di Simone Balocco
Da ieri l’Italia è “zona rossa”. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa andata in onda in edizione straordinaria sui telegiornali nazionali, ha stabilito che l’Italia è tutta in “zona rossa” per contenere il Coronavirus. Un grave problema che sta condizionando la vita (lavorativa e non) di tutti gli italiani.
Alcune attività sono in ginocchio e si spera che tutta possa finire (o così si spera) a partire dal 3 aprile quando finirà questa “quarantena nazionale”.
Alcuni commercianti si stanno impegnando e stanno trovando alternative per sopperire a questa problematica. Anche dall’altra parte del Sesia ci si sta muovendo e abbiamo fermato Luca Impellizzeri, titolare del bar “Imperiale” di via Verdi 8 a Vercelli, ha avuto un’idea per andare incontro ai clienti che non possono muoversi da casa e che non possono recarsi nel suo esercizio. Sentiamo cosa gli è venuto in mente.
Luca, come si sta nella “zona rossa”?
Siamo a Vercelli, per noi è zona rossa tutto l’anno. Battute a parte devo forse ancora rendermi conto della situazione. Da cittadino sono d’accordo col provvedimento. Da imprenditore lo rispetto nella speranza di avere futuri aiuti dallo stato perché un mese in queste condizioni è molto penalizzante. Nel complesso mi tiro su le maniche e vado avanti.
Spiegaci in cosa consiste la tua idea?
Nasce per caso domenica pomeriggio. Mi stavo chiedendo come avrei passato il weekend a casa visto che da 14 anni lavoro sempre il sabato. Poi ho iniziato a leggere che alcune pizzerie proponevano la consegna a domicilio e ho immaginato che la gente dopo la pizza volesse un drink.
Hai chiesto dei permessi a quale associazione di categoria?
Tramite Confesercenti di cui sono socio e in cui ricopro un ruolo attivo, ci siamo informati e abbiamo scoperto che la cosa è possibile ovviamente rispettando tutte le procedure anti contagio.
Riguarda solo i cocktail o in futuro vi aprirete ad altro?
Cocktail e bevande in generale però diciamo che questo è un esperimento dettato dal momento. In futuro potrà essere valutato.
Quali cocktail prepari a richiesta?
Ho scelto i classici miscelati, semplici da realizzare e trasportare: gin/vodka tonic e lemon, moscow mule, negroni.
La consegna a domicilio è gratuita?
Data la situazione, ho scelto di venderli allo stesso prezzo che ho al locale senza maggiorazioni di consegna. Vercelli è una città piccola da dove ho il locale, ho tutto nel raggio di tre chilometri.
Chi ti aiuterà in questa iniziativa?
Questo week end farò tutto io non sapendo ancora le richieste. Se tutto andrà bene, dal prossimo coinvolgerò i miei collaboratori.
In questi primi giorni quanti contatti hai già avuto?
Dai social ho avuto una forte risposta fatta di like e commenti, ora spero di ricevere le prenotazioni.
Quale è lo scopo di quello che sta facendo?
Sono sincero, per prima cosa non il business ma per combattere la noia. Una città che si spegne alle 18 è triste. Voglio stare nel mio bar come se fosse aperto e portare una gioia in bicchiere a chi come me deve stare a casa ma non può fare il lavoro che ama.
Se dovessi trovare uno slogan per quello che stai facendo, come la chiameresti?
Oddio non saprei, andiamo sul banale, “se il cliente non va all’imperiale è l’imperiale che va dal cliente”.
Sei un grande tifoso della Pro Vercelli. Cosa ne pensi di questa situazione e se per te è un bene che si è deciso di fermare i campionati fino (almeno) al 3 aprile?
L industria del calcio fa girare tanti soldi e bloccarla crea sicuramente problemi. Però già giocare a porte chiuse sarebbe stato triste. Giocarla in più in un periodo così pieno di incertezze, ancora peggio (parlo del derby con voi che state oltre il sesia). Quindi condivido tutte le scelte, non è il momento di fare polemiche. Come dice sempre Emanuello (non ho idea cosa dica ma mi andava di nominarlo).
Chiudiamo con un consiglio, da gestore di attività commerciale e da cittadino, ai tuoi concittadini, ai “cugini” novaresi e al resto del Nord Italia?
Mi rivolgo ai colleghi: rispettate le norme prima di tutto. E poi reinventatevi, studiate strategie alternative, programmate la stagione estiva, rimanete sul pezzo. Non piangetevi addosso. Non c’è cosa più brutta per un cliente leggere online di un gestore che si lamenta del bar vuoto o della città deserta. Forza e coraggio, #tuttoandrabene.
immagini concesse gentilmente da Luca Impellizzari