Sarà costituito un Archivio Dante Graziosi presso la Biblioteca Negroni per la memoria storica e letteraria della “Terra degli aironi”

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Dopo l’annuncio alla cerimonia del premio Graziosi s’inizia da settembre a raccogliere, digitalizzare e studiare documenti e materiali per la ricerca e la scuola. Il primo sostegno dalla Fondazione della Comunità del Novarese e ora si cercano contributi e donazioni di carte sullo scrittore e la civiltà cotadina. Obiettivo è l’apertura nel 2015, centenario della nascita delpartigiano, veterinario, scrittore e parlamentare scomparso nel 1992.

Graziosi_DanteDa un premio a un archivio. L’annuncio è stato dato alla recente cerimonia del premio letterario in onore del veterinario scrittore, ma anche partigiano e parlamentare, scomparso nel 1992, Dante Graziosi, personaggio presente e citato anche su Wikipedia. Alla presenza del figlio e della massime autorità, compreso il prefetto, è stato anticipato dal Centro Novarese di Studi Letterari, il progetto per un archivio sull’autore di Una Topolino amaranto e sulla memoria storica e letteraria della “Terra degli aironi” con documenti e materiali per la ricerca e la scuola.

Il nuovo progetto viene sostenuto in prima battuta dal Fondo Pagani della Fondazione della Comunità del Novarese che invita (alla cerimonia c’è stato un intervento del direttore operativo Gianluca Vacchini) a versare un contributo sul conto corrente postale 18205146 o Banco Posta della stessa Fondazione, con un volume in omaggio (informazioni allo 0321 392825).

Con la raccolta di libri, lettere, carte, foto, video e documenti di Dante Graziosi si potranno favorire ricerche scolastiche e universitarie e non dimenticare tradizione e passato: è l’idea del Centro Novarese di Studi Letterari che propone l’avvio dell’Archivio Storico Graziosi che potrà essere il primo passo di un archivio letterario novarese, perché la memoria e le parole degli scrittori aiutino a capire e guardare con più lucidità il presente e il futuro del nostro territorio. L’Archivio sarà aperto presso la Sezione Novarese della Biblioteca Civica Negroni raccogliendo i materiali più importanti della carriera letteraria dello scrittore (dattiloscritti, fotografie, corrispondenza, ritagli stampa, recensioni, prime edizioni delle sue opere) e in parte di quella scientifica, prima ancora che politica, ordinarli e schedarli, depositando la parte bibliografica in un apposito scaffale e studiando i testi inediti con un’opera di trascrizione e digitalizzazione, mettendoli poi a disposizione per la consultazione, a richiesta. Il progetto arricchisce quanto il Centro studi letterari, in stretta collaborazione con enti e istituzioni, ormai da 25 anni sta realizzando per la maggiore conoscenza e fruizione pubblica di opere e contenuti di scrittura dell’autore e degli altri maggiori scrittori novaresi di rilevanza nazionale, dalla Marchesa Colombi a Clemente Rebora, da Carlo Dionisotti e Sebastiano Vassalli.

Dante Graziosi è nato a Granozzo, un borgo sull’acqua delle risaie alle porte di Novara, nel 1915. Alla pratica letteraria è giunto nella maturità. Medico veterinario, docente universitario di Igiene e zootecnia all’università di Torino, parlamentare per quattro legislature, anche deputato al Parlamento Europeo, fondatore dell’organizzazione novarese dei Coltivatori Diretti, presidente del Consorzio Agrario pe decenni, ha pubblicato molti saggi scientifici di zootecnia prima di dedicarsi alla letteratura. Avendo conosciuto il Palazzo, ha scelto i valori genuini e semplici delle proprie radici e li ha voluti raccontare. L’esordio letterario è avvenuto nel 1972 con La terra degli aironi, una serie di racconti in cui (come nel successivo Storie di brava gente) sul filo dei ricordi lo scrittore fa rivivere tradizioni, ambiente e personaggi di una civiltà contadina tra Sesia e Ticino ormai al tramonto. È però all’attività di medico degli animali che ha dedicato nel 1980 il suo più celebre libro, Una Topolino amaranto, lettura molto adatta anche per le scuole, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai. Nel 1987 ha pubblicato Nando dell’Andromeda, romantica saga padana che ha per protagonista un camminante, uomo libero e poeta, al tempo delle mondine, della vita sull’aia, delle prime lotte politiche nelle campagne. L’autore, scomparso improvvisamente nell’estate del 1992, predilige intingere il pennino nell’inchiostro della memoria, nella fedeltà alle radici che contraddistingue la sua vena letteraria. È tra stato i promotori del Centro Novarese di Studi Letterari, che nel decennale della morte ha avviato il premio letterario in suo onore.

Importante: chi vuole sostenere il progetto può farlo tramite la Fondazione della Comunità del Novarese onlus: c/c postale 18205146 o iban IT63T676011010000018205146.