. Il numero 7 l’ha “ciccata”, ma la stessa è arrivata a Faragò che, di sinistro, ha lambito il palo.
Al 90′ fallo di Comi su Faragò e Nasca che ha mandato in anticipo sotto la doccia il numero 9 livornese.
Lo stesso Nasca, autore di un arbitraggio tutt’altro che positivo, ha concesso tre minuti di recupero (potevo essere almeno due in più) e proprio allo scadere del tempo regolamentare il “Piola”, come si dice in gergo, è “venuto giù”: corner sulla sinistra di Gonzalez e palla che è stata respinta da un difensore ospite. La sfera è tornata verso Casarini che ha tirato e ha trovato libero Faragò. Il centrocampista di Sologno ha stoppato e tirato, battendo Pinsoglio. Doppietta del numero 8 di Baroni e rete numero 6 in campionato per uno dei più fulgidi prodotti del vivaio azzurro. Dal 2012 in rosa, l’ex capitano della Primavera azzurra è al tredicesimo centro in maglia azzurra.
Palla al centro e Nasca che ha dichiarato chiuse le ostilità: euforia azzurra, delusione amaranto. A centrocampo, Schiavone si è messo a piangere perché la sconfitta di ieri (la diciannovesima in totale in stagione) ha quasi condannato alla retrocessione diretta in Lega Pro il Livorno.
MVP senza dubbio Faragò, mentre hanno disputato una buona partita Casarini, Troest ed in parte Viola. Da ricordare anche la prova di Pacini: se non dovesse farcela a recuperare da Costa, contro la Virtus Lanciano, nel turno infra- di martedì sera, ci sarà ancora spazio per il giovane di Sinalunga.
foto tratta da www.datasport.it